Uomo politico inglese (n. 1730 - m. Londra 1782). Primo ministro whig nel 1765-76, abrogò (1766) lo Stamp act imposto alle colonie nordamericane dal suo predecessore C. Grenville, riaffermando tuttavia [...] ; nel suo breve secondo governo (marzo-luglio 1782), interrotto dalla morte, fece approvare dal parlamento il programma sulla limitazione dei poteri del sovrano redatto da E. Burke, e ottenne l'indipendenza legislativa per il parlamento irlandese. ...
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VICINI, Giovanni
Nato a Cento il 20 giugno 1771, studiò giurisprudenza a Bologna. Costituitasi la Repubblica Cispadana (1796), fu deputato di Cento al Congresso cispadano e fu nominato presidente del [...] la rappresentanza nazionale della repubblica, passò all'opposizione e solo per poco tempo accettò di far parte della consulta legislativa. Deputato del dipartimento del Reno (1801), partecipò alla dieta di Lione che doveva dare la costituzione della ...
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WALLON, Henri-Alexandre
Uomo politico e storico, nato a Valenciennes il 23 dicembre 1812, morto a Parigi il 14 novembre 1904. Allievo della École normale (1831), maître des conférences alla stessa scuola [...] gli aprì le porte alla vita politica come deputato supplente per la Guadalupa (1848) e quindi rappresentante del Nord all'assemblea legislativa (1849). Dimissionario il 31 maggio 1850 e rieletto per il Nord l'8 febbraio 1871, sedette al centro destro ...
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Innovazioni in tema di tutela della salute
Fabrizio Politi
La tutela del diritto alla della salute, definito «fondamentale» dall’art. 32 Cost., trova attuazione nel nostro ordinamento giuridico mediante [...] . 78; C. cost., 18.4.2012, n. 91). Con la sent. n. 227/2015 la Corte giunge a limitare la potestà legislativa regionale anche con riguardo ad un potenziale contrasto con progetti in corso di approvazione e soltanto “elaborati” dal Commissario ad acta ...
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OPPIZZONI, Carlo
Umberto Mazzone
OPPIZZONI (Opizzoni), Carlo. – Nacque a Milano il 15 aprile 1769 dal conte Francesco e dalla marchesa Paola Trivulzio.
Laureatosi presso l’Ateneo di Pavia in teologia [...] -1849), anch’egli entrato nella vita consacrata.
Nominato da Napoleone Bonaparte il 28 giugno 1800 membro della Consulta legislativa della Repubblica Cisalpina, raggiunse in breve una posizione di autorevolezza tra il clero milanese. Prese parte al ...
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Filosofo e uomo politico francese, nato a Parigi il 19 agosto 1805. Entrato dapprima nel ministero delle finanze come funzionario, si consacrò ben presto allo studio della filosofia antica, seguendo l'esempio [...] egli credette giunto il momento di riprendere la sua attività anche nel campo politico, e nel 1869 entrò nel corpo legislativo come rappresentante del dipartimento di Seine-et-Oise, che già lo aveva eletto nelle due assemblee successive della seconda ...
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Chimico, nato ad Alais il 15 luglio 1800, morto a Cannes l'11 aprile 1884. Farmacista a Ginevra, conobbe Pictet senior che lo indirizzò alla ricerca scientifica. Nel 1823 si recò a Parigi ove rimase tutta [...] e al collegio di Francia. Fondò l'École centrale des arts et manufactures e nel 1849 fu eletto deputato all'Assemblea legislativa. Nel 1858 fu nominato ministro dell'Agricoltura e in tale carica rimase tre mesi. Dopo il colpo di stato fu nominato ...
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PARKES, Sir Henry
Gennaro Mondaini
Nato di povera gente a Stoneleigh, nella contea di Warwick, nel 1815, e cresciuto negli stenti e nel lavoro più umile, passava in cerca di migliore sorte in Australia [...] Empire, radicale ma lealista. Concessa alla Nuova Galles del Sud l'autonomia politica, egli entrava nel 1856 nell'Assemblea legislativa della colonia come rappresentante di Sydney e dieci anni più tardi (1866), dopo un lungo e fecondo soggiorno nella ...
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MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] una recente opera del principe ereditario, oggi re di Svezia, intorno alle pene e alle prigioni.
Secondo il M. il legislatore non era libero di scegliere i comportamenti da definire come crimini, ma doveva ispirarsi al criterio dell'extrema ratio per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Regionalismo e federalismo
Antonio D’Atena
Le origini
All’indomani dell’unificazione nazionale le tematiche legate al federalismo non erano particolarmente sentite dai costituzionalisti italiani, i [...] singoli istituti del regime regionale differenziato, come, per es., le speciali fonti chiamate ad attuare gli statuti (i decreti legislativi d’attuazione di cui s’è detto) e l'intervento dei presidenti delle Regioni a statuto speciale alle sedute del ...
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legislativo
agg. [tratto da legislazione]. – Che concerne la legislazione, o che è diretto a formarla: atti l., attività l.; funzioni l.; corpo l., il parlamento; assemblea l., in Francia, nome delle due assemblee che succedettero alla Costituente...
legislatore
legislatóre s. m. (f. -trice, non com.) [dal lat. legislator -oris, comp. di lex legis «legge» e lator -oris «che propone, che presenta»]. – Chi fa, chi emana le leggi: Solone fu un grande l.; secondo l’intenzione del l. (uno dei...