Gli Antichi
Umberto Livadiotti
Nell'antica Mesopotamia
Mesopotamia è il nome dato alla fertile pianura situata in Asia fra due grandi fiumi: il Tigri e l'Eufrate. È in questa regione che sorsero le [...] gli archeologi hanno potuto scoprire che cosa mangiavano i legionari. Oppure dalle analisi delle ossa delle mummie hanno più famosi sono quelli di Pompei e di Ercolano, due città romane che sono rimaste sepolte sotto un'eruzione del vulcano Vesuvio. ...
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Militare, organizzazione
Carlo Jean
1. Elementi generali
La definizione dell'organizzazione militare - denominata anche ordinamento militare - è compito di una branca dell'arte militare denominata 'organica' [...] trasformazioni. Le legioni (da 3.500 a 5.200 legionari a seconda dell'epoca) nei primi secoli di Roma combattevano Impero bizantino, non esistevano eserciti permanenti come quelli romani; si costituivano solo temporaneamente e si scioglievano al ...
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ARMI BIANCHE
D. C. Nicolle
In senso stretto la specificazione di a. 'bianche' si applica storicamente solo alla spada e al pugnale con le loro varianti lunghe e corte: dallo spadone a due mani allo [...] tardi indurita al fuoco e infine munita di una cuspide di pietra affilata.I Romani usarono vari tipi di queste a. ma i principali furono due: la hasta classica impiegata dai legionari e dalla cavalleria, lunga in tutto poco più della persona e che si ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] veniva cotto sul posto, negli accampamenti dei legionarî e nelle città, e tuttavia presenta caratteristiche Afghanistan, XI, 1954, p. 93 ss.; G. M. Hanfmann, A Masterpiece of late Roman glass painting, in Archaeology, IX, 1956, n. 2, p. 3 ss.; O. ...
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MARTE (Mars)
G. Gualandi
Dio indigeno molto venerato dai popoli italici principalmente come protettore di tutte le attività guerresche. Presenta caratteri più complessi rispetto ad Ares (v.), a cui viene [...] e nei bronzetti, diffusi anche nelle province dai legionari. Viene pure usato come elemento decorativo delle fig. 34, tav. 112. A 4; I. Scott Ryberg, Rites of the State Religion in Roman Art, in Mem. Am. Acad., xxii, 1955, p. 22 s., tav. vi, fig. 14 ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Arte norico-pannonica
Lothar Eckhart
Ortolf Harl
Arte norico-pannonica
di Lothar Eckhart
L’arte del Noricum romano sembra essere [...] di costruzioni sacre l’uso di pietra e calce è romano, così come romana è la decorazione.
Per le chiese cristiane primitive del V e del VI II sec. d.C.; in quello appartenente al campo legionario, fu attestata una costruzione precedente di legno, del ...
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Vedi LIMES dell'anno: 1961 - 1995
LIMES (v. vol. IV, p. 630)
J. Oldenstein
Termine con cui si intende attualmente la zona di frontiera tra l'impero romano e le terre adiacenti. Nel suo significato originario [...] dislocata lungo il corso del fiume una serie di castra legionari, di castella per le truppe ausiliarie e di castella minori Oxford 1983; AA.W., The Frontiers, in J. Wacher (ed.), The Roman World, Londra-New York 1987, p. 139 ss. (con bibl. prec.); ...
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GHIRZA
E. Vergara Caffarelli
Con questo nome arabo viene designato il più importante dei centri militari che i Romani, presumibilmente intorno alla fine del III sec. d. C., impiantarono in Tripolitania [...] nuovi centri militari vennero presidiati non da legionari, ma da limitanei, i cui nomi 29 gennaio 1955, pp. 138-142 e 182-185; J. M. Rejnolds, Inscriptions of Roman Tripolitania. A Supplement, in Papers of the British School at Rome, XXIII, 1955, pp. ...
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ELMO
L. Guerrini
G. A. Mansuelli
Nei diversi stadî culturali l'e. è associato generalmente alla corazza. L'e. di guerra vero e proprio, metallico o no, risale all'Età del Bronzo. I copricapo anteriori [...] genti celtiche e. carenati di fabbrica etrusca.
Sulla forma degli e. romani delle età più antiche permane la stessa incertezza che per le altre sempre di proporzioni ridotte, e gli e. dei legionari erano meno vistosi di quelli degli ufficiali. Un ...
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BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] Danubio, il cui aspetto selvaggio terrorizzava i legionarî.
Possiamo dire che nelle arti figurative le figurazioni dei Galati quasi personaggi del mito; solo nelle vaste composizioni romane del rilievo storico i b. appaiono in tutta la loro realtà ...
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legionario
legionàrio agg. e s. m. [dal lat. legionarius]. – 1. agg. Di legione, delle legioni: le bandiere l.; forze l.; conquiste legionarie. 2. s. m. a. Milite della legione romana, armato di giavellotto e gladio, e protetto da elmo, corazza,...
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...