Suidi Famiglia di Mammiferi Artiodattili Suiformi, a diffusione paleoartica, che comprende, oltre al cinghiale e alla sua forma domestica (maiale), babirussa, facocero, potamocero e ilocero. Di dimensioni [...] setole nere, grosse e folte, razza rustica che ricorda nella forma il cinghiale, abituata a vivere brada nei boschi di lecci o in altri querceti; la razza calabrese, pascolatrice e sobria, allevata in Calabria, con pelle e setole nere, tronco stretto ...
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MAREMMA (A. T., 24-25 26 bis)
Attilio Mori
Con questo nome, usato a indicare genericamente le zone costiere paludose e malsane, si distingue in particolar modo la regione marittima della Toscanai che [...] interno, è fornita da specie sempreverdi, proprie della macchia mediterranea, con prevalenza, fra le piante arboree, dei lecci. Ma le coltivazioni, estendendosi sempre più col progredire della bonifica, tendono a distruggerla. Ricche pinete orlano in ...
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GIGLIO, Isola del
Attilio MORI
Camillo MANFRONI
GIGLIO, Isola del (A. T., 24-25-26).- Isola dell'Arcipelago Toscano e dopo l'Elba la maggiore del gruppo, posta alla latitudine media di 42° 20′ e [...] . Il resto è coperto da macchia mediterranea e da magri pascoli. Sulla regione del Franco si estende invece un folto bosco di lecci. L'agricoltura, la pesca, l'escavazione e lavorazione del granito, che vi si praticò sino dall'età romana, insieme col ...
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YEZO (A. T., 101-102)
MarcelIo Muccioli
Grande isola del Giappone settentrionale. Superficie: 77.993 kmq., ai quali vanno aggiunti altri 418 kmq. delle 13 isole che le fanno corona. L'isola fu occupata [...] è praticato lungo le coste del Pacifico. Le foreste dànno pregiate qualità di abeti, di querce, di faggi, di lecci e le conifere, abbondantissime, alimentano l'industria, assai florida, della polpa da carta. La pesca, risorsa tradizionale delle ...
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FORI (XV, p. 672)
F. d. D.
Accanto agli antichi, è sorto in Roma un grande foro modernissimo, con caratteristiche tutte proprie che, riguardo alla destinazione, lo differenziano e nello stesso tempo [...]
La rete stradale interna del Foro, che parte dal viale assiale del monolito, formata da ampî viali alberati di lecci, pini e cipressi, raccorda agilmente tra loro i diversi edifici e stadî, disimpegna i traffici interni collegandoli direttamente con ...
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SUGHERO
Fabrizio CORTESI
Eugenio CALLERI
. La quercia sughera (Quercus Suber L.) è un albero che raggiunge i 10-15 m. di altezza, robusto, a chioma densa e irregolare sempreverde, con tronco e rami [...] col pino domestico e marittimo, con la Q. pseudosuber Santi, con il leccio e con la rovere in Liguria, in Toscana, nel Lazio e in sughero non è redditizia o dove la sughera è mista con i lecci, i roveri, le filliree, ecc., il bosco è tenuto a ...
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VEGLIA (croato Krk; A. T., 77-78)
Elio MIGLIORINI
Alessandro DUDAN
Giuseppe PRAGA
È la più vasta e la più settentrionale isola dell'Adriatico, posta tra la costa orientale dell'Istria e Cherso da un [...] mediterranea). Si nota poi un grande contrasto tra la parte occidentale, rivestita discretamente da piante legnose, con boschetti di lecci dal fogliame scuro presso la costa e boschi misti ora fitti ora radi di varie essenze arboree ed arbustive nell ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] numero e si limitano a quelle sempreverdi che offrono maggiore possibilità di fare massa e architettura: pini, lecci, cipressi, allori. Tutti gli elementi a disposizione del giardiniere vengono indifferentemente adoperati a scopo architettonico come ...
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L'Ilva o Aethalia degli antichi: isola del Mar Tirreno, la maggiore dell'Arcipelago Toscano e dopo la Sicilia, la Sardegna e Cherso la maggiore isola del Regno d'Italia, posta a breve distanza dalla prospicente [...] carattere della vegetazione. Le piante arbustive proprie della macchia mediterranea, commiste a qualche pianta d'alto fusto (pini, lecci, sugheri), ricoprono ancora le zone costiere là dove le colture della vite o dell'olivo non le hanno sostituite ...
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FANTONI, Pio
Diana Toccafondi
Nacque a Bologna il 4 apr. 1721. Della famiglia di origine sappiamo solo che il padre si chiamava Luigi e che uno zio materno, arciprete della parrocchia di Granarolo, [...] verrà chiamato ad esprimere il suo parere, insieme con i padri minimi F. Jacquier e T. Le Seur, al gesuita A. Lecci e allo scolopio F. M. Gaudio, a proposito dei lavori di riattamento del porto di Rimini, danneggiato dalla piena del luglio 1765 ...
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leccare
v. tr. [forse lat. *ligicare, affine a lingĕre «leccare»] (io lécco, tu lécchi, ecc.). – 1. Far scorrere la lingua sopra qualche cosa, o per inumidirla o per assorbire ciò che vi è sopra o per altro motivo: l. un francobollo, il margine...