prisma
prisma (Lat. prisma, dal gr. prísma -atos, a sua volta da prízo "segare"] [ALG] Poliedro avente per facce due poligoni uguali (basi) posti su piani paralleli e un numero di parallelogrammi (facce [...] un poligono che si muova di moto traslatorio rettilineo indefinito; inversamente, un cui distanza (h nella fig.) si chiama altezza del p.; il volume di un p. finito fig., mentre la seconda deriva dalle leggi della rifrazione, e costituiscono, nell' ...
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stato
stato [Der. del lat. status -us "posizione stabile", da stare "stare fermo"] [LSF] Modo di essere, condizione nella quale si trova una sostanza, un corpo, un sistema: s. di quiete o di moto, s. [...] . liquido, stato. ◆ [MCC] S. meccanico, o di moto: quello definito dai valori istantanei delle coordinate e della velocità dei determinano lo s. del sistema stesso, come l'energia, l'entropia, la temperatura, ecc.: v. termodinamica, leggi della: VI ...
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Laplace Pierre-Simon de
Laplace 〈laplàs〉 (in origine La Place) Pierre-Simon de (questa particella viene quasi sempre fatta cadere) [STF] (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827) Prof. di matematica [...] di Lorentz che il campo esercita nelle particelle in moto costituenti la corrente; per un elemento di conduttore di una somma di variabili casuali, noto anche come Legge di L.-De Moivre: v. limite centrale, teorema del: III 412 e. ◆ [ALG] Teoremi di ...
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sorgente
sorgènte [s.f. dall'agg. sorgente, part. pres. di sorgere, der. del lat. surgere, sincope di subrigere "innalzare", comp. di sub- "sotto" e regere "reggere"] [LSF] La causa, l'oggetto e il luogo [...] compilatore traduce nel linguaggio del calcolatore. ◆ [GFS s. della variazione di velocità conseguente a un moto tra una particella e un'altra: v. II 830 e. ◆ [TRM] S. di calore: v. termodinamica, leggi della: VI 178 a. ◆ [FSN] S. di neutrini: v. ...
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tensore
tensóre [Der. del lat. tensor -oris, dal part. pass. tensus di tendere "distendere"] [ALG] Termine con il quale inizialmente si è indicato il modulo di un vettore, successiv. passato a significare [...] (elementi del t.), che obbediscono, per cambiamento di coordinate, a opportune leggi di connessione: I 726 a. ◆ [RGR] T. di curvatura gauge-invariante: v. gravitazionale, moto relativistico: III 92 c. ◆ [FTC] [MCC] T. di deformazione, o di strain ...
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composizione
composizióne [Der. del lat. compositio -onis, "atto, operazione del comporre, e anche il modo, gli elementi di essa e il suo risultato", dal part. pass. compositus di componere (→ composito)] [...] moto, fissata un'origine O degli assi di riferimento, la posizione del generico di essi è individuata istante per istante dal vettore OPi(t); il motodel che c. di vettori (v. sopra). ◆ [ALG] Legge di c.: corrispondenza che a una coppia (c. binaria), ...
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necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] All’opposto, l’atomismo democriteo fa dipendere la n. solo dal moto meccanico e casuale degli atomi. La distinzione di questi due concetti, causalità naturale e della legge morale. Da un lato, con la sua concezione del trascendentale e dell’apriori ...
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Fisica
In meccanica statistica, si definiscono sistemi e. (e sistemi quasi-e.), sistemi per i quali le traiettorie, descritte dal punto rappresentativo del sistema stesso nello spazio delle fasi, godono [...] spazio delle fasi rappresenta uno stato del sistema (configurazione e atto di moto); al variare dello stato col tempo deduzione meccanica della legge di distribuzione di Boltzmann (➔ Boltzmann, Ludwig), e cioè di una delle leggi fondamentali della ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] e altri. Anche in un'iscrizione di Delfi del IV sec. a.C. si accenna a una 2, 1337 a-b). Sempre nelle Leggi, Platone presenterà come massimo male non moto dei cieli sia condizione generale per ogni moto animale e, viceversa, come l'indagine sul moto ...
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Biomatematica
Vincenzo Capasso
Nel Saggiatore (1623), Galileo Galilei sosteneva che «l’Universo […] è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche […]; [...] Robert Brown, osservando il movimento del polline nell’acqua, gettò le basi concettuali dell’ormai noto moto browniano; attraverso gli studi di di tali metodi vi sono leggi dei grandi numeri e teoremi del limite centrale, nella loro formulazione ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...