SPADA, Virgilio. –
Alberto Bianco
Figlio di Paolo, tesoriere di Romagna, e della sua seconda moglie, la nobile forlivese Daria Albicini, nacque a Cesena il 17 luglio 1596 nel palazzo della Tesoreria.
All’età [...] basilica. Nel 1656 durante la terribile pestilenza che devastò Roma, Spada diede prova di eroismo caritatevole chiudendosi nel lazzaretto di S. Bartolomeo all’Isola al servizio degli appestati. Costretto a uscire per intervento del fratello, rimase ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] gondola, calle, campiello, doge, lido, ghetto, barena; altre con significati più generali, come anagrafe, catasto, ditta, gazzetta, lazzaretto. Un secondo livello di ➔ dialettismi si ferma invece nell’area regionale, anche se per vie imprevedibili ne ...
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ITALIA, Angelo
Maria Grazia D'Amelio
Nacque a Licata, presso Agrigento, l'8 maggio 1628 da Francesco e da Lisabetta.
La sua prima formazione avvenne sotto la guida del padre, attivo a Licata in qualità [...] modulare (ibid., p. 28, nn. 18 s.).
Recenti ricerche hanno consentito di attribuirgli anche la matrice di Avola e il lazzaretto di Messina, quest'ultimo in collaborazione con Grunemberg (Cotroneo, p. 84).
Dopo il 1693 fu inviato a Catania, anch'essa ...
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FOSCARI, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 21 luglio 1517 da Marco di Giovanni, del ramo a S. Simeon Piccolo, e da Orsa Cappello di Filippo.
Il padre era uomo di forte personalità: abile, [...] tra loro: nel difficile 1577 egli infatti, oltre che responsabile del servizio sanitario (sua la decisione di erigere un nuovo lazzaretto a S. Giacomo di Paludo), fu savio del Consiglio dal 26 marzo al 30 settembre e consigliere ducale dal 28 aprile ...
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MERIGHI, Antonia Margherita. – N
Pier Giuseppe Gillio
acque a Bologna intorno al 1690. Non è noto come sia stata iniziata all’arte del canto, ma l’intenso sodalizio con il castrato A.M. Bernacchi e [...] attività artistica della M. nel 1739, ma nel marzo di quell’anno fu trattenuta in quarantena a Verona e il registro del lazzaretto la diceva proveniente da Monaco di Baviera (Rigoli), dove cantò nel carnevale 1740, interprete di opere di G. Porta e B ...
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LINUSSIO, Iacopo
Giuseppe Gullino
Nacque a Villa di Mezzo, nella Carnia, l'8 apr. 1691 da Pietro e da Maria Del Negro. Il padre era mercante di lino (da cui forse il cognome) di condizione modesta, [...] Schiavi, a cui il L. affidò anche la sistemazione del duomo cittadino. Del 1739 è pure l'apertura di un lazzaretto a Capodistria per "purgare" i fili provenienti dalla Slesia e dall'Ungheria, colpite da un'epidemia contagiosa, seguita (1740) da ...
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PACCIOTTO, Francesco
Giampiero Brunelli
PACCIOTTO (Paciotto, Paciotti), Francesco. – Nacque a Urbino nel 1521 da Giacomo e da Faustina della Rovere.
Suo padre era un gentiluomo al servizio dei duchi [...]
Alla fine dello stesso anno, Pacciotto lavorò alle difese di Udine e portò a termine anche il progetto di un nuovo lazzaretto per Ancona; nel 1573 procedette a ispezioni alle fortificazioni di Fano, nella Marca. Di quei mesi furono anche progetti di ...
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PAGANINI, Niccolò
Michelangelo Abbadò
Violinista e compositore, nato a Genova il 27 ottobre 1782 (non il 18 febbraio 1784, come hanno asserito molti suoi biografi), morto a Nizza il 27 maggio 1840. [...] ma non comunicato, il vescovo di Nizza gli negò sepoltura in luogo sacro e per alcuni anni la sua salma giacque nel lazzaretto di Villafranca. Poi, in seguito all'interessamento del figlio, poté essere trasportata a Polcevera e qualche anno più tardi ...
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DA PONTE (Dal Ponte), Antonio
Mauro Petrecca
Nacque nel 1512 da un maestro Battista (o Giambattista: Magrini, 1845, p. XXXV). II Temanza (1778) lo dice originario di Venezia e fratello di Paolo, ingegnere [...] , ove fu sostituito da Giovanni di Baldissera. Quest'ultimo il 3 sett. 1576 è pagato per essersi recato in barca al lazzaretto dal proto al Sal, che probabilmente si occupava della costruzione dei ricoveri per gli appestati (Zorzi, 1953, p. 125). In ...
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AZEGLIO, Roberto Taparelli marchese d'
Narciso Nada
Nacque a Torino il 24 sett. 1790 da Cesare e da Cristina Morozzo di Bianzè. Nel 1800, essendosi la famiglia trasferita a Firenze in conseguenza dell'occupazione [...] quegli anni, il fior fiore della nobiltà subalpina. Nel 1835, mentre infieriva il colera, accettò la direzione del lazzaretto provvedendo talvolta personalmente alla cura degli ammalati. L'anno stesso istituiva, in una casa sita in piazza Gran Madre ...
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lazzaretto
lażżarétto (o lażżerétto) s. m. [dal nome dell’isola veneziana di S. Maria di Nazareth, detta anticam. anche Nazarethum, con l- iniziale per influenza di lazzaro «lebbroso»]. – 1. Particolare tipo di ospedale destinato all’isolamento...
presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, sovraintende, dirige, coordina, con o senza...