Romanziere, critico e uomo politico, morto a Saint-Rémy (Parigi) nella notte dal 29 al 30 giugno 1942.
Bibl.: P. Dresse, Léon Daudet vivant, Parigi 1947. ...
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Filosofo francese (Parigi 1869 - Aix-les-Bains 1944). Fondatore e direttore della Revue de métaphysique et de morale, prof. alla Sorbona (1909), editore delle Oeuvres complètes di B. Pascal (14 voll., 1904-14), uno dei maggiori esponenti del pensiero francese nella prima metà del secolo. La posizione del B. si può considerare un idealismo critico o criticismo orientato storicisticamente con prevalenti ...
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Uomo politico francese (Cahors 1838 - Ville-d'Avray 1882), figlio di padre genovese. Messosi in vista fra i più coraggiosi oppositori dell'impero, eletto deputato nel 1869, votò contro la dichiarazione di guerra alla Prussia, ma, scoppiato il conflitto, appoggiò lealmente le richieste di crediti. Dopo il disastro di Sedan, prese l'iniziativa della proclamazione della repubblica (4 sett. 1870) e fu ...
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Pittore (Parigi 1794 - ivi 1880). Allievo di P. Guérin, insieme con Géricault, Scheffer e Delacroix, divenne poi esponente della pittura storico-romantica: Mario fra le rovine di Cartagine (1824, Tolone, Mus.); Tintoretto dipinge il ritratto della figlia morta (1843, Bordeaux, Mus.) ...
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Fisico francese (Parigi 1819 - ivi 1868); fisico all'Osservatorio di Parigi (1854) e membro dell'Accademia delle scienze, s'interessò di questioni ottiche ed elettriche relative all'arco elettrico. Ideò poi per il Bureau des Longitudes la celebre esperienza, effettuata nel 1851 a Parigi, con la quale, mediante il pendolo che porta il suo nome, provò la rotazione terrestre, desumendola dalla rotazione ...
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HEUZEY, Léon
Pietro Romanelli
Archeologo, nato a Rouen il 1° dicembre 1831, morto a Parigi l'8 febbraio 1922. Nominato nel 1854 membro della Scuola archeologica di Atene, esplorò la regione dell'Olimpo [...] , Parigi 1902; Découvertes de Chaldée, Parigi 1884; Origines orientales de l'art grec, Parigi 1891-1915; Le vase d'argent d'Entéména, in Mon. Piot, III, ecc.
Bibl.: Th. Homolle, Léon Heuzey, in Gazette des Beaux-Arts, I (1922), p. 197 segg. ...
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Sindacalista francese (Parigi 1879 - ivi 1954), segretario generale della Conféderation générale du travail (1909-40; e di nuovo, dopo 4 anni di deportazione in Germania, 1945-46); è stato, insieme con B. Franchon, rappresentante dell'ala comunista e, dal 1947, capo della corrente autonomista di Force ouvrière, vicepresidente della Federazione sindacale internazionale, rappresentante dei lavoratori ...
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Meteorologo nato nel 1839 a Vendôme, morto nel 1885. Sullo spoglio di oltre 20.000 giornali di bordo costruì in 16 fogli le carte dei venti di tutti gli oceani in di rezione e intensità, e ne dedusse in varie memorie conclusioni sulla circolazione generale dell'atmosfera e in particolare sull'Oceano Atlantico. Pubblicò un Traité de Météorologie nautique (Parigi 1881) ...
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Medico, nato a Lipsia nel 1865, direttore dell'Istituto fisiologico e professore di fisiologia nell'università cantonale di Berna dal 1906. Fra le sue pubblicazioni sono particolarmente notevoli quelle sulla partecipazione delle sostanze più semplici alle manifestazioni vitali (1913), il suo libro di esercitazioni pratiche di fisiologia (2ª ed., 1924) e i suoi esperimenti sulla irregolarità dell'azione ...
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Uomo politico francese (Parigi 1872 - Jouy-en-Josas 1950). Funzionario dal 1895 al 1919 del Consiglio di stato, fu portato alla politica dagli ultimi sussulti dell'affare Dreyfus e dalla profonda influenza esercitata su di lui da J. Jaurès. Membro della SFIO dal 1905, il suo nome restò legato per varî anni soprattutto ai suoi successi di critico letterario (Les nouvelles conversations de Goethe avec ...
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leona1
leóna1 agg. f. [prob. der. di leone, per la grandezza]. – Formato di carta per stampati dello Stato, oggi in disuso, nelle dimensioni di cm 37 × 49 e cm 49 × 74; doppia l., nelle dimensioni di cm 50 × 76; quadrupla l., nelle dimensioni...
leona2
leóna2 s. f. [da leone]. – Forma ant. o pop. per leonessa, anche in senso fig., per indicare una donna forte e aggressiva: perfino nell’intimità era diventata una leona (Pratolini).