OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] I. Al Cairo egli istituì un ospedale, sorvegliato da medici, e ne assicurò i proventi; ordinò l'isolamento dei lebbrosi e provvide alla sorte dei ciechi. Nel secolo IX presso la grande moschea della medesima città esisteva una poliambulanza aperta ...
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OSPIZIO (xenodochīum, hospitium; fr. maladrerie)
Pier Silverio LEICHT
Bruno Maria APOLLONJ
Nel periodo cristiano dell'impero sorsero case destinate al soccorso degli orfani, dei poveri o dei pellegrini. [...] il terrore superstizioso che la loro infermità destava, più ancora che per norme igieniche. Per sostenere tali ospizî e curare i lebbrosi fu fondato l'ordine di S. Lazzaro. Nell'età dei comuni la maggior parte di questi antichi ospizî si trasformò in ...
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La pietà laicale
Giuseppina De Sandre Gasparini
Premessa
Don Giuseppe De Luca, nell'ormai lontano 1956, in un primo approccio con la storia di Venezia come città "spirituale", diversa eppure strettamente [...] e stato, p. 30 n. 2).
13. Per il prete-padrino ricordo solo la recente sistematica raccolta documentaria di Annamaria Saccomani, Le carte dei lebbrosi di Verona tra XII e XIII secolo, Padova 1989, doc. 22, pp. 36-38, 1169 marzo 29; doc. 24, pp. 40-42 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Poveri, pellegrini e assistenza
Giuliana Boccadamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sin dal loro costituirsi le comunità cristiane si [...] Il pauper infirmus, che diventerà ben presto una categoria a parte, è rappresentato da ciechi, zoppi, storpi, ulcerosi, pazzi. I lebbrosi sono un caso a se stante. C’è una povertà connessa con la privazione della libertà personale, quella di schiavi ...
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ANGELO di Sicilia, santo
Ludovico Saggi
Venuto in Sicilia con i religiosi che dal Carmelo emigrarono nell'isola, vi morì, secondo i dati tradizionali, che, tuttavia, sembrano degni di fede, ucciso a [...] dei suoi padri Elia e Eliseo: fece tornare a galla una scure caduta in acqua, passò il Giordano a piedi asciutti, guarì lebbrosi, fece risorgere morti, cader fuoco dal cìelo. A 28 anni A., dopo esser stato a Gerusalemme per ricevere l'ordinazione ...
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FRANCESCO D'ASSISI, SANTO
GGiulia Barone
Figlio del ricco mercante di panni Pietro di Bernardone e di Giovanna, F. nacque ad Assisi nel 1182. Venne chiamato in un primo momento Giovanni, ma il padre, [...] militare e iniziò a condurre una vita ascetica, ponendosi al servizio degli ammalati e non trascurando neanche la cura dei lebbrosi. E proprio a un profondo cambiamento interiore nei confronti di questi sventurati F. fa risalire nel Testamento la sua ...
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ALBERTO
Alberto Boscolo
Monaco benedettino, era già nel 1151 abate del più importante monastero sardo dipendente da Monte Cassino, Santa Maria di Thergu. Nel 1163 fu fatto arcivescovo di Torres in Sardegna [...] un ospedale e, due anni dopo, spinse lo stesso giudice a fondare a Bosoe, nel giudicato, un ospedale per i lebbrosi poveri. Morì il 6 novembre di un anno imprecisato, molto probabilmente del 1178, e gli successe Erberto, discepolo di san Bernardo ...
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LUCERA
RRaffaele Licinio
È del cronista Riccardo di San Germano la preziosa notizia che, tra fine maggio e inizio giugno del 1223, Federico II riuscì a ottenere una prima, consistente vittoria sui saraceni [...] , che in certi momenti sembrava aver assunto caratteri di scontro religioso ‒ ad esempio con l'attacco all'ospedale dei lebbrosi presso Palermo e con l'occupazione della cattedrale di Agrigento e la presa in ostaggio del suo vescovo ‒ non sappiamo ...
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MIGNECO, Giuseppe
Davide Lacagnina
– Nacque a Messina il 19 febbr. 1908 (ma 1903 secondo M. europeo, p. 108), da Vincenzo, poeta dialettale e capostazione nel borgo di Ponte Schiavo, e Grazia Maria [...] ) e alla seconda mostra, alla galleria Grande del capoluogo lombardo, nel settembre dello stesso anno, La fossa dei lebbrosi, Massaie ubriache e Ragazzi sotto il fico (Bernabei; M. europeo).
Corrente si caratterizzò presto come movimento di fronda ...
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lebbra
Bruno Basile
Umberto Bosco
Nella forma lebbre, in If XXVII 95 Costantin chiese Silvestro / d'entro Siratti a guerir de la lebbre, dove designa la nota malattia. La forma è una variante arcaica [...] al v. 82 scrive: si traevan giù l'unghie la scabbia, e al v. 124 qualifica Capocchio senz'altro come un lebbroso.
In realtà, le caratteristiche del morbo rilevate da D. sono, secondo i medici medievali, senz'altro quelle della l. (Avicenna Canon ...
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lebbroso
lebbróso (ant. lebróso) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo leprosus]. – Malato di lebbra: Onde l’altro lebbroso, che m’intese (Dante); fuggire, scansare come un l., di persona che risulti invisa o sia macchiata di colpa grave, disonorante....