Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] conferma; se l’i. si riferisce a un complesso organico dileggi e se accade che, dopo conferma sperimentale e rielaborazione tecnica, J. Locke e da G.W. Leibniz, e avversata da I. Newton (nel suo celebre motto hypotheses non fingo), quando l’i. finiva ...
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Numeri, teoria dei
Alf van der Poorten
(App. IV, ii, p. 626; V, iii, p. 698; v. aritmetica, IV, p. 370)
La dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat
Le ricerche relative all'ultimo teorema di Fermat, [...] diofantee simili, è chiaro che per Kummer l'importanza del suo lavoro sulle leggidi reciprocità superiore andava molto al di là delle sue eventuali applicazioni all'ultimo teorema di Fermat.
Nel 1908 la Königliche Gesellschaft der Wissenschaften ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] per la geometria, che Newton e Gauss addirittura annoveravano tra le scienze empiriche. Gli assiomi di Euclide hanno un fondamento nella della ragione umana a enunciare come una sorta dilegge generale del nostro pensiero, a stabilire come un ...
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L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] un organismo o come espressione di un'armonia statica e geometrica. Per Newton, e per gli utilizzatori dell possa essere algoritmicamente compressa. Quelle che chiamiamo leggidi natura potrebbero essere la parte più sbalorditivamente comprimibile ...
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Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] si presentò ben prima dell’avvento dei calcolatori: le leggi fisiche e matematiche formulate da Isaac Newton e dai suoi successori sembrarono poter essere il mezzo per prevedere, in linea di principio, l’evoluzione dell’Universo a partire dalla ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] , Q, R sono le componenti della forza acceleratrice (termine utilizzato da Newton per indicare l'accelerazione in un campo gravitazionale), la cui direzione positiva Il passo successivo di Euler fu di esprimere P, Q, R mediante la legge dell'inverso ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria della misura
Maurice Sion
La teoria della misura
Con la nozione matematica di misura si vogliono analizzare concetti che si riferiscono [...] metà del XVII sec., con il calcolo integrale di Isaac Newton (1643-1727) e Gottfried Wilhelm Leibniz (1646 legge che governa questa evoluzione è rappresentata da una misura sullo spazio delle curve. Di solito il problema principale è la costruzione di ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La nascita del calcolo delle probabilita
Patrizia Accordi
La nascita del calcolo delle probabilità
Introduzione
Il carteggio del 1654 tra Blaise [...] possibilità di misurare numericamente la probabilità, né tentativi di formularne una teoria, né indicazioni di regole e leggi che Newton) e la considerazione dei cosiddetti 'numeri di Bernoulli'. Inoltre, il testo di Bernoulli contiene la soluzione di ...
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matematica
Walter Maraschini
Il regno dei numeri e delle figure, del calcolo e del ragionamento
La matematica è un sistema simbolico razionale e astratto che permette di orientarsi tra i problemi e [...] ); oppure, con Isaac Newton, possiamo ritenere che ci sia una forza di attrazione gravitazionale tra le masse Altezza reale descriveva una pagina di appunti di matematica che un profano legge come un insieme di simboli dal significato misterioso: ...
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tempo
tèmpo [Der. del lat. tempus -oris] [LSF] (a) Successione di istanti, intesa sempre come una estensione illimitata, ma tuttavia capace di essere suddivisa, misurata, e distinta, in ogni sua frazione [...] il t. diviene parametro misurabile del movimento e, da I. Newton in poi, prende corpo la distinzione tra il t. assoluto 456 c. ◆ [ASF] [GFS] T. legale: scala di t. introdotta con uno strumento dilegge, qual è, tipic., la cosiddetta ora estiva. ◆ T. ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...
colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....