Grandezza e miseria della nobiltà veneziana
Laura Megna
Ricchi e poveri
Tra Sei e Settecento la nobiltà veneziana presenta un quadro complesso di realtà economiche e sociali, politiche e culturali assai [...] cui toccava l’avanzamento del lignaggio. Fu così che il nobile Lazzaro Ferro nel 1690 decise di lasciare ad uno solo dei nipoti . Di segno opposto la scelta del doge Alvise II Mocenigo, grazie al cui cospicuo lascito all’inizio del Settecento venne ...
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Città e territorio nel Dominio da mar
Donatella Calabi
Governanti e governati: le discordie del vivere civile
Tra la seconda metà del Cinquecento e i primi decenni del secolo successivo, una delle [...] , quello di Scutari nel fronte della Scuola degli Albanesi, quello di Candia assediata nel monumento ad Alvise Mocenigo di San Lazzaro dei Mendicanti, la strisciata di piante prospettiche di Zara, di Spalato, di Corfù, di Candia scolpite nella ...
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La società
Fernanda Sorelli
Premessa
Il 19 gennaio 1239, in una sala della sede episcopale castellana, il vescovo Pietro Pino stabiliva, a conclusione di una breve inchiesta, che il veneziano Daniele, [...] XV secolo. Alcune note genealogiche e l'esempio della famiglia Mocenigo, "Archivio Storico Italiano", 139, 1981, pp. 3 Reichtum und Macht, pp. 221-224, 360. L'ospedale di S. Lazzaro "de leprosis" è ricordato anche nel testamento del doge (S. Borsari, ...
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Possidenti e bonificatori ebrei: la famiglia Sullam
Antonio Lazzarini
Trasformazioni dell’assetto fondiario
Furono molti gli ebrei che parteciparono alla «corsa all’investimento fondiario»(1) realizzata [...] conducevano con 207 carati (172 per mille), seguite da Lazzaro Vivante con 188 (157 per mille): sul versante opposto quella perseguita fra fine Settecento e inizio Ottocento da Alvise Mocenigo con la fondazione di Alvisopoli in un’altra zona ...
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GUARDI, Francesco
Michele Di Monte
Nacque a Venezia il 5 ott. 1712, quinto figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler. Fu battezzato il giorno stesso con il nome di Francesco Lazzaro nella parrocchia [...] fu grande, il suo nome non fu però del tutto oscuro, anzi, "celebre" è detto nel decreto ducale con cui Alvise Mocenigo concedeva all'editore Marchiò di mettere in stampa le sue vedute (Simonson, p. 83).
Il G. trascorse gli ultimi dieci anni della ...
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DEMIN, Giovanni
Fernando Mazzocca
Nacque a Belluno il 24 ott. 1786 dal conciapelli Giuseppe e da Lucia Schiochet, governante presso Francesco Maria Colle, professore nell'ateneo di Padova e successivamente [...] del Grappa (1824); la pala della Resurrezione di Lazzaro in S. Giustina a Villagrande di Auronzo (1827), Notizie d'arte e di artisti, Venezia 1915, pp. 24 s.; F. Nani Mocenigo, Della letter. venez. del XIX sec., Venezia 1917, pp. 175-178, 239 s ...
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BELLINI, Gentile
Ursula Schmitt
Figlio di Iacopo e di Anna Rinversi, nacque a Venezia probabilmente nei primi mesi del 1429: infatti il 6 febbraio dello stesso anno la madre, nell'imminenza di un parto, [...] -78; New York, Coll. Frick) e quello di Giovanni Mocenigo (circa 1478; Venezia, Museo Correr). I tre ritratti sono e il Carpaccio, i due sommi narratori veneziani, insieme con Lazzaro. Bastiani, il Mansueti e il Diana: dovevano rappresentare nell' ...
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DAL POZZO, Giuseppe Maria Ferdinando
Marco Gosso
Di famiglia di origine alessandrina, quintogenito di Angelo Francesco, quinto conte di Castellino e San Vincenzo, e di Teresa Cristina Della Valle Galliziano, [...] nominato sostituto avvocato patrimoniale dell'Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro.
Con l'avvento del dominio francese il D. non stato da vedersi in un successo della mediazione dei conte Mocenigo, ministro dello zar. Al fallimento di questa, egli ...
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LE COURT, Juste (Giusto)
Francesco Sorce
Nacque nel 1627 a Ypres nelle Fiandre (ora Belgio), dove fu battezzato il 27 agosto nella chiesa di St-Martin. Il padre, Jean, era scultore e con lui dovette [...] della Fortezza e della Prudenza, trasformata in Giustizia nel corso dell'Ottocento, per il sepolcro di Alvise Mocenigo in S. Lazzaro dei Mendicanti a Venezia, ancora su progetto del Sardi.
Le due sculture, firmate, presentano una certa inclinazione ...
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NOVELLI, Pietro Antonio (Pier Antonio)
Enrico Lucchese
– Nacque a Venezia il 7 settembre 1729 da Francesco, figlio di Giambattista, nobile trevigiano, e da Caterina Pedrini.
Le Memorie della vita di [...] nel 1768. Nonostante gli elogi del doge Alvise IV Mocenigo e del principe polacco Taddeo Burzynski (Per le auspicate pel refettorio» dei monaci del convento veneziano di S. Lazzaro degli Armeni, raffigurante l’Ultima Cena, decise di dipingerlo ...
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