Vedi Costa d'Avorio dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Pilastro del sistema di potere della Francia in Africa occidentale anche dopo la fine del colonialismo, la Costa d’Avorio si è rivelata [...] a Guéï, che fu però ucciso in circostanze mai chiarite. Il paese si spaccò in due, con un sud legittimista, identitario e perlopiù cristiano e un nord ribelle, vicino alle rivendicazioni degli ‘stranieri’ e in maggioranza di religione musulmana ...
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Famiglia ungherese di conti, la cui origine genealogica risale alla famiglia dei Pécz. Il più antico antenato della famiglia è Stefano, figlio di Leyk, che i documenti e le cronache rammentano nel 1295 [...] di accordarsi con il governo democratico di Luigi Filippo, proprio com'era riuscito ad andare d'accordo con quello legittimista, nonostante la sua situazione non fosse sempre delle più semplici. Infatti, fin dal principio ebbe contraria l'opinione ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] Fin dal 1848 la necessità del potere temporale era stata motivata non solo con il ricorso al principio di legittimità, ma con l’esigenza di tutelare l’esercizio indipendente delle funzioni papali di capo della Chiesa universale (concetto inizialmente ...
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COSTA, Luigi Maria Pantaleone (Leone), marchese di Saint-Genis di Beauregard
Paul Guichonnet
Primogenito dei sei figli del marchese Vittorio Enrico Maurizio Giuseppe e di Elisabetta de Quinson, nacque [...] -1884). Le nozze gli aprirono le porte dell'alta società parigina, l'apparentarono alle maggiori famiglie dell'aristocrazia legittimista, e gli dettero occasione per frequenti soggiorni in Francia nella sua vasta proprietà di Champigny, nell'Indre-et ...
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MASTRIANI, Francesco
Tommaso Scappaticci
– Nacque a Napoli il 23 nov. 1819, terzo dei sette figli di Filippo e Teresa Cava. Agli studi presso istituti privati affiancò presto interessi che gli fornirono [...] coincise con l’ultimo decennio borbonico e fu contrassegnato da riconoscimenti e incarichi ufficiali, concessi allo scrittore legittimista, estraneo alle idee risorgimentali e pronto, nei suoi scritti, a condannare l’eredità dell’illuminismo e della ...
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CORSINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 28 febbr. 1835 da don Neri iunior, marchese di Lajatico, e da Eleonora dei marchesi Rinuccini; nel '58 sposava Anna Barberini Colonna di Sciarra. [...] ereditò i titoli di principe di Sismano, duca di Casigliano ecc.) aveva dovuto abbandonare Firenze, perché compromesso come legittimista, lo posero, in pratica, a capo di una potente famiglia che si era perfettamente inserita nella classe dominante ...
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CARNAZZA, Gabriello
Luigi Agnello
Nato a Catania il 24 ott. 1809 da Giuseppe, avvocato di notorietà cittadina, e da Maria Puglisi, si formò, come molti giovani liberali catanesi della sua generazione, [...] San Giuliano e D. Arangio di acquistare armi all'estero.
Nella giornata del 3 agosto, in cui la nobiltà legittimista, dopo aver simulato di aderire alla rivolta, mise a segno un colpo di mano controrivoluzionario, precedendo l'arrivo della spedizione ...
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SAVELLI, Domenico
Alessandro Capone
SAVELLI, Domenico. – Nacque il 15 settembre 1792 a Speloncato, in Corsica, da Gregorio Maria, lontano parente dell’omonimo aristocratico casato di Roma, e da Agata [...] ad Ancona e Ascoli. Nelle settimane precedenti la caduta di Ancona (21 giugno 1849) Savelli diresse la reazione legittimista nelle province marchigiane, servendosi delle bande irregolari per sfiancare il regime repubblicano (Farini, 1853, IV, pp. 66 ...
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Famiglia Borbone si chiamò, dal 1327 in poi, quel ramo della dinastia dei Capetingi che nel 1589 ascese al trono di Francia, mantenendovisi ininterrottamente per due secoli (1589-1792; poi 1814-1830). [...] regina Maria Sofia, che si mantenne serena, e il conte con la contessa di Trapani, che rimasero attaccati al re. Il patriziato legittimista, messo da parte, ostentò indifferenza o si sfogò in sarcasmi. E, fin d'allora, non pochi di esso, un po' alla ...
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. Si chiamano cristiano-sociali quei partiti e quelle correnti o formazioni politiche, che tendono a risolvere la questione sociale, così come attualmente si presenta, sulle basi etiche del cristianesimo. [...] unione di governo: il gruppo Andrássy, cui aderì anche il gruppo Haller, si staccò dall'unione, costituendo un partito legittimista; alla sua volta Bethlen (dal 1921 presidente del Consiglio) costituì (alla vigilia delle elezioni del 1922) con gli ...
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legittimista
s. m. e f. e agg. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimiste] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. In genere, chi sostiene una dinastia reale spodestata, operando per rimetterla sul trono; anche, fautore o partigiano del regime...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...