Uomo politico inglese, nato a Dinton (Wiltshire) il 18 febbraio 1609, morto a Rouen il 9 dicembre 1674. Compiuti gli studî a Oxford, nel 1633 entrò nella carriera forense, poi in quella amministrativa. [...] da un borgo. C. era avverso allo spirito di queste leggi; ma una volta che furono approvate dal parlamento, le fece several Christian Duties; e varî altri saggi e scritti morali, religiosi e politici. La maggior parte della sua corrispondenza ...
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GUSTO (dal lat. gustus; fr. goût; sp. gusto; ted. Geschmack; ingl. taste)
Virgilio DUCCESCHI
Giovanni MINGAZZINI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Senso specifico per mezzo del quale riconosciamo [...] sensibilità del buono e del bello. La dottrina del gusto morale ha luogo particolarmente in quelle filosofie che attribuiscono la discriminazione etica non tanto a un riferimento razionale a una legge, quanto a una particolare, e immediata, capacità ...
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(VIII, p. 989; App. II, I, p. 507; III, I, p. 311; IV, I, p. 374)
La sesta e ultima creazione cardinalizia di Paolo vi fu quella del 27 giugno 1977: con 4 nuovi c. e con la pubblicazione del nome di un [...] cose spirituali e annesse alle spirituali, e per la violazione di leggi ecclesiastiche e per tutto ciò in cui v'è carattere di ; I. Gordon, De Curia Romana renovata, in Periodica de re morali canonica liturgica, 58 (1969), pp. 59-116; J. Sanchez y ...
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TEOGNIDE (Θέογνις, Theognis)
Bruno Lavagnini
Poeta dell'elegia greca. Cittadino della Megara Nisea, egli poetava nell'ultimo decennio del sec. VI e nel primo del V. Viveva ancora quando alle città greche [...] di Megara Iblea (così pare da interpretare la notizia in Platone, Leggi, I, 630 A, che egli fosse cittadino della Megara di serie di sentenze indirizzate a Cirno, ed altre esortazioni morali rivolte ad amici: complessivamente 2800 versi. Ci sono ...
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È il procedimento per cui nella scuola o in istituzioni affini il mondo dell'esperienza, della cultura e del sapere viene portato a contatto e assimilato alle coscienze individuali dei discenti, per opera [...] concepisce la realtà come un armonico sistema finalistico, retto da una legge provvidenziale, in cui trova il proprio luogo e le condizioni del nel Herbart (1776-1841) sulla base delle sue teorie morali da un lato e psicologiche dall'altro. Da questi ...
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. È il complesso dei redditi d'un beneficio ecclesiastico, necessarî al conveniente sostentamento del chierico prepostovi: ed è abbreviazione dell'espressione latina portio congrua, sustentatio congrua [...] domui religiosae, ecclesiae capitolari vel aliae personae morali, debet constitui vicarius qui actualem curam gerat per venire in aiuto di quasi tutti i beneficiarî ecclesiastici. La legge 27 maggio 1929, n. 810 che rende esecutivo il concordato ...
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(XII, p. 715)
Denominazione sanscrita usata per indicare una serie di manuali (śāstra) che, insieme con i più antichi Dharmasūtra ("Aforismi sul Dharma"), i commentari e i digesti, costituiscono il corpus [...] di quanto è "stabilito ab aeterno", dei doveri religiosi e morali assunti nella loro più ampia estensione.
Nel quadro di un la regola costante, la forza di coesione e di equilibrio, la Legge che non si può violare e attraverso la quale si realizza l' ...
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E l'allontanamento del cittadino dal territorio della patria, con carattere di stabilità ancorché temporanea, eseguito mediante costrizione diretta o indiretta e come pena limitativa della libertà personale. [...] criminosi o come un mezzo di coazione all'ubbidienza delle leggi. Finché si ebbe un regnum, anche nell'Italia medievale motivi politici od occasionato da particolari condizioni sociali o morali esistenti in un determinato luogo. L'applicazione non è ...
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Nacque probabilmente nel 1447, nel castello di Renescure, presso Hazebrouck (Fiandra). Entrato, nel 1464, nella corte di Borgogna come scudiero di Carlo, allora conte di Charolais, continuava fino al 1472 [...] corti, nel groviglio degli eventi, dimentico quasi di Dio e delle leggi divine, si affisa in questo o in quel carattere, ne scopre egli ritorna a narrare, non più i peccati o le virtù morali, ma gli errori o l'abilità dei principi spiegano le grandi ...
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. È quell'organismo democratico, elettivo, che, nell'ambito aziendale, rappresenta e tutela nei confronti del datore di lavoro gli interessi morali e materiali, collettivi e individuali di tutto indistintamente [...] e i vecchi consigli di fabbrica tedeschi, perché dei primi hanno il carattere di essere sorte non in base a una legge dello stato ma a un accordo volontario tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e perché non effettuano ...
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moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...