Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Salvemini
Fulvio Conti
Storico e uomo politico, per tutta la vita concepì questi due ambiti di attività come strettamente correlati. Animato da un profondo senso morale, trasse dalla contemporaneità [...] e Germania a mire espansioniste nei Balcani) che nel 1914 erano venuti a mancare e avevano perciò largamente legittimato il rovesciamento di alleanze compiuto dall’Italia.
Salvemini riprese e sviluppò queste considerazioni in un ciclo di lezioni ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] la réputation de savoir dire et de non savoir faire" (Weber, II, p. 643). Per quanto lontano dall'area del legittimismo borbonico, mai sembrò che il G. potesse essere preso in considerazione come un possibile interlocutore del governo italiano a fini ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] ritorno di Roma all'Italia e il drammatico proporsi della questione romana. Al 1873 risale lo studio Della legittimità del principe, pubblicato sulla Rassegna nazionale, al quale seguirono, editi a Firenze nel 1874, gli Schiarimenti provocati dalle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Barbara Frale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà del Seicento, dopo decenni di contrasti fra corona e Parlamento, l’Inghilterra [...] i raggruppamenti sono profondamente contrari a ripetere un’esperienza rivoluzionaria, ma mentre i Tories sono fautori del legittimismo dinastico, simpatizzano per il conformismo religioso anglicano e per la teoria del diritto divino del re, i ...
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TIBERI, Francesco
David Armando
– Nacque a Contigliano, in Sabina, il 4 gennaio 1773, secondogenito di Antonio e di Teresa Orsini.
La famiglia paterna, di recente nobiltà, fu ascritta dopo il 1795 al [...] in partic. p. 165); C. Urieli, La Chiesa di Jesi, Jesi 1993, pp. 376 s.; C. Semeraro, Pio VIII fra legittimismo ed emancipazione, nella politica ecclesiastica ispano-americana della restaurazione (1816-1839), in La religione e il trono. Pio VIII nell ...
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TOMMASI, Donato
Laura di Fiore
Nacque a Napoli il 26 novembre 1761 in una benestante famiglia borghese, figlio di Felice Pasquale e di Teresa Gamboni.
Il padre, nato a Calimera, in Terra d'Otranto, [...] e il baronaggio sull’istituto della devoluzione feudale, ovvero sul ritorno dei feudi al fisco una volta esauriti i gradi legittimi di successione, e della più generale lotta al latifondo intrapresa dal governo in Sicilia, che a Tommasi fu affidato l ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] le prime scorrerie navali contro le rive della Sicilia, a puro scopo di guerra santa normale e di preda legittima secondo i concetti musulmani. La più antica, secondo fonti cristiane, sembra essere del 652; un'altra assai considerevole, partita ...
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MACCABEI (in gr. Μακκαβαῖοι, nella Volgata Machabaei)
Elia S. ARTOM
Arnaldo MOMIGLIANO
Con questo nome si sogliono designare i membri della famiglia sacerdotale degli Asmonei che si mise a capo dell'insurrezione, [...] confronto, perché essa era una festa del Tempio di Gerusalemme che valeva a riconfermarne il prestigio di unico santuario legittimo del Giudaismo. Non per nulla l'invito di celebrare questa festa è rivolto nelle lettere iniziali agli Ebrei d'Egitto ...
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RAPPRESENTANZA politica
Luigi ROSSI
Arnaldo VOLPICELLI
Comunemente, quando si parla di rappresentanza politica, si allude al parlamento e soprattutto alla camera dei deputati (v. parlamento). E certo [...] di mezzi estrinseci, di un'attività e organizzazione apprestatagli dal popolo e dalla preesistente istituzione monarchica (legittimismo): attività e organizzazione, le quali debbono appunto operare non iure proprio, ma iure repraesentationis. In ...
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TIBERIO, Claudio Nerone (Tiberius Claudius Nero, dopo l'adozione di Augusto: Tiberius Iulius Caesar)
Arnaldo Momigliano
Imperatore romano. Nato il 16 novembre del 42 a. C. da Tiberio Claudio Nerone primo [...] Seleucidi. Ma T. adoperava successivamente due Arsacidi ostaggi a Roma, Fraate, e, lui morto, Tiridate come campioni di legittimismo nella stessa Partia; mentre sosteneva un pretendente, Mitridate fratello del re Farasmane di Iberia, per il trono di ...
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legittimismo
s. m. [der. di legittimo, sul modello del fr. légitimisme]. – In senso storico, atteggiamento e dottrina politica (formulata al Congresso di Vienna dal ministro francese Ch.-M. de Talleyrand) che, in contrasto con i principî della...
legittima
legìttima s. f. [dall’agg. legittimo, sottint. parte, porzione]. – Quota di eredità attribuita per legge ad alcune categorie di successori (figli legittimi, ascendenti legittimi, figli naturali e coniuge), e della quale il testatore...