Senz'altro l'uso consueto e tradizionale predilige la preposizione in per indicare lo stato in luogo e il moto a luogo, quando riferiti a vie, piazze, ecc. di una città. In una scrittura controllata e in usi formali non è male mantenere tale uso. Va ...
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Per trovare occupazione e per guadagnare di più, la laurea serve e molto, oggi in Italia. Contrariamente ai luoghi comuni del disfattismo, a volte interessato, che propugna l’inutilità dell’impegno e dello studio, in nome di una crisi così buia da t ...
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I dipendenti pubblici in Italia non sono troppi ma troppo anziani; questa battuta, sintetica e impietosa, fotografa una realtà ed è stata, in qualche modo, fatta propria dal dibattito politico, per sottolineare una fragilità del sistema e la necessi ...
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Il paradosso della situazione carceraria italiana sta negli alti costi sostenuti per ogni detenuto a fronte di condizioni di vita e di sovraffollamento inaccettabili, in un orientamento complessivo fortemente indirizzato verso il reinserimento socia ...
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Scuola e mercato del lavoro sono distanti, non si parlano e non si integrano; e quando lo fanno le modalità non sempre sono efficaci. Questo emerge dalla ricerca Istruzione e conoscenza: occupazione e [...] progresso per l’Italia, realizzata dalla Deloitt ...
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Siamo in presenza di un complemento di limitazione: «il complemento di limitazione indica entro quali limiti o in quale ambito è valido ciò che la frase afferma. È introdotto dalle preposizioni di, in, per, a» (La grammatica italiana, in Treccani.it ...
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Senz'altro la fraseologia ci suggerisce che le forme articolate sono quelle vigenti, nell'istituire la reggenza: andare al lavoro (e tornare dal lavoro), mettersi al lavoro; «Nel cimitero, gli sminatori [...] sono al lavoro da tempo, ma è una cosa lunga»(G ...
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Più spesso di quanto si pensi, astratto e concreto non sono due domìni incomunicanti. In ogni caso, vi sono zone grigie: arrabbiatura o disagio designano entità percepibili dai sensi (concrete come gatto, coltello, sedia) o soltanto raffigurabili da ...
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Come sarà il futuro del lavoro fra trent’anni? E come cambierà la trasmissione del sapere? Queste sono alcune domande che studenti, imprenditori pongono al Future Forum in corso a Udine fino al 15 novembre. [...] Seconda edizione della rassegna dedicata a ...
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Sarebbe preferibile mantenere l'accordo grammaticale ed evitare l'accordo (o concordanza) a senso, anche se, in quest'ultimo caso, che è proprio quello rappresentato dalla frase proposta, il significato resterebbe chiaro. Insomma, meglio scrivere co ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
lavorabile
lavoràbile agg. [der. di lavorare]. – Che può essere lavorato: terreno facilmente l. con macchine; o che può essere sottoposto a determinate lavorazioni: legno, metallo lavorabile.
In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...