barbariche, invasioni
Chiara Frugoni
La fine del mondo antico
Alla fine del 4° secolo d.C. l'Occidente era povero, in piena decadenza; l'Oriente invece era ricco, con grandi e belle città. Di fronte [...] Unni e Visigoti
A mettersi in moto per primi furono gli Unni, che mentre molti vinti sapevano leggere e scrivere, avevano leggi scritte, conoscevano tante i Longobardi poi. Gli Ostrogoti giunsero alla fine del 5° secolo, guidati da Teodorico, che da ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] ritmo sempre più veloce al moto delle idee. Si afferma l’insegnamento pubblico del greco.
Tanta parte del patrimonio greco per la prima da Vinci come in Michelangelo. Il giovane Ariosto legge Ficino. Perfino il naturalismo tutto terreno di P. ...
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Storico e pensatore politico (Talavera de la Reina 1536 - Toledo 1624), gesuita. Prof. di esegesi a Roma (dal 1561) e più tardi di teologia a Parigi (1569). Tornò in patria nel 1574. Nella sua opera principale, [...] la liceità del tirannicidio ogni qual volta il sovrano, abusando del suo potere, danneggia la patria, le leggi, la religione allora relegato in un convento per un anno. Contro Acquaviva prese parte a un moto scissionista dell'ordine in Spagna. ...
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Stamp Act Legge inglese del 1765, che stabilì l’estensione alle colonie americane delle imposte di bollo in uso in Gran Bretagna. Sollevò un vasto moto di protesta fra i coloni, che videro nello S. un [...] di sovvertire i loro diritti e le loro libertà. Un congresso delle colonie riunitosi a New York riaffermò il principio secondo il quale i coloni potevano essere tassati solo con leggi decise nelle assemblee coloniali. Lo S. nel 1766 fu revocato. ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] utopico del conseguimento di spazio vitale a Est avrebbe acquisito per Hitler un significato reale, mettendo in moto una sfociare nell'omicidio organizzato di massa.
Le cosiddette leggi di Norimberga del 1935 ponevano gli Ebrei tedeschi, e dal 1938 ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] futurologia sul N. si coniuga con un moto sovranazionale e politico-ideologico, nel quale, del diritto, poi, la caratteristica del governo totalitario, secondo la Arendt, non sta nel suo essere senza legge o arbitrario o nello sfidare tutte le leggi ...
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STRATEGIA
Vincenzo LONGO
(XXXII, p. 823).- La sua evoluzione sarà esaminata nel quadro della contemporanea evoluzione dell'arte della guerra. La strategia odierna subisce infatti in misura sempre maggiore [...] e vasto del concetto e delle funzioni dello stato, conferì alla guerra spiccato aspetto ideologico, accentuò il moto verso l' è accentuato: tutti i più importanti paesi hanno promulgato leggi che preparano di lunga mano la mobilitazione non solo delle ...
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VARGAS, José María
Uomo politico e medico venezolano, nato a La Guaira il 2 marzo 1786, morto a New York il 13 luglio 1854. Dottore in medieina (1808), si acquistò larga fama come professionista specialmente [...] alla preparazione della costituzione venezolana e delle altre leggi organiche del nuovo stato (1830). Eletto presidente della repubblica (febbraio 1835) seppe destreggiarsi durante il moto militare del generale Paez, ma l'anno appresso rinunciò alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] la motivazione fondamentale della liceità del tirannicidio. E qui non è difficile leggere tra le righe la preoccupazione di lettura di tutti gli aspetti e le movenze di quel moto, che ne verrebbero così semplificati nella loro reale fisionomia e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] solamente variorono il governo e il principe, ma le leggi, i costumi, il modo del vivere, la religione, la lingua, l’abito, i di lamentare, della caduta dell’impero di Roma – un moto di ottimismo. Ottimismo innanzitutto per la capacità che egli aveva ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...