Fisica
Uno dei meccanismi di propagazione del calore, e precisamente quello, caratteristico dei fluidi, in cui la propagazione avviene con moti macroscopici di materia nel mezzo interessato alla propagazione [...] cioè che assorba abbastanza fortemente la radiazione elettromagnetica proveniente dall’interno della stella. Si trova che, nei primi stadi della loro evoluzione, tutte lestelle attraversano una fase in cui sono completamente convettive.
Nel Sole (e ...
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Astronomia
A. astronomica Fenomeno, scoperto da J. Bradley nel 1727, per cui, a causa dei moti della Terra, un astro appare sulla volta celeste in una posizione A’ leggermente diversa da quella A nella [...] per tutte lestelle) di 20,48″ ( costante di a.), tanto più schiacciata quanto più la stella è vicina all ; l’altra, L″, normale a questo piano, detta tangenziale. Le due lineette stigmatiche si dicono anche focali di Sturm o immagini astigmatiche ...
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Fisica
In astrofisica, c. gravitazionale per una stella o, genericamente, per un sistema materiale in equilibrio radiativo, è il fenomeno in cui le azioni attrattive gravitazionali interne non sono più [...] equilibrate dalla pressione di radiazione a causa di una minore efficienza dei processi di irraggiamento (per lestelle, reazioni termonucleari) e si ha una rapida contrazione delle dimensioni, sino al passaggio della materia nel cosiddetto stato ...
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Fisico italiano (n. Casola in Lunigiana, Massa-Carrara, 1950). Laureato in Fisica presso l’università di Pisa, dove dal 1999 al 2021 è stato docente ordinario di Fisica generale, ha partecipato a diversi [...] (2017); Genesi. Il grande racconto delle origini (2019); Tempo. Il sogno di uccidere Chronos (2021); Quando si accesero lestelle. Un grande scienziato ti racconta la nascita dell'universo (con S. Rossi e M. Berton, 2022); Materia. La magnifica ...
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Fisico (Geneseo, New York, 1819 - Washington 1880) del servizio scientifico della guardia costiera degli USA. Gli si debbono varie ricerche e alcune interessanti applicazioni, quali l'ideazione di un sistema [...] legato a una teoria da lui avanzata (1870) sulla costituzione delle stelle. Precisamente, egli immaginò un modello stellare basato sull'ipotesi che a costituire lestelle sia materia assimilabile a un gas perfetto in condizioni di equilibrio ...
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relatività In fisica, in riferimento a un ente fisico o a un fenomeno, dipendenza delle proprietà o grandezze dal sistema di riferimento adottato. Tali grandezze o proprietà assumono significati e valori [...] stagnante e anzi l’esistenza stessa dell’etere. È di qui che trae le sue origini la teoria della r. ristretta. A fondamento di essa sono deflessione subita dai raggi luminosi, provenienti da stelle, quando passano nel campo gravitazionale del Sole. ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] solitario è un n. sensitivo, situato nel midollo allungato; riceve le fibre dei nervi glossofaringeo e vago.
Astronomia
La parte più luminosa di una cometa e anche la stella eccitatrice al centro di una nebulosa planetaria.
In geofisica e astronomia ...
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Relatività e gravitazione
Bruno Bertotti
La teoria della relatività speciale (A. Einstein, 1905) fornisce un assetto concettuale e matematico pienamente valido e potente per tutta la fisica, sia a livello [...] fase hanno un ruolo importante stati non ordinari di aggregazione della materia ed effetti relativistici; in particolare, lestelle di neutroni (fig. 1) hanno dimensioni così piccole e campi gravitazionali così intensi che particelle attratte dallo ...
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. Ogni campo ottico che esiste in natura ha certe fluttuazioni associate con esso che possono essere viste come fluttuazioni istantanee dell'intensità, della fase, dallo stato di polarizzazione. La "teoria [...] linee spettrali con la spettroscopia d'interferenza (Michelson, 1920).
a) Interferometria stellare. - Com'è ben noto, i diametri angolari sotto cui lestelle sono viste dalla Terra sono estremamente piccoli cosicché nessun telescopio può risolvere ...
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Fisico teorico statunitense, nato a Indianapolis (Indiana) il 13 dicembre 1923. Ha conseguito il Ph. D. a Harvard nel 1949, sotto la guida di J. H. Van Vleck, ed è quindi passato a lavorare presso i Bell [...] settore dell'astrofisica si è dedicato allo studio della materia costituente lestelle a neutroni.
Nei primi anni Sessanta i suoi studi sugli effetti che influenzano le proprietà magnetiche dei metalli gli hanno consentito di sviluppare un modello ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...