RICCI PETROCCHINI, Matteo
Riccardo Piccioni
RICCI PETROCCHINI, Matteo. – Nacque a Macerata il 6 dicembre 1826 dal marchese Domenico e da Elisa dei conti Graziani.
Perse la madre a sei anni e fu allevato [...] .
Nella capitale subalpina ebbe modo di constatare la differenza fra la più aperta e liberale aristocrazia piemontese e quella legittimista pontificia frequentata per anni a Bologna con lo zio, storico dell’arte. Conobbe e strinse amicizia con le più ...
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GRIMALDI, Luigi (Ludovico)
Riccardo Musso
Figlio di Barnaba (II), signore di Boglio (Beuil), e di Beatrice di Glandèves, nacque intorno al 1360.
Fratello minore del più celebre Giovanni, svolse un ruolo [...] , fratello del re di Francia Carlo V, aveva ottenuto l'iniziale adesione di Marsiglia e di Arles, ma una opposizione legittimista, legata alla casa angioina di Napoli (e quindi al ramo ungherese, o durazzesco, di essa) si manifestò fin dall'inizio ...
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VECCHIONE, Giovanni Battista
Viviana Mellone
– Nacque a Pozzuoli il 14 febbraio 1757 da Nicola e da Lucrezia Migliarese Patrizi.
Fu battezzato Salvatore Giovan Battista Romualdo Valentino Francesco [...] per Vecchione l’ingresso nella vita politica attiva. Sotto la Repubblica Napoletana iniziò a collaborare con il mondo reazionario legittimista, scelta che lo avrebbe condotto, da quel momento in poi e in maniera alterna, a cospirare per il ritorno ...
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ABBATE, Riccardo
Francesco Giunta
Nato a Trapani presumibilmente verso la fine del sec. XIII, fu uno dei più potenti baroni siciliani che parteciparono ai burrascosi avvenimenti del regno di Ludovico [...] tempo ricopriva e che, durante la sua assenza, erano state tenute dal figlio Nicolò. Fu strenuo animatore della resistenza legittimista contro i Chiaramonte e insieme con Giorgio Graffeo, fra l'altro, riconquistò Mazara al suo re (1358). Questi volle ...
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DE MATTHEIS, Francesco Nicola
Giuseppe Masi
Nacque a Teramo l'11 sett. 1773 da padre ignoto e da una donna andata poi in sposa a un gendarme di nome Ubaldo De Mattheis. Protetto da una famiglia signorile, [...] 'intendente D. ossia La fedeltà oppressa e la fellonia protetta, opera importante che interessa la religione, la politica, la legittimità e l'ordine politico [Monaco 1829]; cfr. Maturi, p. 263 n. 4).
La mite condanna disorientò l'opinione pubblica ...
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BERTOLOTTI, Davide
Giovanni Ponte
Nato a Torino il 2 sett. 1784 da una famiglia di agiati commercianti, dopo i primi studi continuò la preparazione sotto la guida di G. Mabellino, vice bibliotecario [...] Russie e celebrò l'Austria; lo stesso anno si segnalò per. la decisa polemica contro lo Chateaubriand, circa l'opuscolo legittimista Bonaparte e i Borboni diffuso dallo scrittore francese, cui egli replicò, in difesa dell'Italia, con la Lettera di un ...
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VITRIOLI, Diego
Antonino Zumbo
VITRIOLI, Diego. – Nacque a Reggio Calabria il 20 maggio 1819 in una nobile famiglia cittadina da Tommaso, giurista e letterato, e da Santa Nava.
Il padre, autore di poesiole [...] lo nominò bibliotecario della Biblioteca Civica reggina e ispettore delle Antichità della Calabria Ultra, cariche dalle quali il legittimista Vitrioli fu nel 1860 destituito dal nuovo governo.
Annoverato nell’Arcadia col nome di Iseo Iridanio, colmo ...
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LOMBARDI, Antonio
Franco Arato
Nacque a Modena il 22 sett. 1768 da Venerio e da Barbara Zerbini. Laureatosi nell'Università cittadina in matematica, ottenne il titolo di perito ingegnere ed esercitò [...] di Modena dal 6 maggio 1796 al 29 ag. 1802 (Mss. it., 1222-1224), concepita da un punto di vista legittimista: pagine rimaste per la maggior parte inedite. Altri codici sottratti dai Francesi nel 1799 rientrarono a Modena, attraverso Vienna, nel ...
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LUDOLF, Giuseppe Costantino
Marco Meriggi
Nacque a Istanbul il 24 giugno 1787, da Guglielmo, ambasciatore di Napoli presso la Porta ottomana, e dalla tedesca Eleonore Weyröther.
La famiglia Ludolf, [...] imposto da Napoleone vincitore, non avesse obbligato lo zar Alessandro I a congedare dal suo esercito tutti i numerosi stranieri legittimisti che negli anni precedenti ne erano entrati a far parte.
Tornò così in Turchia, presso il padre, che nel 1809 ...
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ARAGONA, Eufemia d'
Francesco Giunta
Figlia di Pietro II di Sicilia, durante la minore età del fratello Federico, ebbe assegnata nel novembre 1355 dai baroni e dalle università del Regno nell'assemblea [...] . Quando sbarcarono in Sicilia i reali di Napoli, l'A. mostrò le sue doti politiche: insieme con il partito legittimista, seppe apprestare le difese opportune, che portarono alla sconfitta del corpo di spedizione angioino ad Aci (27 maggio 1357 ...
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legittimista
s. m. e f. e agg. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimiste] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. In genere, chi sostiene una dinastia reale spodestata, operando per rimetterla sul trono; anche, fautore o partigiano del regime...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...