Mercato
Mario Deaglio
Definizione e tassonomia del mercato
Dicesi mercato un insieme di scambi di natura economica, o comunque a essa riconducibile, aventi per oggetto un diritto reale (proprietà, uso, [...] Keynes. Per Keynes, il mercato può non raggiungere naturalmente le condizioni di piena occupazione, previste dalla 'leggediSay' e formalizzate dagli economisti neoclassici, perché la domanda effettiva può rivelarsi inferiore all'offerta complessiva ...
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Mario Amendola
– La visione egemone di mercato. Coordinamento, innovazione e crescita. Coordinamento e coesione sociale. Bibliografia
La visione egemone di mercato. – L’andamento dell’economia, avviata su un sentiero stabile o sottoposta a scosse dirompenti, dipende dal coordinamento dei comportamenti ... ...
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In senso concreto, il luogo dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente si incontrano, tutti i giorni, o in giornate stabilite, compratori, venditori e intermediari per effettuare transazioni commerciali relative a merci varie o anche a una ... ...
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Insieme di scambi di natura economica, o comunque a essa riconducibile, aventi per oggetto un diritto reale (proprietà, uso ecc.) su beni materiali o immateriali oppure una prestazione (lavoro ecc.). Si dibatte se il m. sia una componente essenziale delle comunità umane oppure se sorga solo in tempi ... ...
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Mercato
Giulia Nunziante
Il luogo, le persone, le condizioni dello scambio tra chi vende e chi compra
Prima della rivoluzione industriale, il termine mercato faceva riferimento essenzialmente al luogo dove avveniva l’incontro tra acquirenti e venditori di prodotti e servizi. In seguito, grazie anche ... ...
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Mercato
Redazione
La strutturazione del m. cinematografico è articolata nei fondamentali settori della produzione, della distribuzione e dell'esercizio (per i quali v. anche impresa). Tale organizzazione presenta però caratteristiche variabili nell'ambito dei diversi Paesi del mondo (per le quali ... ...
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UUgo Pagano
di Ugo Pagano
Mercato e sistemi capitalistici
sommario: 1. Le istituzioni economiche dei sistemi capitalistici alla fine degli anni ottanta. 2. Sistemi capitalistici e modelli di apprendimento. 3. Tecnologie informatiche e globalizzazione dell'economia. 4. Verso un unico modello di capitalismo? ... ...
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M. Bernardini
Nelle definizioni di Isidoro di Siviglia il termine m. connota sia il concorso consuetudinario di compratori e venditori ("Mercatus dicitur coetus multorum hominum, qui res vendere vel emere solent"; Etym., V, 25) sia i luoghi deputati agli scambi commerciali, sottoposti a regolari esazioni ... ...
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Siro Lombardini
Corrado Conti
(XXII, p. 878; App. III, II, p. 56)
Economia. - Il mercato nella teoria economica. I diversi filoni di analisi. - Negli ultimi anni si sono sviluppati diversi filoni di analisi in tema di mercato.
a) Un primo filone rivaluta il ruolo del m. concorrenziale nell'elaborazione ... ...
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PPaolo Sylos-Labini
di Paolo Sylos-Labini
Mercato
sommario: 1. Economia naturale, economia monetaria e mercati. 2. Capitalismo commerciale e capitalismo industriale. 3. Profitto, mercato e progresso tecnico. 4. Il processo di concentrazione. 5. Le forme di mercato. 6. I mercati dei prodotti industriali: ... ...
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(XXII, p. 878)
Siro LOMBARDINI
Guglielmo TAGLIACARNE
Le forme di mercato. - Per forma di m. si intende, nell'analisi economica, l'insieme delle caratteristiche che concorrono a determinare le modalità con cui la merce è offerta o domandata e che spiegano il meccanismo particolare di formazione ... ...
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(dal latino mercatus da merx "merce"; fr. marché; sp. mercado; ted. Markt; ingl. market)
Giuseppe SPATRISANO
Giovanni DEMARIA Emilio MAGALDI
Economia. - Nell'uso comune il termine mercato indica il luogo destinato all'acquisto e alla vendita d'una certa mercanzia. Ma questo riferimento locale non ... ...
