Giurista, nato a Treia (Macerata) il 7 febbraio 1880, morto a Roma il 14 maggio 1935. Ventiduenne era professore di diritto commerciale a Urbino; passò poi a Camerino, Perugia, Sassari, Parma, finché succedette [...] , p. 6 segg.); Natura giuridica e problemi sindacali della mezzadria (in Arch. giur., 1930, p. 129 segg.); La funzione legislativa del Consiglio nazionale delle corporazioni (in Lo stato, 1930); La consuetudine nel diritto agrario (in Riv. dir. priv ...
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Il contratto è l’accordo tra due o più parti per costituire, regolare od estinguere un rapporto giuridico patrimoniale. È la massima espressione dell’autonomia privata, del potere, cioè, che hanno i soggetti [...] confronti dei terzi solo nei casi ammessi dalla legge (v. Contratto a favore di terzi). Nell’ampia definizione legislativa (art. 1321 c.c.) rientrano sia i contratti con prestazioni corrispettive, caratterizzati dal nesso di condizionalità reciproca ...
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La responsabilità degli intermediari finanziari
Marco Rossetti
Anche nel 2012 il legislatore comunitario, quello nazionale e le autorità di controllo del settore finanziario hanno diramato un profluvio [...] disiecta di un insieme disorganico. E questo fenomeno deve essere divenuto ben grave e diffuso, se lo stesso legislatore comunitario, al fine di garantire uniformità di disciplina dei mercati e dei servizi di intermediazione finanziaria, ha vietato ...
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POLACCO, Vittorio
Emilio Albertario
Giurista, nato a Padova il 10 giugno 1859, morto a Roma il 7 luglio 1926. Incaricato nell'università di Padova nel 1885-86, ordinario di diritto civile a Modena nell'anno [...] sulla Transazione (Roma 1921) e sul Possesso (Roma 1922). Da quando entrò in senato, diede opera efficacissima alle riforme legislative. Relatore sul disegno di legge sulla cittadinanza (13 luglio 1912), contribuì con la sua difesa a farlo approvare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L'impresa
Ferdinando Mazzarella
La nozione d’impresa tra diritto ed economia
Il processo attraverso il quale la nozione d’impresa si afferma in seno alla cultura giuridica italiana va collocato in un [...] di dottrina» avrebbe necessariamente dovuto «tener conto di quanto stabiliscono le leggi», non restava che esporre «il sistema seguito» dal legislatore (E. Vidari, Corso di diritto commerciale, 1° vol., 19005, p. 25, nr. 34, pp. 29-34, nn. 37-43). Si ...
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BRACELLI (de Bracellis, Bracello), Antonio
Maristella Ciappina
Nacque a Genova, nel terzo o quarto decennio del sec. XV, da Giacomo e da Nicoletta, figlia del nobile cittadino genovese Onofrio Pinelli, [...] del commercio genovese; la famiglia, che dal 1350 al 1528 appartenne alla fazione dei popolari, venne iscritta, con la riforma legislativa del 1528, nell'"albergo", Grimaldi, cognome che da allora assunse.
Il padre del B., personaggio di primo piano ...
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Antonio Preteroti
Abstract
Viene esaminata la disciplina del rapporto di lavoro minorile nella prospettiva di una nuova contestualizzazione delle problematiche relative alla capacità del minore a prestare [...] ., 1978, 688 ss.; Rescigno, P., Capacità di agire, in Nss.D.I., II, Torino, 1964, 861 ss.; Sala Chiri, M., La legislazione italiana sul lavoro dei minori un secolo dopo, in Riv. giur. lav., 1981, I, 101 ss.; Santoro Passarelli, F., Nozioni di diritto ...
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Maria Costanza
Abstract
Nella voce, movendo dalla disciplina positiva in materia di interpretazione, si esaminano i canoni ermeneutici attraverso la loro applicazione presso la giurisprudenza anche [...] fini di equità, al contenuto dell’art. 1371 c.c. perterrebbe una posizione primaria che non gli è stata accordata in sede legislativa. Surrogato dell’art. 1371 c.c. è divenuto il canone di buona fede, talvolta non disgiunto dal canone finale (Trib ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon [...] interne della società italiana che dovevano rendere difficile la vita del nuovo Stato post-risorgimentale» (A. Aquarone, L'unificazione legislativa e i codici del 1865, 1960, p. 80). Di far sì che l’occasione propizia «per una trasformazione in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] classica con quelli della scuola positiva. E di questa necessità di rinnovazione sembra si sia reso conto il Governo col decreto legislativo 14 settembre 1944, n. 288 che inizia, art.1: "fino a quando non siano pubblicati i nuovi codici penale e di ...
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legislativo
agg. [tratto da legislazione]. – Che concerne la legislazione, o che è diretto a formarla: atti l., attività l.; funzioni l.; corpo l., il parlamento; assemblea l., in Francia, nome delle due assemblee che succedettero alla Costituente...
legislatore
legislatóre s. m. (f. -trice, non com.) [dal lat. legislator -oris, comp. di lex legis «legge» e lator -oris «che propone, che presenta»]. – Chi fa, chi emana le leggi: Solone fu un grande l.; secondo l’intenzione del l. (uno dei...