VERMIGLI, Pietro Martire
Delio Cantimori
Nato a Firenze l'8 settembre 1500, fu uno dei maggiori dotti della "chiesa riformata", il teorizzatore più sistematico e conseguente delle dottrine zwingliano-calviniane. [...] Una semplice dichiarazione sopra i dodici articoli della fede cristiana), prese la fuga.
Nell'autunno del 1542, insieme al Lazise, al Terenziano e al Tremellio passando per Pisa, Firenze, Bologna, dopo essersi incontrato a Firenze e consigliato con l ...
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DANDOLO, Enrico
Renato Giusti
Nacque a Varese il 26 giugno 1827 dal conte Tullio e da Giulietta Bargnani, e trascorse la fanciullezza (1835-38) nella villa materna di Adro (Brescia). Dopo una dimora [...] poi parte alle prime operazioni della colonna Manara verso Brescia e il lago di Garda, combattendo a Castelnuovo e a Lazise. Richiamato a Milano dal generale comandante in capo (14 aprile), venne ingaggiato come aiutante maggiore dal gen. E. Perrone ...
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ZANCHI, Girolamo
Laura Ronchi
– Nacque ad Alzano Lombardo, oggi in provincia di Bergamo, il 2 febbraio 1516 da Francesco Terenzio e da Barbara Mozzi Morlotti, entrambi di nobile e antica famiglia. Girolamo [...] per eresia; pur riconfermato priore ad aprile, Vermigli si sentì minacciato e nell’estate fuggì a Zurigo insieme a Lazise e Tremellio. Zanchi e Martinengo restarono in Italia, probabilmente spostandosi ogni due anni da un convento all’altro, come ...
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DIOGUARDI, Saverio
Mauro Scionti
Nacque a Rutigliano (prov. di Bari) da Nicola e da Donata Antonia Romito, il 5 nov. 1888. Ancora giovanissimo, seguì la famiglia a Bari dove il padre, capomastro a Rutigliano [...] di Bari, 1929, nn. 9-10, pp. 109-115; Costituzione del Sindacato regionale architetti, ibid., nn. 11-12, p. 151; A. Bevilacqua Lazise, L'edilizia privata barese dopo la guerra, in La Proprietà edilizia di Puglia, 1931, nn. 8-9, p. 18; Id., Il volto ...
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Nacque ad Ivrea il 13 giugno 1807. Suo padre aveva militato nell'esercito napoleonico, e alla caduta dell'impero era passato, in qualità di ufficiale dei Reali carabinieri, nell'esercito piemontese. Compromesso [...] dell'esercito regolare piemontese sulla linea del Mincio. Alcune colonne da Salò attraverso il basso Garda giunsero alla costa fra Bardolino, Lazise e Cisano, e di lì fin sulla strada Peschiera-Verona. Altre si spinsero a nord, nel cuore del Trentino ...
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Nobile famiglia italiana di origine veronese, già ricordata agli inizî del sec. XIII, salita a grande posizione presso gli Scaligeri, poi divisa in rami che la continuarono, oltreché a Verona, in Lombardia, [...] Corso Cavour): essa conserva ancora il titolo di conti di Bevilacqua e Minerbe (un altro ramo è quello dei Bevilacqua Lazise). Galeotto continuò in Lombardia la famiglia che diede ai Visconti condottieri e si estinse nel sec. XVII. Figlio di Galeotto ...
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ZANE, Lorenzo (Laurentius Zannius)
Guido De Blasi
Nacque a Venezia nella seconda metà del 1428 da Paolo, appartenente a una famiglia del patriziato della Serenissima, e da Lucia Condulmer (detta anche [...] -223), un’epistola-trattato indirizzata al veronese Giorgio Bevilacqua Lazise, che si configura come un «manuale teorico delle qualità ’epistola-trattato di L. Zane a Giorgio Bevilacqua da Lazise (1456), in Auctor et Auctoritas in Latinis Medii Aevi ...
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BRIGNOLI DI BRUNNHOFF, Giovanni de
Valerio Giacomini
Nacque il 27 ott. 1774 a Gradisca, nel Friuli, da famiglia patrizia. Fino a sedici anni fu educato in famiglia; poi andò a Vienna per imparare la [...] L'opuscolo criticava il Viaggio al lago di Garda del Pollini e forse era opera di vari naturalisti del tempo, come I. Bevilacqua Lazise, N. Da Rio, l'abate G. Romano, T. A. Catullo, oltre allo stesso Brignoli. Le recenti ricerche del De Toni (1908) e ...
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FRASSINELLI, Pompeo
Roberto Zago
Le scarsissime fonti disponibili ci dicono che il F. nacque probabilmente nel 1599. Egli stesso si dichiarò in più occasioni "romano", ma la sua vicenda umana e la carriera [...] . Pol, presso Verona, dopo la chiusa, era un punto di scambio delle merci, che prendevano la via della Lombardia attraverso Lazise e Brescia. Oltre Pontebba, Tarvisio e Villach, la via fluviale era sempre assicurata dall'alaggio animale e da stazioni ...
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MARTINENGO, Celso
Laura Ronchi De Michelis
(Massimiliano). – Nacque a Brescia il 5 ott. 1515 dal conte Cesare (II) detto il Magnifico (1477-1527) e da Ippolita Gambara, figlia del conte Pietro, dodicesimo [...] più stretto anche sulle attività di S. Frediano; così, dopo poco più di un anno dal suo arrivo, Vermigli fuggì insieme con Lazise e Tremellio, riparando a Strasburgo.
Il M. rimase in Italia, ma i suoi movimenti di quegli anni non sono chiari. Secondo ...
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