Le Arti cittadine
Giorgetta Bonfiglio Dosio
La storiografia
La storiografia annovera, a proposito delle associazioni artigiane medioevali, numerosi studi di qualità scientifica e di taglio ideologico [...] recepito come sporco dalla mentalità medioevale (130). Per sventare il pericolo di contagio i barbieri dovevano radere i lebbrosi di S. Lazzaro con rasoi diversi da quelli usati per gli altri clienti (cap. 11). Alcune lavorazioni inquinanti ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] merci in arrivo, e una segregazione più permanente alle sfortunate vittime di malattie socialmente pericolose, come i lebbrosi o i folli. I numerosi conventi testimoniano delle favorevoli condizioni di isolamento e contemplazione offerte dalla laguna ...
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Le lettere
Giorgio Pullini
Tra giornalismo di viaggio e impressionismo poetico sulla realtà di Venezia nel Novecento
Prima di entrare nell’ambito vasto della produzione narrativa e poetica vera e propria, [...] Venezia di un tempo («Affrettiamoci a colmare i piccoli canali puzzolenti con le macerie dei vecchi palazzi crollanti e lebbrosi»), la Venezia dei romantici diventata poi la Venezia turistica del commercio dei grandi alberghi, la Venezia di morte che ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] eccezione di qualche focolaio insignificante), ma è sempre un terribile flagello su scala mondiale. Nel 1977 c'erano 12 milioni di lebbrosi e il loro numero non diminuisce, anche se ormai si è in grado di guarire la lebbra con medicamenti moderni. Il ...
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Il governo del territorio: l’ambiente urbano e la laguna
Salvatore Ciriacono*
L’ecosistema veneziano. Venezia e la Terraferma
Due ordini di problemi giungevano a maturazione nel corso del Settecento, [...] cronici, dai pazzi. L’esistenza delle numerose isole in laguna aveva offerto una preziosa opportunità alle autorità di relegarvi i lebbrosi (nell’isola di S. Lazzaro, sin dal 1262) o gli appestati (dal 1423 nell’isola in cui sorgeva il convento ...
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SICILIA
R.M. Bonacasa Carra
F. Ardizzone
B. Patera
P.F. Pistilli
SICILIA (gr. Σικελία, Τρινακρία; arabo Siqilliyya)
Regione dell’Italia meridionιale costituita dall’isola omonima, la più estesa del [...] come la ben conservata chiesa di S. Cataldo a Palermo (patrocinata da Guglielmo I), quella di S. Giovanni dei Lebbrosi, ancora a Palermo, ricordata da Ibn Jubayr, nella quale anni fa è stato discutibilmente ricostruito il campanile sulla facciata ...
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Nichilismo
VValerio Verra
di Valerio Verra
Nichilismo
sommario: 1. Origini e significati del termine. 2. Nichilismo, esistenzialismo e ontologia. 3. Nichilismo, teologia e religione. 4. Nichilismo, [...] lecito e illecito, ovvero per dirla con Camus (v., 1951) che tanto vale attizzare i forni crematori quanto consacrarsi alla cura dei lebbrosi, poiché malizia e virtù sono caso o capriccio? Anche qui, però, o forse qui più che mai, va osservato che il ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] metà circa del VII secolo) la Passio Sancti Apollinaris farà riferimento a un vicus presso Ravenna ov'erano confinati i lebbrosi e ove il santo vescovo si sarebbe trattenuto per sette giorni inter christianos: cf. R. Budriesi, Il cristianesimo a ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] (Mus. dell'Opera della Primaziale Pisana; Baracchini, 1986, fig. 11) e un altro riutilizzato nella chiesa di S. Giovanni dei Lebbrosi a Palermo (Scerrato, 1979, p. 327, fig. 98), dove si ricorda anche un c. di stile aghlabide, paragonabile ai già ...
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lebbroso
lebbróso (ant. lebróso) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo leprosus]. – Malato di lebbra: Onde l’altro lebbroso, che m’intese (Dante); fuggire, scansare come un l., di persona che risulti invisa o sia macchiata di colpa grave, disonorante....