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Sovrappiù, teorie del
Alessandro Roncaglia
Introduzione
Nel linguaggio comune, sovrappiù indica "tutto ciò che è in più del normale o del necessario". In questa accezione lo troviamo usato negli scritti [...] pari a quello tra investimenti e capitale anticipato, cioè al tasso di accumulazione. Inoltre, se prescindiamo dal progresso tecnico e se, seguendo la 'leggediSay', supponiamo che la capacità produttiva disponibile sia interamente utilizzata (o, in ...
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La teoria economica e il suo linguaggio
Giorgio Lunghini
Edoardo Vesentini
Premessa
La teoria economica oggi dominante – quella neoclassica – si presenta come una teoria capace di indagare qualsiasi [...] verrà utilizzata; la produzione che ne risulterà, nella forma di beni di consumo e di beni di investimento, verrà interamente venduta. Infatti la teoria neoclassica fa propria la cosiddetta leggediSay (1803), secondo la quale l’offerta crea la ...
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SUPINO, Camillo.
Stefano Perri
– Nacque a Pisa il 24 settembre 1860 in una illustre famiglia israelita, da Moise, commerciante di tessuti e collezionista d’arte, e da Ottavia Levi, sposata in seconde [...] , Milano 1907).
Secondo Supino l’origine delle crisi risiede sempre in una sproporzione tra produzione e consumo. Supino criticò la leggediSay, legge basata su premesse che non rispecchiano la realtà economica capitalista. Per lui, infatti, questa ...
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keynesiana, teoria
Andrea Boitani
Approccio teorico alla macroeconomia che si rifà, in senso molto ampio, all’impostazione di J.M. Keynes, in particolare ai concetti espressi nella sua opera principale, [...] teoria k. si fonda sulla critica alla leggediSay (➔ Say, leggedi), secondo cui variazioni del tasso di interesse, dei salari monetari e dei prezzi sono in grado di garantire sempre che la domanda aggregata di beni e servizi sia uguale all’offerta ...
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Nel linguaggio economico, consumo complessivo di una collettività inferiore a quello che sarebbe necessario perché tutti i beni prodotti vengano venduti o addirittura perché la produzione assuma tale sviluppo [...] i beni da esse prodotti. Le teorie del s. si scontrarono a lungo contro la dominante legge degli sbocchi di J.B. Say, ma in seguito alla rivoluzione apportata nella scienza economica da J.M. Keynes e alla sua negazione della validità generale ...
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classica, economia
Scuola che ha dominato il pensiero economico a partire, convenzionalmente, dalla pubblicazione dell’opera La ricchezza delle nazioni (An inquiry into the nature and causes of the wealth [...] e plusvalore, in ciò inserendosi pienamente nella tradizione classica. J.B. Say è invece ricordato soprattutto per la legge che porta il suo nome (➔ Say, leggedi), anche detta legge degli sbocchi, la quale afferma che «l’offerta crea la propria ...
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(Estados Unidos do Brazil: A. T., 149-150, 151, 152, 153-154, 155-156, 157-158).
Sommario. - Geografia: Esplorazioni (p. 701); Geologia e morfologia (p. 702); Clima (p. 706); Idrografia (p. 709); Vegetazione [...] diverse che la stessa leggedi stabilizzazione permette di riscuotere. Si costituì inoltre una Cassa di stabilizzazione (Caixa de Giuseppe da Silva Lisboa, poi visconte di Cayrú, educatosi sul modello diSay e di Burke, che propugnava i porti franchi ...
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INDUSTRIA (lat. industria)
Francesco COPPOLA D'ANNA
George MONTANDON
Ugo Enrico PAOLI
Carlo RODANO
Gino OLIVETTI
Giuseppe Menotti DE FRANCESCO
Mario ROTONDI
Sta a significare propriamente l'abilità [...] B. Say, nel 1815, trovava che in Inghilterra un operaio guadagnava solo i tre quarti, qualche volta appena la metà di quanto quasi normale. Numerosi esempî sono contenuti nel testo unico delle leggidi pubblica sicurezza 18 giugno 1931, n. 773; p. ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] ammise il ricorso al re contro le sentenze ingiuste. Ve ne è traccia nell'Editto di Rotari e nelle leggidi Liutprando. Il rimedio ha il carattere di un attacco al giudice per il contenuto della sentenza, tanto che il sovrano nell'accogliere ...
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