ZECCA (fr. hôtel de la Monnaie; sp. casa de moneda; ted. Münze; ingl. mint)
Mario Levi Malvano
L'emissione della moneta essendo sempre stata monopolio dello stato (v. moneta, XXIII, p. 637), fin dall'epoca [...] i metalli che entrano nella zecca. In base ai titoli trovati per le materie prime si fanno i calcoli per la composizione delle leghe, e quando la lega è fusa e ben rimescolata, da ogni crogiolo si preleva un campione, che viene a sua volta analizzato ...
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FRESA (dal fr. fraise; sp. fresa; ted. Fräser; ingl. milling-cutter)
Manlio Oberziner
Utensile da taglio multiplo impiegato nella lavorazione dei metalli, del legno, ecc., con asportazione di trucioli, [...] metalli duri si suole assumere α compreso tra 3° ÷ 12°, α + β uguale o leggermente inferiore a 90°; per metalli teneri (leghe leggere) α compreso tra 8° ÷ 20°, α + β tra 72° ÷ 75°.
La diffusione dell'uso delle frese nell'industria meccanica moderna ...
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Vicino Oriente antico. Metallurgia
Marcella Frangipane
Nicolò Marchetti
Metallurgia
Le origini della metallurgia
di Marcella Frangipane
La metallurgia ha, nel Vicino Oriente, origini antichissime, [...] lavorazione di tutti i tipi di metallo conosciuti: oltre al bronzo, il piombo, l’argento, l’oro, il ferro e anche nuove leghe, quale l’elettro, composto da oro e argento. Il ferro meteorico era conosciuto e utilizzato già in contesti della fine del V ...
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DONINI, Alberto
Cristina Zaccanti
Nato a Roma il 31 ott. 1887 da Giovanni e Marianna Facci, si trasferì fin dalla giovinezza a Bologna, dove frequentò il corso di giurisprudenza laureandosi nel 1904. [...] convergeva con l'ipotesi della creazione del Partito agrario, l'offensiva dello squadrismo e i successi che ottenne contro le leghe portavano la parte più aggressiva del padronato rurale ad aderire al fascismo.
A Bologna, dopo i fatti di palazzo d ...
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Corpo volante, senza pilota, con propulsione propria per tutta la traiettoria o per parte di essa (in ciò differenziandosi dal proiettile scagliato da un’arma da fuoco), portante un carico utile (una o [...] di cobalto, cromo, nichel, molibdeno (vitallium, inconel, nimonic, hastelloy ecc.), resistenti sino a circa 800 °C; il titanio e le leghe a base di titanio, caratterizzate da un elevato rapporto tra carico di rottura e peso, presenza di un limite a ...
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Operazione consistente nella sovrapposizione e successiva unione di uno strato metallico alla superficie di un altro materiale, in particolare metallico, effettuata essenzialmente per proteggere quest’ultimo [...] a insinuarsi nelle asperità superficiali dell’altro. I metalli di base per la p. sono generalmente acciai normali, rame, leghe leggere; come metalli d’apporto si usano acciai inossidabili (al cromo, al cromo-nichel), alluminio, rame, nichel, titanio ...
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Tecnica elettrochimica con cui un metallo viene fatto diffondere all’interno di un altro metallo (supporto), dando luogo a una lega superficiale. La particolarità di questa tecnica consiste nel fatto che [...] quasi sempre presente sulla superficie del catodo e che costituirebbe un notevole ostacolo alla diffusione degli atomi dell’anodo. Per effetto della m. si ottengono leghe superficiali con proprietà spesso notevolmente diverse da quelle del supporto. ...
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LAMPIONE
Bruno Maria Apollonj
. I lampioni per l'illuminazione stradale possono essere di due tipi diversi: a mensola o a fusto. Quelli a mensola vengono disposti alternativamente sull'uno e l'altro [...] le prime applicazioni industriali della ghisa fusa, ha fatto sì che questa fosse impiegata a preferenza dello zinco e delle varie leghe di zinco e rame nella fabbricazione dei lampioni. In questi ultimi anni è entrato anche nell'uso comune il cemento ...
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MARTENS, Adolf
Giuseppe ALBENGA
Ingegnere, nato il 5 marzo 1850 a Bakendorf (Meclemburgo), morto a Berlino il 24 luglio 1914. Studiò a Schwerin, poi, dopo avere lavorato in officine meccaniche, frequentò [...] risultati di grande importanza anche con mezzi limitati. Fin dal 1878 incominciò l'esame microscopico dei metalli e delle leghe, che lo condusse a notissime ricerche. Dal 1879 fu professore alla Scuola tecnica superiore di Berlino.
La sua opera ...
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Elemento chimico, di numero atomico 60, peso atomico 144,27, simbolo Nd e di cui si conoscono diversi isotopi di massa 142, 143, 144, 145, 146, 148, 150. Fu scoperto da K. Auer von Welsbach (1886), il [...] a corpo centrato; è paramagnetico e ha proprietà piroforiche. Insieme con altre terre rare costituisce leghe per pietrine da accendini; trova anche impiego in leghe per magneti. Nei composti il metallo è trivalente e i sali sono in genere colorati ...
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lega2
léga2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Materiale metallico ottenuto per solidificazione di una miscela fusa costituita da un metallo cui vengono aggiunti uno o più elementi (anche non metallici) allo scopo di modificarne,...
bronzo
brónżo s. m. [prob. dal pers. birinǵ «rame»]. – 1. Categoria di leghe metalliche in cui entrano come componenti principali il rame (in proporzione superiore al 70%: fra l’85 e il 90%, per es., il b. statuario), che conferisce malleabilità...