SAINT-ARNAUD, Arnaud-Jalques Leroy de
Mario Menghini
Maresciallo di Francia, nato a Parigi il 20 agosto 1801. Entrò il 19 dicembre 1816 nelle guardie del corpo, quindi, in qualità di sottotenente, nella [...] un periodo avventuroso; ma nel 1831 fu riammesso nei quadri, dapprima come tenente, partecipando alla repressione del movimento legittimista in Vandea, quindi, passato nella Legione straniera e promosso capitano (15 agosto 1837), combatté in Algeria ...
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Pretendente al trono di Spagna, nato a Lubiana il 30 marzo 1848, morto a Varese il 18 luglio 1909. Era figlio di don Juan, terzogenito del primo don Carlos, e dopo la sottomissione del padre e degli zii [...] alla regina Isabella riaffermò solennemente dall'esilio di Londra, il 20 luglio 1868, la dottrina legittimista proclamandosene campione. Ottenuto l'appoggio del generale Cabrera, valoroso luogotenente di suo nonno don Carlos, entrò nel 1869 in ...
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Generale prussiano (Berlino 1790 - Potsdam 1861), fratello di Ernst Ludwig; fu (dal 1824) aiutante del principe Guglielmo, poi re Guglielmo I, ma entrò anche in dimestichezza con il fratello di costui, [...] futuro Federico Guglielmo IV, di cui divenne aiutante generale (1849). A capo della consorteria costituitasi intorno alla persona del re, esercitò un'influenza predominante sulla politica prussiana (dopo il 1848) in senso reazionario e legittimista. ...
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Figlio (Carskoe Selo 1796 - Pietroburgo 1855) di Paolo I. Il regno di N. non segnò alcuna riforma sostanziale della costituzione e della vita interna di Russia: il suo sforzo maggiore si volse alla difesa [...] regime, più che sulle forze armate, su un forte apparato burocratico e poliziesco. Strenuo difensore dell'idea legittimista, scelse a insegna il motto «autocrazia, ortodossia e nazionalità», avviando l'orientamento politico-ideologico che stringeva ...
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Cardinale (Millau, Aveyron, 1787 - Lione 1870), figlio di Louis-Gabriel-Ambroise. Arcivescovo di Lione (1839), nel marzo 1841 fu creato cardinale. Già postosi in vista per la decisa polemica contro il [...] al Consiglio di stato intorno al Manuel de droit ecclésiastique di A. Dupin, che egli aveva attaccato aspramente (1844). Le difficoltà opposte alla sua azione lo indussero a salutare con fervore, sebbene legittimista, la rivoluzione del 1848. ...
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Uomo politico (Napoli 1806 - Venezia 1864); rappresentante della corte napoletana in Brasile e in Spagna, i suoi rapporti con la regina Maria Cristina indussero il ministro F. Calomarde a farlo allontanare. [...] Massa, la figlia di Francesco I di Borbone, Maria Carolina, vedova del duca di Berry, la quale poi (1833) rivelò questo matrimonio segreto, perdendo così ogni prestigio agli occhi del partito legittimista francese. L.-P. lasciò allora la diplomazia. ...
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Figlio (Torino 1726 - Moncalieri 1796) di Carlo Emanuele III e di Polissena d'Assia-Rheinfels. Tenuto dal padre lontano dagli uffici pubblici, salito al trono (1773), licenziò i migliori ministri di Carlo [...] 'esercito. Scoppiata la Rivoluzione francese, offrì ospitalità al conte d'Artois, suo genero, e a esponenti dell'emigrazione legittimista e ritirò l'ambasciatore sabaudo a Parigi. I rapporti con la Francia divennero sempre più tesi, finché (1792) gli ...
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Storico e uomo politico prussiano (Berlino 1767 - ivi 1837). Discendente da una famiglia di calvinisti francesi, fu pastore della chiesa francese di Berlino e prof. di storia all'Accademia militare (dal [...] (cfr. Über Souveränität und Staatsverfassung, 1815, e Über staatswissenschaft, 1819), agì in favore del principio conservatore-legittimista e col protocollo di Vienna del 12 giugno 1834 s'impegnò a non permettere un'ulteriore estensione dei diritti ...
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Ecclesiastico (Parigi 1778 - ivi 1839), sacerdote (1807), coadiutore dell'arcivescovo di Parigi cardinale de Talleyrand Périgord, cui successe (1821), pari di Francia (1822). Dopo la rivoluzione del luglio [...] esposti da Lamennais nell'opera Des progrès de la révolution et de la guerre contre l'Église (1829). Legittimista, si riconciliò, per ordine di Gregorio XVI, col governo borghese, ma, fondamentalmente ostile, rimase principale ostacolo alla ...
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ODDONE I (Eudes) conte di Parigi
Giuseppe Martini
Figlio di Roberto il Forte, s'acquistò fama e prestigio nella difesa di Parigi assediata dai Normanni (886). Dopo la deposizione di Carlo il Grosso [...] il riconoscimento e l'appoggio del re carolingio Arnolfo, prestandogli in cambio il giuramento di fedeltà; tuttavia non riuscì a legittimare la sua posizione agli occhi dei fautori di Carlo, il quale venne incoronato re a Reims il 28 gennaio 893 ...
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legittimista
s. m. e f. e agg. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimiste] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. In genere, chi sostiene una dinastia reale spodestata, operando per rimetterla sul trono; anche, fautore o partigiano del regime...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...