La più antica opera legislativa di Roma. Secondo la tradizione riportata da Livio, fu redatta negli anni 451 e 450 a.C., per volontà della plebe, allo scopo di rendere più conoscibile e certo il diritto, [...] tirannici – provocarono sommosse di popolo con relativa secessione della plebe. Restaurate le magistrature ordinarie, nel 449 i consoli L. Valerio e M. Orazio fecero incidere le leggi su 12 tavole di bronzo, poi esposte al popolo.
Questa tradizione ...
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fr. voiture; sp. coche; ted. Kutsche, Broschke; ingl. carriage). - Carro è qualsiasi. veicolo composto essenzialmente di un piano destinato a sostenere un carico e di ruote che ne permettono la trazione [...] ); il terzo un tipo antiquato di veicolo pesante, interamente chiuso (arcera da arca), per vecchi e malati (ricordato nelle leggidelleDodiciTavole).
Un carro ora a due ora a quattro ruote, ma di uso esclusivamente religioso, era infine la tensa ...
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Giureconsulto e umanista, nato a Napoli verso il 1461 e morto nel 1523. Fu scolaro a Roma di Francesco Filelfo, dal quale apprese la filosofia e il metodo umanistico, che poi, abbandonata la professione [...] sua opera, infatti, Genialium dierum libri sex, condotta sul modello delle Notti attiche di Aulo Gellio, l'Alessandri tenta anche una restituzione delleleggidelledodicitavole precorrendo così nel loro metodo Alciato e Cuiacio (edizioni: Roma ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] "sotto il Re Latino, e gli altri Re del Lazio, e poi sotto que' di Roma, nella quale scritte furono le leggidelledodiciTavole...". La terza lingua definita "Romana" fu usata dal popolo romano dopo la cacciata del re fino all'impero d'Augusto, il ...
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FRODE (lat. fraus; fr. e sp. fraude; ted. Umgehung; ingl. fraud)
Antonio MARONGIU
Carmelo SCUTO
Nino LEVI
Nel suo significato d'inganno diretto alla lesione di un diritto altrui, è termine col quale [...] . troviamo punita la frode, specialmente quella commessa mediante l'uso di pesi e misure false. Presso i Romani, nelle leggidelledodicitavole si parlava di frode, nel caso di colui che mediante titolo falso fosse pervenuto al possesso di una cosa ...
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leggi naturali
Paolo Casini
Le norme che ogni uomo trova dentro di sé, interrogando la propria ragione
Sulla nozione di diritto di natura e di leggi naturali si discute da secoli nella giurisprudenza, [...] città da un legislatore ispirato, come Licurgo a Sparta, le Dodicitavole o la riforma del re Numa a Roma. In tal senso le leggi dette naturali sono state definite proiezioni della mente umana sull’assetto del mondo circostante.
Alla ricerca del ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] romana. E il d. formatosi a Roma, nel corso di 7-8 secoli, a partire dalla leggedelledodicitavole, fornì a lungo modelli ai d. europei ed extrauropei. Un primo modello si configurò in epoca repubblicana, con il ruolo che vennero a svolgere ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] enunciato nell'età imperiale, ma è già implicito nelle leggidelle XII Tavole), sia nei rapporti civili, nel senso che lo schiavo essere assai numerose, se ogni anno se ne potevano mandare dodici al convento sottoposto di S. Michele in Firenze perché ...
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. Nome generico dato a collegi di dieci membri, suddistinti poi con espressioni indicanti le loro particolari funzioni. S'incontrano così nella storia del diritto romano i seguenti collegi:
Decemviri (st)litibus [...] al tempo stesso il tribunato e la provocazione. I due consoli avrebbero poi pubblicato le leggi decemvirali dette delledodicitavole e le avrebbero fatte affiggere nel foro. Scomparse durante l'incendio gallico, sarebbero state, secondo ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, in posizione inferiore; può dipendere...