La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] 'agonia dell'Europa civile, quando le "Leggidi Norimberga" (15 settembre 1935) sancivano in Parlando, oltre che di sé stesso anche diMoore, Russell diceva: "con la sensazione di evadere da una prigione, permettemmo a noi stessi di pensare, che l' ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] assolutamente e di per sé, senza alcun riguardo ad altri fini. Questa autonomia e assolutezza della legge morale è, di progetti in vista di una più armonica integrazione dell’uomo nella natura.
In ambito anglosassone, il discorso etico di G.E. Moore ...
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Estetica
Mikel Dufrenne
di Mikel Dufrenne
Estetica
sommario: 1. Introduzione. 2. La natura e l'arte. 3. L'arte: creazione e ricezione. 4. L'estetica soggettivistica. 5. L'estetica oggettivistica: la [...] la musica di Debussy i giochi d'acqua o l'azzurro dei mari caldi, le forme di Henry Moore la voluttà del 'artista, quanto il segreto dell'opera, una sorta di interna leggedi composizione; di questa autoproduzione l'artista non è che lo strumento: ...
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Filosofia analitica
JJames O. Urmson
di James O. Urmson
Filosofia analitica
sommario: 1. Le origini. 2. Russell e l'analisi classica. a) Le tecniche dell'analisi classica. b) L'analisi classica e la [...] leggedi proiezione. Il difetto delle nostre asserzioni ordinarie non sarebbe quello di non esser raffigurazioni, e quindi di esser prive di significato, ma quello di avere regole di it.: Il concetto di diritto, Torino 19662).
Moore, G. E., ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] potere effettivo sotto il principio della sovranità della legge. Di fatto Mill riprendeva un motivo ben radicato .
Sina, M. (a cura di), La tolleranza religiosa. Indagini storiche e filosofiche, Milano 1991.
Wolff, R.P., Moore, B. jr., Marcuse, H. ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] dottrina di Meinong, che deriva dalle tesi di F. Brentano sull’intenzionalità, non era dissimile da quelle sostenute da G.E. Moore e esse non vale il principio della sostitutività dell’identità o leggedi Leibniz (per es., da «A crede che Cicerone ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] XXe siècle, opera diretta da G. Gurvitch, con la collaborazione di W.E. Moore, 2 voll., New York 1945 (1°, Les grands problèmes gli interessi sociologici sul decentramento democratico. La leggedi riforma psichiatrica del 1978 ebbe un supporto teorico ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] generali dei fenomeni sociali - siano questi processi economici o politici o di altro genere - fornite della medesima validità delle leggidi Keplero o della leggedi gravità. Ad essa si è accompagnata, in misura sempre più marcata, l'aspirazione ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] fondamento dell'etica secondo un approccio che ricalca quello diMoore nei Principia ethica (Cambridge 1903). Lo J. nel cristianesimo poi il prevalere della morale della legge, con la conseguenza di concepire la morale come unica e uniforme. ...
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(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] propose una forma di devoluzione a favore di S. e Galles, ma dopo la bocciatura referendaria, la legge fu revocata. La 19° sec. (W. Hamilton, H.L. Mansel, H. Calderwood) e tracce del suo realismo del senso comune sono ravvisabili anche in G.E. Moore. ...
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Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...