ARMELLINI, Carlo
Renzo De Felice
Nacque a Roma nel 1777 da famiglia benestante, e, compiuti gli studi giuridici alla Sapienza, si avviò alla carriera legale. Sin dal 1798-99, durante la prima Repubblica [...] , di quella per il regolamento, relatore di vari progetti di legge, ecc.). Tra i molti suoi interventi vale la pena di breve in primissima linea tra i più tenaci assertori della rivoluzione romana, il 10 febbr. 1849 fu nominato membro del Comitato ...
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BUFFARINI GUIDI, Guido
Nacque a Pisa il 17 ag. 1895 da Luigi e da Liberata Bardelli. Volontario in un reggimento di artiglieria, trascorse quattro anni al fronte, raggiungendo il grado di capitano nel [...] servizio attivo fino al 1921, ottenendo però l'autorizzazione a studiare legge all'università di Pisa, dove si laureò nel marzo 1920. Sposò dell'Italia dalla Germania nazista scatenò sulla scena romana nuove rivalità intestine. Il B. contrastò la ...
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AUDINOT, Rodolfo
Sergio Camerani
Nato a Bologna il 21 genn. 1814, da Pietro Audinot d'Auxonne e da Veronica Devaux, vi compì i primi studi sotto la guida di P. Costa e si iscrisse poi al corso di giurisprudenza. [...] decaduto il potere temporale, ma votò contro l'art. 3, cioè contro la proclamazione della Repubblica romana, e successivamente contro rinsieme della legge. Continuò a partecipare ai lavori dell'Assemblea fino alle ultime sedute del giugno.
Caduta la ...
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concordato
Rosa Maria Parrinello
L'accordo tra la Santa Sede e lo Stato
Il concordato è una convenzione bilaterale stipulata fra la Santa Sede e uno Stato per regolare questioni di carattere sia religioso [...] papa ottiene il riconoscimento della religione cattolica romana come religione della maggioranza dei Francesi, e tutte le confessioni religiose sono considerate egualmente libere davanti alla legge che regola i loro rapporti con lo Stato sulla base ...
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Druso, Marco Livio
Tribuno della plebe (m. 91 a.C.). Si fece promotore di un’azione legislativa mirante ad abolire il controllo che il ceto equestre aveva ottenuto sulla pubblica amministrazione romana, [...] rapporti economici fra le classi sociali romane. Pensò inoltre di attirare a Roma latini e italici con il miraggio di una legge agraria che assicurava distribuzioni di terra, grazie a una nuova legge per l’estensione del diritto di cittadinanza ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] del regno franco. Inoltre, sempre per imitazione di usi romani, nei diversi regni, alte funzioni di Stato furono affidate a l’antica, ma senza pregiudizio dell’uguaglianza di fronte alla legge. E così, mentre negli Stati a costituzione repubblicana i ...
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Parte del popolo di Roma antica che non godeva di tutti i diritti cittadini di cui era investito il patriziato.
La divisione della cittadinanza in patrizi e plebei traeva origine, secondo gli antichi, [...] dello Stato, anche i plebiscita entrarono a far parte dell’organizzazione costituzionale romana. Ma fu soprattutto a partire dal 4° secolo a.C. – dopo che le leggi Licinie-Sestie ebbero consolidati i nuovi equilibri, fondati sul predominio della ...
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Uomo politico italiano (Firenze 1809 - Brolio 1880). La sua azione politica negli anni del 1859-61 lo pone tra gli artefici dell'unità nazionale. Esponente del cattolicesimo liberale, cercò di indurre [...] il brigantaggio e cercò di risolvere pacificamente la questione romana, a suo giudizio strettamente legata a un rinnovamento spirituale pacificazione con il papato e promosse un progetto di legge sulla libertà della Chiesa e la liquidazione dell'asse ...
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Patriota (Meldola 1819 - Parigi 1858). Affiliato alla Giovine Italia, O. prese parte alla Repubblica romana (1849). Allontanatosi da Mazzini, organizzò (14 genn. 1858) l'attentato, fallito, contro Napoleone [...] gesuiti di Chieri, fu a Bologna, ove si laureò in legge e si iscrisse alla Giovine Italia. Arrestato (1844) per aver fu espulso dalla Toscana. Volontario (1848), deputato alla Costituente romana (1849) e commissario a Terracina, Ancona e Ascoli, ...
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Nella Repubblica romana, colui che teneva un comando militare o un’amministrazione provinciale per essere stato console l’anno precedente.
L’istituzione nacque dal diverso funzionamento del principio della [...] Gabinia del 67 a.C. ebbe un imperium proconsulare senza limiti di tempo; con una legge Vatinia del 59 Cesare ebbe un comando quinquennale per la sottomissione della Gallia, prorogato poi per altri 5 anni; e Ottaviano Augusto ricorse a questo tipo ...
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legge burka
(legge burqa), loc. s.le f. Provvedimento legislativo che impone una serie di divieti ritenuti umilianti per la condizione femminile; con particolare riferimento alla legge 1514 del 2004 sulla procreazione assistita. ◆ Sulla procreazione...
leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con gli occhi sopra un testo scritto o stampato,...