CAVANI, Francesco
Giorgio Tabarroni
Nacque a Modena il 13 luglio 1853 da Luigi e da Teresa Pradelli, e frequentò nella città natale il liceo, da cui si licenziò nel 1870, poi il biennio matematico, [...] statica grafica.
Nel novembre del 1876, maturatosi il completamento della scuola di applicazione di Bologna e stabilito il relativo organico, il C. fece domanda di trasferimento, in seguito alla quale ebbe la nomina ministeriale ad assistente in quel ...
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PARATO, Antonino
Giorgio Chiosso
– Nacque a Sommariva del Bosco, in provincia di Cuneo, il 5 agosto 1823 da Giovanni Battista, maestro e segretario comunale, e da Maria Bussi.
Fu fratello minore di [...] «religione dei padri») una riserva di valori in grado di assicurare stabilità sociale e solido fondamento educativo, 702 s.; N. Quartana, Commemorazione di A. P., Torino 1933; G. Talamo, La scuola. Dalla legge Casati alla inchiesta del 1864, Milano ...
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SCLOPIS, Vittorio.
Marco Ciardi
– Nacque a Rivoli (Torino) il 9 agosto 1844 da Giuseppe Sclopis e da Giacinta Villanis.
Gli Sclopis erano un’antica famiglia piemontese, impegnata fin dalla metà del [...] i «proprietari della fabbrica di prodotti chimici da più anni stabilita a Torino presso il borgo di Dora» (Ciardi, 1999, capitale da un anno.
La Scuola di applicazione, prevista dagli ordinamenti della legge Casati del 1859 e aperta nel novembre ...
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MANCA, Gregorio
Mario Crespi
Nato a Tramatza, presso Oristano, il 2 maggio 1867 da Salvatore e da Teresa Enna, studiò dapprima a Oristano, poi a Cagliari, ove, completati gli studi ginnasiali e liceali, [...] straordinario di fisiologia nell'Università di Genova, fu nominato straordinario. Ottenuta la stabilità nel 1905 globuli rossi del sangue, ibid., pp. 486-504; La legge de' coefficienti isotonici ne' globuli rossi del sangue conservato fuori dell ...
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CASORATI, Luigi
Piero Craveri
Nacque a Pavia il 26 genn. 1834 da Francesco. Avviatosi agli studi giuridici nella locale università, conseguì la laurea nel 1854, intraprendendo subito l'attività forense. [...] del rapporto giuridico, come una serie di correlazioni tra diritti e doveri, stabilita in concreto dalla legge fra due o piùsoggetti. Per questa via la punizione di coloro che hanno violato la legge non si configurava come un interesse "particolare ...
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CASATI, Teodoro
Ariella Lanfranchi
Nacque nel 1630 circa a Milano, città nella quale trascorse gran parte della sua vita e svolse quasi interamente la sua attività artistica. Inizialmente organista [...] Fabbrica (p. 156) ove si legge che il C. morì nel 1667, è stata stabilita da Mompellio (p. 532 n. 15 opera terza, ibid. 1668.
Nell'Archivio della cappella del duomo di Milano si trovano inoltre, manoscritte, due composizioni: Ogloriosa virginum, ...
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CASALI, Gregorio
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1652 dal senatore Mario Ignazio e dalla contessa Ippolita Bentivoglio. La nobiltà della madre e il prestigio del padre dovettero procurargli un'infanzia [...] dall'adolescenza. In maniera probabilmente dilettantesca, negli ozi che permetteva una carriera già stabilita per il prestigio paterno, il C. si rivolgeva con assiduità ai libri di poesia più famosi nel tardo periodo del Barocco e avrà accomunato all ...
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piano di stabilita
piano di stabilità loc. s.le m. Piano economico e finanziario che ciascuno stato aderente alla moneta unica è tenuto a presentare ogni anno agli organi competenti dell’Unione europea. ◆ Bruxelles approva il piano di stabilità...
stabilita
stabilità s. f. [dal lat. stabilĭtas -atis, der. di stabĭlis «stabile»]. – 1. Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere stabile, sia in senso proprio, cioè ben basato ed equilibrato, capace di resistere a forze e sollecitazioni...