WIENER NEUSTADT
B. Bastl
(Nova Civitas nei docc. medievali)
Città dell'Austria, nell'omonimo distretto amministrativo, situata nella pianura dello Steinfeld.Notizie sulla fondazione della città provengono [...] 'angolo della Neunkirchner Strasse con la piazza principale; nel 1431 è attestato il Sundersiechenhaus, che serviva da ospizio per i lebbrosi, all'esterno delle mura davanti al Wiener Tor, presso la cappella di St. Markus.
Bibl.: Fonti.- H.Heger, Das ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] 1, 1948, pp. 1-33; G. Agnello, I monumenti bizantini della Sicilia, Firenze 1951; M. Guiotto, La chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi, La Giara 1, 1952, pp. 133-137; I. Peri, Città e campagna in Sicilia, Atti dell'Accademia di Scienze Lettere ed Arti ...
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STAVELOT
B. Evrard-Neuray
(fiammingo Stablo; Stabelaco, Stabulaus nei docc. medievali)
Cittadina del Belgio orientale, in provincia di Liegi (dip. Verviers), disposta ad anfiteatro sul versante settentrionale [...] a S. che la piccola cappella di Saint-Laurent. Anticamente detta converserie di Saint-Laurent, questa cappella era riservata ai lebbrosi e, per questa ragione, collocata al di fuori della cinta muraria della città. Si tratta di una piccola chiesa 'a ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] al periodo normanno, e mostrano una fusione di elementi bizantini, arabi e latini. L’edificio più antico è S. Giovanni dei Lebbrosi (1071). Dell’epoca di Ruggero II restano: nel palazzo dei Normanni (facciata del 18° sec.; sono del tempo arabo parti ...
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GIOBBE
J. Baschet
Protagonista dell'omonimo libro veterotestamentario facente parte degli Agiografi, G. costituisce l'esempio per eccellenza del giusto perseguitato, messo alla prova da Satana con il [...] in un capitello del 1152 di Saint-André-le-Bas a Vienne (Durand, 1984). Egli divenne, insieme con Lazzaro, il patrono dei lebbrosi, e alcuni ospedali assunsero il suo nome. Anche se è preferibile non tentare di stabilire legami troppo diretti tra l ...
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(ingl. London)
Città dell’Inghilterra (9.046.485 ab. nel 2018), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio [...] L. subì cambiamenti radicali. Sciolte le comunità religiose, gran parte delle loro proprietà passarono alla nobiltà (ospedale per i lebbrosi di St. James ecc.) e la corte gradualmente occupò l’intera area di Whitehall. Le principali aree di sviluppo ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] , ai feriti delle spedizioni in Terrasanta. Sull’esempio dell’O. di s. Lazzaro, fondato prima del 10° sec. per curare i lebbrosi, sorsero l’O. degli Ospitalieri di s. Giovanni di Gerusalemme, poi detto O. di Malta (1020 ca.; ➔ Malta, Ordine di); l ...
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TERRACINA
A. Bonanni
(Tarracina nei docc. medievali)
Città del Lazio meridionale (prov. Latina), che occupa il centro del golfo esteso dal monte Circeo a Gaeta e che costituì nell'Antichità il passaggio [...] scultore attivo alla metà del sec. 14° nell'area pontina.Nella città bassa la chiesa di S. Maria Maddalena dei Lebbrosi si installò in alcuni dei locali delle terme Aquae Neptuniae, le cui strutture si prestarono a ospitare un ospedale affidato all ...
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COLLINO (Collini), Ignazio e Filippo
Michela Di Macco
Ignazio nacque, a Torino il 26 ag. 1724da Giovanni Lorenzo e da Rosa Maria Damè. Il 26 febbr. 1772sposò Monaca Bert dalla quale ebbe otto figli, [...] chiesa dei SS. Simone e Giuda in Borgo Dora a Torino, l'altare per la chiesa di Verrua, Paltare per l'ospedale dei lebbrosi ad Aosta: tutte opere in cantiere nel 1793 (ibid., vol. 62, f. 82). Dell'acquisito benessere economico di quegli anni è segno ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] . 13° sono documentati quelli di S. Giovanni de Foris, del monastero di S. Faustino Maggiore, dei Ss. Simone e Giuda; i lebbrosi avevano l'ospedale presso S. Matteo, affidato agli Umiliati; ve ne erano anche a S. Francesco (ospedale di S. Maria della ...
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lebbroso
lebbróso (ant. lebróso) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo leprosus]. – Malato di lebbra: Onde l’altro lebbroso, che m’intese (Dante); fuggire, scansare come un l., di persona che risulti invisa o sia macchiata di colpa grave, disonorante....