Willan, Robert
Dermatologo inglese (Hill, Yorkshire, 1757 - Madera 1812). Esercitò in diversi ospedali londinesi; noto specialmente per una classificazione delle malattie cutanee su base morfologica, [...] seguita a lungo dagli studiosi di dermatologia; si interessò anche di igiene e di pratiche di vaccinazione. Lebbra di W.: ➔ . ...
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Alterazione del viso che conferisce alla fisionomia del paziente un aspetto leonino (facies leonina o meno comunemente maschera leonina). L’alterazione è determinata dall’ipertrofia delle parti molli o [...] delle ossa del cranio e della faccia. L’ipertrofia delle parti molli si riscontra nella lebbra nodulare. La l. ossea, invece, riguarda una peculiare forma di iperostosi (aumento di volume e ispessimento) diffusa, lenta, progressiva, per lo più ...
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Patologo italiano (Trieste 1857 - Marina di Pietrasanta 1937), prof. di patologia generale all'univ. di Firenze (dal 1890); senatore (dal 1911); socio corrispondente dei Lincei (1901). Diresse campagne [...] antimalariche e anticoleriche in Sardegna, studiò in India la peste bubbonica e in Brasile la lebbra, la malaria e la febbre ondulante. Tra i suoi contributi scientifici: la dimostrazione del bacillo di Koch nella tubercolosi miliare acuta, gli studî ...
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OLPP, Gottlieb
Medico, nato il 3 gennaio 1872 a Gibeon (Africa). Laureatosi nel 1896 a Monaco, nel 1910 conseguì a Tubinga la libera docenza in medicina tropicale; dal 1917 è professore ordinario nell'istituto [...] per le malattie tropicali a Tubinga. Ha scritto importanti lavori sulla lebbra, la malaria e le malattie tropicali, e un importante studio storico sui medici tropicali.
Dei suoi scritti ricordiamo: Die ärztliche Mission und ihr grösstes Arbeitsfeld ( ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] a ritirarsi con perdite enormi. Solamente il fuoco di sant'Antonio, già molto raro, continuò a regredire e così pure la lebbra, la cui rapida caduta era forse da porre in relazione con la risalita della tubercolosi polmonare, con la quale essa aveva ...
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PELLIZZARI, Celso
Agostino Palmerini
Dermatologo e sifilografo, nato a Firenze il 24 dicembre 1851, ivi morto il 25 dicembre 1925. Laureatosi a Firenze nel 1876, si perfezionò a Vienna; nel 1883 ebbe [...] a Siena, nel 1884 a Pisa, nel 1892 a Firenze.
Si debbono al P. importanti studî sul rinoscleroma, sulla lebbra, sulla sifilide del cervello, della placenta, ecc., e inoltre l'organizzazione di un importante centro di radio- e radiumterapia ...
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melanodermia
Discromia cutanea, caratterizzata da pigmentazione bruna circoscritta o diffusa della pelle, dovuta ad accumulo nell’epidermide e nel derma di pigmento (melanina). Le m. circoscritte possono [...] cutanee di varia natura (ustioni, raggi X). Le forme diffuse possono essere di origine infettiva (tubercolosi, sifilide, lebbra, cachessia malarica), tossica (avvelenamenti da arsenico, catrame o cure prolungate a base di arsenico o di argento ...
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Medico scozzese (Cromlet Hill 1844 - Londra 1922). Esercitò la professione a Formosa, Amoy, Hongkong; tornato in Inghilterra si dedicò allo studio delle malattie tropicali e all'insegnamento della medicina [...] sezione per le malattie tropicali, e promosse la London school of tropical medicine. Condusse rilevanti studî sulla malaria e sulla lebbra, descrisse lo sviluppo di Filaria nocturna e la malattia nota col nome di sprue; individuò tre nuove specie di ...
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GLOEOSPORIUM (dal gr. γλοιός "glutinoso" e σπορά "spora")
Cesare Sibilia
Genere di funghi imperfetti della famiglia Melanconiacee; ha conidî ialini, oblunghi, portati da conidiofori brevi riuniti in [...] che determinano le antracnosi, tra cui: G. ampelophagum (Pass.) Sacc., della vite; G. fructigenum Berk, delle mele; G. olivarum Almeida, lebbra delle olive. Il genere ha rapporti metagenetici con specie dei generi Manginia, Glomerella, Gnomonia, ecc. ...
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Medicina
Periodo che intercorre fra la penetrazione del germe di una malattia infettiva nell’organismo e la comparsa dei primi sintomi della malattia stessa; varia nelle diverse malattie, essendo pressoché [...] di pochi giorni (influenza, scarlattina, colera) o di settimane e mesi (rabbia, tetano) e talora di anni (tubercolosi, lebbra).
Religione
Nella storia delle religioni, l’uso di dormire in un santuario allo scopo di ricevere, nel sogno, rivelazioni ...
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lebbra
lébbra (o lèbbra; letter. lébra, ant. lépra) s. f. [dal lat. lepra, gr. λέπρα, der. di λέπω «squamare»]. – 1. Grave malattia contagiosa a decorso cronico, di cui è agente patogeno un batterio (Mycobacterium leprae) e le cui manifestazioni...
leproso
lepróso agg. [der. del lat. lepra «lebbra»]. – Della lebbra, che è caratteristico della lebbra: cellule l., cellule che hanno fagocitato bacilli della lebbra; granuloma l., lesione elementare, infiammatoria, della lebbra, costituita,...