(v. carboidrati, VIII, p. 945; App. I, p. 358; II, I, p. 503)
Col termine carboidrati ci si riferisce attualmente a una vasta famiglia di composti organici naturali di massa molecolare variabile entro [...] -OH in C(5) oppure in C(4) con la creazione di un legame emiacetalico stabile. Nel primo caso (ciclo a 6 termini) si parla di strutture tener presente che i diversi tipi di strutture covalenti dei polisaccaridi possono essere suddivisi in tre gruppi ...
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In questi ultimi anni gli studî sulle sostanze coloranti hanno avuto largo sviluppo precisando fra l'altro le nostre conoscenze su due aspetti molto importanti del problema: le relazioni che intercedono [...] Se l'azoto, l'ossigeno, lo zolfo, ecc. si trovano in un doppio legame, come in [X]
o se si ha a che fare con l'ossigeno degli attribuito ad una modificazione in senso polare dello stato covalente Kekuleiano (Sklar, 1938; Platt, 1949; Pariser, 1953 ...
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Lo stato cristallino perfetto di un solido è quello in cui gli atomi sono disposti in una struttura periodica tridimensionale. Ne consegue che ogni dettaglio della loro configurazione microscopica viene [...] realtà molto più diffusi dei vetri a base di ossidi covalenti.
In particolare possono dare origine a solidi amorfi i Nb40
calcio-alluminio: Ca65 Al35
L'assenza di direzionalità dei legami presenti nei metalli lasciava prevedere che in tali leghe il ...
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Superfici
Gianfranco Chiarotti
Alessandro Cimino
Fisica delle superfici di Gianfranco Chiarotti
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La struttura elettronica della superficie ideale. 3. La superficie reale. [...] chimica ai criteri di semplificazione.
Si può tentare di descrivere il legame considerando due casi limite: a) legame ionico con trasferimento elettronico; b) legamecovalente. Il caso a) coinvolgerà parametri relativamente semplici del solido e ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] Lehn riprende il concetto di 'supermolecola' (o 'sopramolecola'), quale aggregato di varie molecole associate tra loro mediante legami non covalenti, introdotto negli anni Trenta del XX sec. da Karl Lothar Wolf, e definisce concettualmente una nuova ...
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Sistemi dispersi
Sergio Carrà
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Tipologia dei sistemi dispersi. 3. Struttura e dimensioni delle particelle. 4. Interfasi e interazioni fra le particelle. 5. Stabilità dei [...] fra i diversi segmenti delle catene attraverso le forze di non legame, dette ‛di van der Waals', sia attraverso i legami a idrogeno, sia attraverso legami chimici covalenti veri e propri, che nell'insieme contribuiscono a modificare le proprietà ...
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Sintesi chimiche
Paolo Chiusoli
La sintesi, che in termini generali può essere definita la preparazione di un composto chimico a partire da sostanze a struttura più semplice, occupa, unitamente alla [...] di indurre reazioni chimiche utilizzando energia luminosa di lunghezza d'onda tale da produrre la rottura di un legamecovalente è stata riconosciuta da molto tempo. Più recentemente la possibilità di eccitare un elettrone, facendolo passare nell ...
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Sistemi dispersi
Sergio Carrà
I sistemi dispersi sono costituiti da una moltitudine di particelle condensate presenti all'interno di un fluido. La conoscenza delle loro caratteristiche ha un ruolo importante [...] le interazioni fra i diversi segmenti delle catene attraverso le forze di non legame, dette di van der Waals, o anche attraverso i legami a idrogeno o legami chimici covalenti veri e propri, che nell'insieme contribuiscono a modificare le proprietà ...
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Sostanza di natura proteica presente nel plasma (200-400 mg /100 ml); appartenente alla classe delle proteine fibrose; è poco solubile in acqua e forma soluzioni acquose viscose; il suo punto isoelettrico [...] di Ca2+. La formazione definitiva del coagulo duro, costituito da fibrina insolubile, avviene mediante la formazione di legami trasversali covalenti tra una catena laterale di acido glutammico, appartenente a un monomero di fibrina, e una catena ...
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Sostanza usata per il trattamento di alcuni prodotti al fine di impedirne l’impiego per scopi diversi da quelli cui sono destinati. Pertanto il d. viene addizionato al prodotto originario per consentire [...] acidi nucleici, a seguito della rottura dei legami deboli (non covalenti) intramolecolari (e intermolecolari nel caso di tridimensionale ordinata degli acidi nucleici per rottura dei legami idrogeno che stabilizzano la doppia elica, a opera ...
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legame
(ant. ligame) s. m. [dal lat. ligamen, der. di ligare «legare»]. – 1. In senso concr., non com., qualsiasi cosa con cui si lega o che tiene legato: sciogliersi, liberare dai legami. In meccanica, sinon. poco usato di vincolo. Nel linguaggio...