Ecclesiastico francese (Valleyfield 1904 - Montreal 1991), sulpiziano, sacerdote (1929), arcivescovo di Montreal dal 1950 e cardinale dal 1953; partecipò al concilio Vaticano II e nel 1968 rinunciò al [...] governo della diocesi per dedicarsi all'assistenza dei lebbrosi in Africa. Rientrato in patria, svolse opera di sensibilizzazione sui problemi del sottosviluppo. ...
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Il povero che figura nella parabola evangelica del ricco epulone (Luca 16, 19-31). È considerato patrono degli ospizi per poveri e dei lazzaretti. Ordine di san L. Ordine religioso e militare fondato a [...] Gerusalemme durante il regno di Baldovino I per l’assistenza ai lebbrosi. Trasferitosi ad Acri nella seconda metà del 13° sec., assunse carattere militare a difesa dei cristiani in Terrasanta. ...
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cavallereschi, ordini
Associazioni religiose e militari istituite nel Medioevo, i cui membri prendevano i voti, volte alla difesa di luoghi santi e alla cura di malati, pellegrini e feriti delle spedizioni [...] in Terrasanta. Sull’esempio dell’ordine di S. Lazzaro, fondato prima del sec. 10° per curare i lebbrosi, sorsero così verso il 1020 l’ordine degli Ospitalieri di s. Giovanni di Gerusalemme, poi detto ordine di Malta; nel 1024 circa l’ordine dei Ss. ...
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Schweitzer, Albert
Medico, teologo, musicista e missionario alsaziano (Kaysersberg 1875-Lambaréné, Gabon, 1965). Missionario luterano, dal 1913 in Gabon, costruì un ospedale a Lambaréné dove si prodigò [...] , allo scoppio della Prima guerra mondiale, tornò in Gabon nel 1924, rifondando la sua opera ospedaliera dedicata specialmente ai lebbrosi. In questa reinvestì la somma attribuitagli col premio Nobel per la pace di cui fu insignito nel 1952. Tra le ...
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Mistica (Foligno 1248 - ivi 1309), detta magistra theologorum; circa il 1285 ebbe la sua "conversione"; poi, morti in breve (intorno al 1288) la madre, il marito e i figli, venduti i beni ed entrata, tra [...] del 1291, nel terz'ordine francescano, si diede a stretta penitenza e a intense opere di carità (specie con i lebbrosi); fu ammirata da molti, tra cui, per primo, Ubertino da Casale. Non sembra prendesse parte attiva alle dispute tra francescani ...
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Nome di un santo e due beati: 1. B. Scotivoli (o Scottivoli; anche: di Scotivoglio), santo (n. forse Ancona - m. Osimo 1282); arcidiacono di Ancona, amministratore, quindi (1264) vescovo di Osimo e rettore [...] (m. Corneto, Puglia, 1232), francescano; compagno dal 1222 di s. Francesco, già valoroso cavaliere, si dedicò alla cura dei lebbrosi; festa, nell'ordine, 27 giugno. 3. B. (Mareri o Mareni) da Recanati, beato (m. Recanati 1289), francescano, culto ...
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FRANCESCO d'Assisi, Santo
C. Frugoni
Nato ad Assisi nel 1182 ca. dal ricco mercante Pietro Bernardone, fu il fondatore dell'Ordine religioso dei Frati Minori, da lui detti Francescani.Abile mercante [...] scandito dall'appello del Crocifisso, improvvisamente animatosi, della chiesa di S. Damiano e dall'incontro con i lebbrosi (non con il lebbroso, ipostasi di Cristo, come volle la letteratura agiografica già quarant'anni dopo la sua morte), incontro e ...
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CASTIGLIONI, Giannotto
Agostino Borromeo
Figlio di Niccolò, conte di Binago, e di Ippolita Negri, nacque, probabilmente a Milano, verso il 1532. Quasi nulla si sa della sua infanzia e della sua adolescenza: [...] cavalleresco ormai decaduto.
Sorto a Gerusalemme all'epoca del primo regno latino come Ordine ospedaliero dedito alla cura dei lebbrosi, l'Ordine di S. Lazzaro si era successivamente assunto la difesa dei cristiani d'Oriente contro gli infedeli ...
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Caterina da Siena, santa
Chiara Frugoni
L'impegno per rinnovare la Chiesa
Caterina da Siena, santa patrona d'Italia, visse nella seconda metà del Trecento, dedicando la sua esistenza alle opere di carità, [...] mantellata o suora della penitenza.
Caterina passò la vita dedicandosi attivamente alle opere di carità, curando i malati e i lebbrosi e assistendo i condannati a morte. A volte, per troppo zelo nel soccorrere i poveri, regalava loro i vestiti dei ...
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lebbroso
lebbróso (ant. lebróso) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo leprosus]. – Malato di lebbra: Onde l’altro lebbroso, che m’intese (Dante); fuggire, scansare come un l., di persona che risulti invisa o sia macchiata di colpa grave, disonorante....