Storico (La Fare, Rodano, 1808 - Parigi 1880). Legittimista cattolico e reazionario, fu deputato alla Costituente e alla Legislativa (1848-51). Collaboratore di J.-F. Michaud, fu con lui in Oriente e pubblicò [...] la Correspondance d'Orient (1832-35). Altre opere principali: Toscane et Rome: correspondance d'Italie (1839); Histoire de Jérusalem (1840); Histoire de la Révolution Française (1847) ...
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Scrittore francese (Lione 1859 - Neuilly-sur-Seine 1918). Influenzato dal padre, cattolico e legittimista, e da un fratello, cultore di scienze occulte, appassionato delle opere di Wagner, iniziò la sua [...] carriera letteraria come discepolo di Barbey d'Aurevilly. Si rese noto per certi atteggiamenti eccentrici, ritenendosi puro cavaliere dello spirito come un Parsifal in lotta col suo tempo irreligioso e ...
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Uomo politico (Angers 1811 - ivi 1886) di estrema destra. Cattolico intransigente, vigoroso polemista, deputato legittimista dal 1842, nel febbr. 1848 accettò la repubblica. Fu fautore della spedizione [...] contro la Repubblica romana. Ministro della Pubblica Istruzione dal 20 dic. 1848 al 30 ott. 1849, preparò la legge F. Dopo il colpo di stato napoleonico del 2 dic. 1851 visse ritirato dalla politica; nel ...
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Figlia (Parigi 1819 - Venezia 1864) di Carlo Ferdinando duca di Berry e sorella del pretendente legittimista al trono di Francia, conte di Chambord. Sposò (1845) il duca di Parma e Piacenza Carlo III; [...] vedova nel 1854, fu reggente per il figlio Roberto fino all'annessione al Regno di Sardegna (1859) ...
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Ufficiale spagnolo, carlista (Vernet 1803 - Tagliacozzo 1861); distintosi nelle guerre carliste, nel 1861 accettò l'incarico dal comitato legittimista borbonico di Napoli di sbarcare in Calabria per sollevare [...] la popolazione: sbarcato il 15 sett. 1861, rimasto con soli trecento avventurieri, cercò di riparare nello Stato Pontificio, ma, accerchiato dalle truppe italiane, venne fucilato ...
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Uomo politico (Citran, Gironda, 1805 - Pecq 1867). Figlio di Louis; fortemente ostile alla monarchia di luglio, fu uno dei capi del partito legittimista, che cercò però di indurre a riconoscere il principio [...] della sovranità popolare. Aderì alla repubblica nel 1848 (deputato alla Costituente e alla Legislativa), e, successivamente, anche al Secondo Impero (senatore dal 1852) ...
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Falloux, Frederic-Alfred-Pierre conte di
Falloux, Frédéric-Alfred-Pierre conte di
Politico francese (Angers 1811-ivi 1886). Cattolico intransigente, vigoroso polemista, deputato legittimista dal 1842, [...] nel febbr. 1848 accettò la Repubblica. Fu fautore della spedizione contro la Repubblica romana. Ministro della Pubblica istruzione dal 1848 al 1849, preparò la legge F. che fu votata dall’Assemblea legislativa ...
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Uomo politico e storico francese (Parigi 1821 - ivi 1901), figlio di Achille-Charles; ostile al Secondo Impero, alla sua caduta, dal 1871 al 1878, capo della maggioranza legittimista all'Assembrea Nazionale, [...] fu l'avversario di A. Thiers. Presidente del Consiglio dal maggio 1873 al 1874, come tale collaborò (1877) al mancato colpo di stato del maresc. Mac-Mahon. Senatore dal 1875 al 1885, rientrò poi nella ...
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Matematico (Parigi 1789 - Sceaux, Seine, 1857). Ingegnere dal 1809, già nel 1813 si segnalò per le sue prime ricerche sui poliedri e sugli integrali doppî. Nel 1816 il C., legittimista e acerrimo nemico [...] di certe forme di rinnovamento politico, accettò la nomina a membro dell'Académie des sciences, ricoprendo così uno dei posti che erano rimasti vacanti per la rimozione di coloro che avevano parteggiato ...
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Scrittore francese (Riez 1784 - Parigi 1830). Colpito giovanissimo da una grave malattia che lo portò al suicidio, espresse la sua personalità aggressiva e contraddittoria nell'avvocatura, in politica, [...] come monarchico legittimista e poi come liberale, nel giornalismo. Scrisse romanzi storici e composizioni di vario stile e ispirazione che preludono al nuovo genere letterario del poema in prosa. La sua fama è legata all'Album d'un pessimiste (post., ...
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legittimista
s. m. e f. e agg. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimiste] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. In genere, chi sostiene una dinastia reale spodestata, operando per rimetterla sul trono; anche, fautore o partigiano del regime...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...