BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] Il 29 apr. 1872, a proposito del progetto di legge per l'abolizione delle facoltà di teologia, il B -46);Id., Il B. a Roma nel 1848. Nota letta... alla R. Acc. di scienze morali e politiche di Napoli, Napoli 1895 (poi ibid., pp. 47-59);F. Ermini, R. B ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Pomponazzi
Vittoria Perrone Compagni
L’intera vicenda biografica e intellettuale di Pietro Pomponazzi si svolse nelle aule dell’università. L’unilateralità di questa esperienza di vita è solo [...] e immaginativamente efficaci per riuscire ad adeguarsi alla norma morale, il cui contenuto razionale le resta inattingibile. La legge religiosa svolge appunto il compito di regolatore del comportamento morale e sociale, erogando la verità in forma ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] doveva essere in primo luogo interiore e che dunque esteriormente potevano essere seguite le leggi romane.
Della C. possediamo alcuni scritti di argomento morale e religioso. Di due testi ci dà notizia B. Fontang (Nuovi documenti vaticani, Roma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] intesa e proposta come «problema di coltura (tecnico) e come problema morale» (B. Croce, G. Prezzolini, Carteggio 1904-1945, a si va attagliando in pubblico sul «Leonardo». «Sofista − si legge, per es., nella sua suggestiva Lettera ad uno scettico − ...
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GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] , data di una lettera al Barbaro, G. aveva tradotto pure le Leggi di Platone con l'idea di offrirle al papa; tradusse inoltre la già altro, Sull'eterna gloria, basati su un forte richiamo morale ai valori della fede e della cultura cristiana nel solco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] simile a un «tribunale», «che è più forte de’ magistrati e delle leggi, de’ ministri e de’ re», e che
dimostra che la sovranità è Reise (1817) il profilo d’un gentiluomo di «delicato senso morale», che gli fa per primo il nome di Vico, ed è ...
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FABBRONI, Giovanni
Renato Pasta
Fratello minore di Adamo, nacque a Firenze il 13 febbr. 1752 da Orazio e Rosalinda Werner. Dalla madre, originaria di Heidelberg, apprese in tenera età il tedesco e la [...] di tipo etico: la stima per la cultura e le doti morali del clero unitario e delle sette, e la richiesta della tolleranza frumentaria cui si contrapponeva, in Inghilterra, l'esistenza di leggi tese a regolamentare il flusso dei cereali sul mercato.
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] del pesce salato. Interessanti anche i giudizi sulle "Virtù morali" e sulla "buona fede" delle classi medie in a cui essa veniva cassata e venivano richiamate in vigore le leggi del Regno. Successivamente ai baroni si vietò di obbligare i propri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] presente; mentre il secondo crede ancora che dalle leggi della mente umana si possano dedurre dei principii, Nimico è tenacissimo e mortale / Di quanta gente al fisico e al morale / Non è della sua stessa levatura» (Carteggi di Vittorio Imbriani, 2 ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] predicare, colle istruzioni e coll'esempio l'osservanza delle leggi civili, e spezialmente in riguardo agli imposti (Lucca da Mem. della R. Accad. delle scienze di Torino, cl.di scienze morali, LXVII [1931-32], pp. 1-160); C. D., in Illuministi ...
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moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...