Regione del Sole (e, per analogia, delle altre stelle) che costituisce la superficie apparente dell’astro. Non esiste discontinuità reale fra tale regione e quelle adiacenti (la regione convettiva, più [...] della f. la radiazione emessa dalle regioni più interne, a maggiore densità, è quasi totalmente assorbita, mentre le regioni più esterne, a densità decrescente, sono praticamente trasparenti e allo stesso tempo emettono radiazioni di intensità molto ...
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Nell’antica cosmologia greca, il quinto elemento, incorruttibile, di cui sono costituiti le sfere e i corpi celesti, dal cielo della luna al cielo delle stelle fisse.
E. cosmico Sostanza ipotetica estremamente [...] della luce per spiegare la propagazione della luce nel vuoto, i fenomeni di polarizzazione, diffrazione ecc. Poiché le vibrazioni luminose, trasversali, erano concepite come vibrazioni elastiche e queste non possono propagarsi che nei corpi elastici ...
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(gr. Πήγασος)
Mitologia
Nella mitologia greca, cavallo alato, generato da Posidone e dalla Gorgone Medusa. Secondo la versione più nota balzò fuori dal collo della Gorgone quando Perseo le tagliò il capo, [...] da Bellerofonte che con esso poté vincere la Chimera e combattere con le Amazzoni. Morto Bellerofonte, P. risalì al cielo a tirare per Zeus vertici sono costituiti dalle 3 stelle principali di P. e dalla stella più luminosa della finitima co ...
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In astronomia, fenomeno, analogo alle eclissi di Sole, consistente nel passaggio di un corpo celeste davanti a un altro corpo, che resta così nascosto alla vista. Le più frequenti sono le o. di stelle [...] avviene nel bordo oscuro e l’emersione dal bordo chiaro; l’inverso accade fra il plenilunio e il novilunio.
Nel passato, le o. di stelle dietro al disco della Luna o dei pianeti venivano utilizzate soprattutto per determinare con precisione ...
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Letterato (Siena 1508 - ivi 1578). Ammesso giovanissimo nell'Accademia degli Intronati, intorno al 1540 fu a Padova, dove tenne un corso di filosofia morale da cui trasse argomento per il trattato Della [...] Raffaella. Tradusse Virgilio, Senofonte, Ovidio e Aristotele; le sue Annotazioni nel libro della Poetica d'Aristotele (1575 nel 1560 da una Seconda parte), le sue opere di astronomia; una di esse, Delle stelle fisse, pubblicata nel 1540 insieme con ...
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(gr. Πλειάδες)
Mitologia
Nome collettivo delle sette figlie di Atlante e di Pleione, generate sul Monte Cillene in Arcadia: Maia, la maggiore, madre, da Zeus, di Ermete; Elettra, madre, da Zeus, di Dardano; [...] mutate nella omonima costellazione. Secondo un’altra versione, le P. incontrarono il cacciatore Orione che, innamoratosi di loro, le inseguì per 5 anni finché le P. furono mutate in colombe e poi in stelle, insieme con l’inseguitore e il suo cane ...
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Astronomo statunitense (Marshfield, Missouri, 1889 - S. Marino, California, 1953) presso gli osservatorî Yerkes e (dal 1919) M. Wilson. Il suo nome è legato soprattutto a due scoperte fondamentali, che [...] sulle nebulose a riflessione e, in particolare, la scoperta della relazione che lega le dimensioni angolari di questi oggetti alla magnitudine apparente della stella che li illumina; uno schema di classificazione delle galassie, che, opportunamente ...
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Si dice di processo che avviene con emissione di energia raggiante. astronomia La regione r. è lo strato del Sole (o delle altre stelle) nel quale il trasferimento dell’energia avviene principalmente per [...] (➔ stella). fisica La cattura r. è la cattura di una particella (per es., un neutrone) da parte di un nucleo atomico, con la concomitante emissione di fotoni. Le correzioni r. sono le correzioni che vanno introdotte nei calcoli teorici relativi ...
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Sigla dell’inglese quasi stellar object, che in astronomia indica tutti gli oggetti celesti dotati, come le quasar, di forte emissività in quasi tutto lo spettro elettromagnetico. Successivamente alla [...] (quasar) sono stati infatti osservati oggetti aventi le stesse proprietà, ma privi di emissione radio ( milioni di anni, l’iniziale ipotesi che i QSO fossero stelle è stata abbandonata a vantaggio dell’interpretazione secondo cui essi sarebbero ...
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Astronomo e geodeta tedesco (Anspach 1776 - Monaco di Baviera 1833). Fu dapprima funzionario degli uffici catastali di Berlino e quindi, dal 1815, direttore dell'osservatorio astronomico di Bogenhausen [...] presso Monaco. Si è occupato di varî argomenti di astronomia (moto di aberrazione delle stelle fisse, ecc.) e di geodesia: relazioni tra le coordinate geodetiche polari e rettangolari, definizione di un particolare sistema di proiezione cilindrica ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...