cristallo
cristallo [Der. del lat. crystallus, dal gr. kry´stallos "acqua gelata, ghiaccio"] [FSD] Porzione di materia, chim. e fisicamente omogenea, che ha forma poliedrica naturale dotata di simmetria [...] soluzioni colloidali: V 412 f. ◆ [FSD] C. covalente: c. tenuto insieme da legamicovalenti: v. vibrazioni reticolari: VI 530 f. ◆ [FSD c. caratterizzato dall'esistenza di molecole con energia di legame molto elevata (²400 kJ/mol): v. cristalli ...
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Materia soffice
Guido Raos
Giuseppe Allegra
L’espressione materia soffice (soft matter) viene utilizzata per descrivere un vasto insieme di materiali, apparentemente anche molto diversi, le cui caratteristiche [...] a pensare che questa sia possibile grazie allo stabilirsi di interazioni specifiche tra le sue componenti (legamicovalenti, interazioni elettrostatiche, legami a idrogeno ecc.). Nel caso dei materiali soffici, però, questa visione meccanica è vera ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] in causa la complementarità sterica tra le molecole interagenti e tentando di spiegare le dinamiche di reazione in termini di legamicovalenti e di proporzionalità tra i reagenti. È all'interno di tale approccio che già nel 1860 vengono proposte da ...
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Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] sua stabilità. Essa è spiegata dall'integrazione del DNA virale, cioè dalla sua inserzione nel DNA cellulare, mediante legamicovalenti. Il DNA virale integrato, o provirus, si comporta sotto molti aspetti come un segmento di DNA cellulare: mantiene ...
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La chimica oggi
Salvatore Califano
Il singolare sviluppo della chimica organica, che ha caratterizzato la crescita industriale delle società avanzate nel 20° sec., è stato reso possibile dal concomitante [...] tipi di strutture molecolari di grandi dimensioni, invece di limitarsi a progettare molecole con gli atomi collegati da legamicovalenti stabili. Le forze che tengono insieme gli aggregati molecolari vanno dalle deboli interazioni di van der Waals, a ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Grandi sintesi
David Knight
Grandi sintesi
La seconda rivoluzione scientifica del XIX sec. è stata affiancata dall'istituzionalizzazione dell'insegnamento, [...] Jacobus Henricus van 't Hoff (1852-1911), secondo la quale i legami che si sviluppavano dall'atomo del carbonio non erano planari (come legami polari, caratteristici soprattutto della chimica inorganica e nell'ultimo, a legamicovalenti comunemente ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della farmacologia
John Mann
Lo sviluppo della farmacologia
All'inizio del XX sec. medici e chirurghi avevano a disposizione [...] azotate dopo la Seconda guerra mondiale si ebbero i primi farmaci che interagivano chimicamente con il DNA, creando legamicovalenti e alterando la replicazione. Si trattava però di sostanze dotate di citotossicità generica più che di una specifica ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I prodotti di sintesi
Anthony S. Travis
I prodotti di sintesi
Prima del 1918, lo stimolo principale per lo sviluppo della chimica organica derivava [...] ) sviluppò a Zurigo una teoria in cui descriveva i polimeri come una lunga catena di molecole, tenute insieme da legamicovalenti per formare ciò che nel 1922 chiamò 'macromolecole'. Nel 1926 Staudinger si trasferì all'Università di Friburgo e nello ...
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Intossicazione
Giuseppe Ongaro e Enrico Malizia
Con il termine intossicazione, che viene dal latino medievale intoxicare, "somministrare un veleno", derivato da toxicum, "veleno", ed è sinonimo di avvelenamento [...] una doppietta elettronica sull'orbita esterna: sono quindi nucleofili capaci di attrarre gli elementi elettrofili, stabilendo così un legamecovalente molto stabile. I tossici neutri sono di due tipi: i radicali liberi, prodotti dalla scissione di un ...
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membrana
membrana [Lat. membrana "che copre le membra", da membrum "membro", pl. membra] [LSF] Denomin., in genere precisata da una qualificazione, di strutture e organi di forma avvolgente (per es., [...] insolubili (di solito a base di stirene divinilbenzene) che formano lo scheletro sul quale sono fissati, con legamicovalenti, gruppi funzionali acidi (solfonici, carbossilici nel caso di m. cationiche) o basici (amminici, ammonio quaternario, ecc ...
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legame
(ant. ligame) s. m. [dal lat. ligamen, der. di ligare «legare»]. – 1. In senso concr., non com., qualsiasi cosa con cui si lega o che tiene legato: sciogliersi, liberare dai legami. In meccanica, sinon. poco usato di vincolo. Nel linguaggio...