HUTCHINSON, Jonathan
Agostino Palmerini
Chirurgo e patologo, nato a Selby (Yorkshire) il 23 luglio 1828, morto il 23 giugno 1913 in Haslemere (Surrey). Studiò a York e poi nel St. Bartholomew's Hospital; [...] College of Surgeons; dal 1869 al 1870 presidente del Royal College of Surgeons. Oltre a importanti studî sulla gotta, la lebbra, le malattie della lingua, ecc., si dedicò particolarmente allo studio della sifilide.
S'indica col nome di triade di H ...
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incubazione
Periodo che intercorre fra la penetrazione del germe di una malattia infettiva nell’organismo e la comparsa dei primi sintomi della malattia stessa; il periodo di i. varia nelle diverse malattie, [...] ma è pressoché costante in ciascuna di esse: può essere di pochi giorni (influenza, scarlattina, colera) o di settimane e mesi (rabbia, tetano) e talora di anni (tubercolosi, lebbra). ...
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Dermatologo, nato il 21 aprile 1831 a Honfleur, morto il 15 maggio 1909, dal 1873 medico dell'ospedale San Luigi di Parigi. Tenne per quasi trent'anni indiscutibilmente il primo posto fra i dermatologi [...] varî argomenti della specialità (sulla natura tubercolare del lupug, sull'eczema, sugli eritemi, sulla pytiriasis rubra pilaris, sulla lebbra, sulla prurigine: va sotto il suo nome una forma di quest'ultima malattia). Tradusse ed annotò il trattato ...
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MÜNCH, Gregor
Agostino Palmerini
Anatomopatologo, nato presso Tambov il 7 settembre 1836, morto a Saratov l'11 dicembre 1896. Allievo di R. Virchow e di G.E. Rindfleisch, si laureò a Mosca nel 1869, [...] nel 1872 fu prosettore a Odessa, nel 1873 professore straordinario di anatomia patologica a Kiev. Per i suoi studî sulle malattie infettive, specialmente la peste e la lebbra, si può ritenere come il fondatore della medicina tropicale in Russia. ...
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Botanica
N. legnoso Corpicciolo rotondeggiante, duro (detto anche sferoblasto), che si trova alla superficie del tronco e dei rami maggiori degli alberi, dovuto a una gemma dormiente che si accresce un [...] eruzione cutanea del periodo terziario della sifilide, costituita prevalentemente da noduli; lebbra nodulare (o lebbra tuberosa), la forma tipica della lebbra.
Mineralogia
Concrezione cristallina o amorfa, costituita di solito da un solo ...
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POLINEVRITE (dal gr. πολύς "molto" e νεῦρον "nervo")
Vittorio Challiol
S'intende con questa parola l'affezione infiammatoria di parecchi nervi contemporaneamente. Può avere, schematicamente, due grandi [...] (specie nei bambini), dalla tubercolosi, dal tifo, dalla sifilide (raramente e solo durante il periodo secondario), dalla lebbra, dalla malaria, e, in generale, da tutte le malattie infettive acute. Generalmente la polinevrite insorge dopo che la ...
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talidomide Farmaco ipnotico-sedativo, il cui nome è tratto dalla formula chimica (α-f)tali(mi)do(glutari)mide. Il suo uso è stato vietato per l’elevato effetto teratogeno dimostrato da malformazioni, in [...] la gravidanza. Reintrodotto negli anni Novanta con severe restrizioni, il farmaco viene utilizzato negli ospedali per il trattamento dei dolori della lebbra ed è proposto in alcune condizioni di autoimmunità non rispondenti alle terapia standard. ...
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(ebr. Miryām) Nella Bibbia, figlia di Amram e sorella di Mosè e Aronne. Vegliò su Mosè lasciato sulle acque del Nilo e riuscì poi a fargli dare come nutrice dalla figlia del faraone la sua stessa madre. [...] del Mar Rosso, ispirata da Dio, condusse le danze e i canti di ringraziamento. Nel deserto, avendo mormorato contro il potere di Mosè, fu colpita dalla lebbra, e solo per l’intervento del fratello poté essere risanata. Morì e fu sepolta a Cades. ...
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Tlaloc Divinità dell’antico Messico, signore delle acque, delle tempeste, delle piogge, delle nevi e della primavera, venerato soprattutto a Huejotzinco; gli si sacrificavano prevalentemente bambini. Si [...] alla distribuzione delle acque sulla terra. Altro suo nome è Tlalocaltecutli, «signore dei Tlaloc». Il Tlalocan è nella stessa mitologia il paradiso abitato dai morti per annegamento, idropisia o lebbra, o colpiti dal fulmine, e governato da Tlaloc. ...
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MANASSEI, Casimiro
Agostino Palmerini
Dermosifilopatologo, nato il 18 luglio 1824 a Civitavecchia, morto a Roma il 14 gennaio 1893. Studiò a Roma e a Napoli, dove si laureò nel 1850; nel 1856 fu medico [...] 1886 fondò la Società di dermatologia e sifilografia.
Oltre a diversi scritti pertinenti alla sua specialità (pellagra, lebbra, sifilide ereditaria, tigna, cura mercuriale della sifilide, ece.), pubblicò un testo-atlante delle malattie della pelle ...
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lebbra
lébbra (o lèbbra; letter. lébra, ant. lépra) s. f. [dal lat. lepra, gr. λέπρα, der. di λέπω «squamare»]. – 1. Grave malattia contagiosa a decorso cronico, di cui è agente patogeno un batterio (Mycobacterium leprae) e le cui manifestazioni...
leproso
lepróso agg. [der. del lat. lepra «lebbra»]. – Della lebbra, che è caratteristico della lebbra: cellule l., cellule che hanno fagocitato bacilli della lebbra; granuloma l., lesione elementare, infiammatoria, della lebbra, costituita,...