RISHI (Ṛṣi)
Luigi Suali
Si chiamano con questo nome, nella religione indiana, i santi o veggenti che ebbero la rivelazione degl'inni del Ṛgveda, che trasmisero ai loro discendenti, divenendo gli eroi [...] quali si sarebbero tramandati gl'inni stessi. Sette di numero, secondo una leggenda, sarebbero saliti al cielo a formare lestelle dell'Orsa Maggiore. I loro nomi variano, e varia anche il numero, trovandosi menzione di otto ṛṣi capostipiti di otto ...
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Vocabolo penetrato, attraverso le versioni medievali dall'arabo, presso gli scrittori latini di materie scientifiche dei secoli XII-XVI ed anche in scrittori italiani (p. es. nella cronaca di Matteo Villani) [...] improvvisi dell'atmosfera; è adoperato come singolare maschile e come plurale, ed è corruzione dell'arabo ash-shuhub "lestelle cadenti" (plurale di ash-shihāb). Presso alcuni scrittori latini ricorre anche nella forma sub (cioè l'arabo shuhub ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] dalla relatività generale (➔ relatività), sono in grado di spiegare con elevatissima precisione il moto di pianeti, stelle e galassie. Su scala ancora più grande le difficoltà sono per il momento di natura osservativa, perché non è ancora ben nota la ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] si muove ma anche per esprimere il suo timore di rendere pubbliche le sue posizioni. Intorno al 1602, G. iniziò a progettare esperimenti Via Lattea si dissolveva in un ammasso di piccole stelle, nuove stelle comparvero come emerse dal nulla, e, cosa ...
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Corpo celeste gravitante intorno al Sole secondo le leggi di Keplero, come i pianeti, dai quali però differisce sia per le caratteristiche fisiche sia per quelle orbitali. Nella forma tipica, la c. appare [...] da una P se il loro periodo è inferiore a 200 anni. Tra le c. più notevoli va ricordata P-Halley, che è la c. meglio Sole in modo molto debole. Il campo gravitazionale di una delle stelle più vicine al Sole perturba di tanto in tanto il moto ...
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(gr. Οὐρανός)
Mitologia
Divinità greca, rimasta solo nel mito. Secondo Esiodo è figlio e sposo di Gaia, con la quale genera le categorie divine primordiali, alcune delle quali di natura mostruosa (Ciclopi, [...] fra il 1690 e il 1770, venne osservato da vari astronomi (J. Flamsteed, J. Bradley, P.-C. Le Monnier e T. Mayer), i quali, tuttavia, lo confusero con una stella; fu F.W. Herschel, il 13 marzo 1781, ad accorgersi per primo che U. si spostava rispetto ...
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Astronomia
Apparente tremolio e variazione rapida o irregolare dello splendore e del colore della luce emessa dalle stelle. La s. delle stelle è dovuta allo stato di continua turbolenza dell’atmosfera [...] diversi del loro disco apparente si compensano vicendevolmente, sicché essi si distinguono dalle stelle per la fissità della luce da loro emessa. Anche le radiosorgenti (radiogalassie, quasar) sono soggette a un fenomeno di s. che, tuttavia, non ...
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Biologia e medicina
Spostamento di una cellula o di un organo dalla sede abituale.
Le cellule migranti (o migratorie o macrofagi), di natura reticolo-endoteliale, hanno notevole importanza nei fenomeni [...] aeree o al trasporto da parte di altri animali o dell’uomo. Le m. sono dette trofiche se hanno per scopo la ricerca di cibo; realizza mediante l’utilizzazione del Sole o delle stelle come punti di riferimento (orientamento astronomico). Una notevole ...
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Biologia
Passaggio di sostanze attraverso una membrana naturale; può essere attivo o passivo, a seconda che comporti o meno un consumo di energia.
La cellula recupera dall’ambiente circostante il materiale [...] T̄ la concentrazione e la temperatura medie del fluido, ci e Ti le stesse grandezze in corrispondenza alla superficie di separazione; kc e h sono studio delle stelle. La teoria del t. radiativo è stata sviluppata per gas poco densi le cui particelle ...
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Astronomo (Roma 1887 - ivi 1958), figlio di Mariano; socio naz. dei Lincei (1928) e accademico pontificio (1936), prof. di meccanica razionale a Torino (1915) e Padova (1919), di meccanica celeste a Pisa [...] didatta, scrisse un Corso di meccanica razionale (1921) e un Trattato di astronomia siderale (3 voll., 1928-36); tra le altre opere: Stelle (1931); I fondamenti scientifici dell'astronomia (1946); I fondamenti scientifici dell'astrofisica (1953). ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...