LAVORO (fr. travail; sp. trabajo; ted. Arbeit; ingl. labour, work)
Augusto GRAZIANI
Luigi BARZETTI
Giuseppe DE MICHELIS
Giovanni BALELLA
Roberto MONTESSORI
Nicola JAEGER
Luigi CAROZZI
Nicolò CASTELLINO
Ulisse [...] dormitorî e nei refettorî, i provvedimenti necessarî alla tutela dell'igiene, della sicurezza e della moralità, salvo le prescrizioni delle altre leggi e regolamenti (art. 10). Particolari disposizioni furono prese per il rilascio dei libretti, per l ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] da esso scavato fra Dio e l'uomo portavano a ritenere esaurita quasi del tutto la materia morale dai precetti positivi o negativi della Legge (pratiche minuziose del culto e norme del diritto). L'elemento etico nella religione fu introdotto su larga ...
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POPOLAZIONE
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino LUZZATTO
Roberto ALMAGIA
Luigi GALVANI
Ugo GIUSTI
. Popolazione nel mondo antico. - Salvo che per l'Egitto (per cui v. oltre), non è possibile alcun calcolo [...] riguardare la grandezza numerica di un popolo come principale fattore della sua potenza; tanto è vero che consuetudini, leggi, precetti morali e religiosi erano tutti d'accordo nell'esaltare e favorire le nozze feconde e nel deplorare o punire il ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] come diceva Kant, umilia l'uomo nella sua realtà fenomenica, non però la soffoca, così risorge dalla stessa osservanza della leggemorale l'anelito verso una forma di vita in cui tutta quanta la realtà spirituale sia abbracciata e conquistata in una ...
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Il termine, che letteralmente significa "scienza dell'uomo" ha un diverso valore a seconda che venga usato nel senso filosofico o in quello scientifico.
Dal primo punto di vista, l'antropologia è la dottrina [...] a quello del maggior piacere, oppure è rivolta all'attuazione di una norma categoricamente imperativa, cioè di una legge, che è quella appunto della moralità. Ora, a seconda che la condotta umana sia intesa nell'uno o nell'altro senso, l'antropologia ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] stata eosì corrotta come egli vuol far vedere: lo stesso concubinato non era, secondo le leggi ed i costumi del tempo, cosa moralmente o socialmente riprovevole: la stessa chiesa lo tollerava, purché strettamente monogamico (concilio di Toledo del ...
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GUERRA
Scipione GEMMA
Giovanni CORSO
Ugo ALOISI
Gennaro LAGHEZZA
Antonio AMBROSINI
Riccardo BACHI
Arnaldo DE VALLES
(fr. guerre; sp. guerra; ted. Krieg; ingl. war).
Sommario: Diritto internazionale [...] forza viva nella lotta, forza economica, intellettuale, morale che deve fiaccare quella dell'avversario o esserne pubbl. ital., in Arch. di diritto pubblico, 1894; S. Romano, Sui decreti legge e lo stato di assedio, in Riv. di dir. pubbl., 1909, I. ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] pronunciare su di esso un giudizio di pubblica o privata moralità in confronto dell'evo antico e dell'evo moderno. dall'esigenza religiosa di mettere in pratica fra gli uomini la legge di Dio, ma dagli uomini stessi, volontaristicamente, per il ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] fa a meno, ha bisogno della logica, non ha necessità di legge o di autorità, paga solo di osservare e pensare rettamente. Se proprî del Rinascimento. L'uomo si pone al centro della vita morale. La politica è la sua azione concreta ai fini collettivi. ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] criticare la civiltà moderna e affermare i tradizionali valori morali e spirituali. Fermamente legata all'ambiente australiano è parte è l'attenzione verso i linguaggi storici con cui possiamo leggere l'intervento a Sydney di Ph. Cox, che con il ...
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moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...