CLARY, Tommaso
Silvio De Majo
Nacque a Napoli nel 1798 da un alto ufficiale borbonico. Anch'egli intraprese la carriera militare, ma la abbandonò nel 1844 per l'impiego di conservatore delle ipoteche [...] poco si sarebbero rifugiati il re e la corte e dove ebbe stretti contatti col conte di Trapani, fratello del re e capo del legittimismo borbonico, e con lo stesso Francesco II, dal quale non ottenne però nessuna pensione. Il C. fu uno dei più attivi ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] Sommario di C. Balbo (che restò fra i libri formativi e normativi del giovane De Sanctis).
Nell'ambiente chiuso, rigorosamente legittimista e "classista", di casa De Sanctis (dove i figli diedero sempre del "Lei" ai genitori, e dove non si ricevevano ...
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CROCCO DONATELLI, Carmine
Luigi Agnello
Nato a Rionero in Vulture (prov. di Potenza) il 5 giugno 1830 da Francesco, piccolo affittuario, e da Maria Gerardi, cardatrice di lana, ricevette da uno zio [...] con quattro superstiti e con una grossa somma di denaro. A Roma sperava di far valere le proprie benemerenze legittimiste, invece fu imprigionato con l'accusa di essere responsabile della morte del Bories. Assolto da tale imputazione, non riebbe ...
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PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] dei vincitori, scagionando persone ingiustamente accusate, e nello stesso tempo contrastò sul campo le azioni della guerriglia legittimista e delle bande criminali. Riuscì a sopravvivere a un attentato – perpetrato a Vatolla nel settembre del 1861 ...
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CARBONELLI, Salvatore
Ciro Cuciniello
Nacque a Napoli il 16 sett. 1820, da Giuseppe, barone di Letino e da Geltrude Tabaho Pérez. Conseguì a diciotto anni la laurea in giurisprudenza presso l'ateneo [...] dei Lavori pubblici, della Istruzione pubblica e degli Affari ecclesiastici (Gazzetta di Gaeta, n. 1, 14 sett. 1860).
Legittimista convinto, nonostante le sollecitazioni ad abbracciare la causa dell'unità italiana, il C. non abbandonò il Borbone nel ...
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BIXIO, Giacomo Alessandro
Bertrand Gille
Nacque da Tommaso e da Colomba Caffarelli il 20 nov. 1808 a Chiavari, allora parte del dipartimento francese degli Appennini; il padre, battiloro, successivamente [...] momento in cui il rammodernamento e la valorizzazione dei propri possedimenti terrieri era diventata un'occupazione dell'alta nobiltà legittimista, che non volendo servire Luigi Filippo si era ritirata in campagna. Il pubblico si appassionò a queste ...
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CORSINI, Andrea
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 16 luglio dell'anno 1804 dal principe Tommaso e dalla baronessa Antonietta Hajeck von Waldstädten di Vienna. Si hanno scarse notizie sulla sua [...] C. protestò e le lettere gli furono restituite, ma solo dopo che erano servite ad infliggere un duro colpo ai legittimisti.
Quando sembrò imminente un congresso europeo per risolvere la questione italiana, il nome del C. fu avanzato come quello del ...
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CARLO III di Borbone, duca di Parma
Maria Luisa Trebiliani
Figlio di Carlo Ludovico di Borbone-Parma, duca di Lucca (poi Carlo II di Parma), e di Maria Teresa di Savoia, figlia di Vittorio Emanuele [...] benevolenza per gli strati più bassi del popolo, in particolare delle campagne, che giudicava i più "fedeli al legittimo governo", mentre avvertiva l'ostilità dilagante nell'ambiente dell'aristocrazia e della borghesia più colta ed economicamente più ...
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BARGAGLI, Scipione
Renato Mori
Nacque a Siena il 30 luglio 1798 da Celso Baldassarre e da Giuseppa Neri Piccolomini. Appartenente a famiglia iscritta nell'albo dei patrizi senesi, il B. fu essenzialmente [...] ricopriva la carica di segretario d'ambasciata in Vienna. Palazzo Firenze divenne allora a Roma rifugio di fuorusciti legittimisti e centro di intrighi per la restaurazione della dinastia lorenese.
Il trattato di Vienna del 1866, col riconoscimento ...
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COSTA, Luigi Maria Pantaleone (Leone), marchese di Saint-Genis di Beauregard
Paul Guichonnet
Primogenito dei sei figli del marchese Vittorio Enrico Maurizio Giuseppe e di Elisabetta de Quinson, nacque [...] -1884). Le nozze gli aprirono le porte dell'alta società parigina, l'apparentarono alle maggiori famiglie dell'aristocrazia legittimista, e gli dettero occasione per frequenti soggiorni in Francia nella sua vasta proprietà di Champigny, nell'Indre-et ...
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legittimista
s. m. e f. e agg. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimiste] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. In genere, chi sostiene una dinastia reale spodestata, operando per rimetterla sul trono; anche, fautore o partigiano del regime...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...