BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] umanistici. Agli studi, ai maestri, ai rapporti della vita domestica e in patria, si aggiunse nei primi vent'anni l' quando in quando atteso a Roma, era compiuta. Nel pieno del lavoro lo richiamò coi pensiero a Roma, e alle sue speranze e ambizioni ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] che fruivano di un contatto più occasionale con l’italiano (domestici, impiegati d’infimo livello ecc.) e soprattutto che ne Rifl. Dondolarsi, Consumare il tempo senza far nulla. Invece di lavorare sta lì a dondolarsi. Non ti dondolar tanto; non ti ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] passò alla quarta sezione per cui redasse l'Idea generale del lavoro della quarta sezione dell'Ufficio di compilazione (Ed. naz. colle di Bellosguardo il poeta elegge il luogo del suo culto domestico, consacrando un'ara alle tre dee; al rito in loro ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] Da Ponte.
Il 1785 e il 1786 furono anni in cui il lavoro di autore di testi per il teatro musicale (per lo più lo spinse ad organizzare, dal 1821, quella specie di pensionato domestico che sarà la "Ann Da Ponte's Boarding House" (sopravvissutagli ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] romano nel 1769, Clemente XIV lo nominò prelato domestico e gli promise altri benefici in caso di VII; VIII [1799], 1, p. XXIX; IX [1802], p. XXI), e venne lavorando ad una edizione ampliata del libro del 1784, edita in due volumi a Pisa (1786 e ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] gli appare meritevole per il suo Siècle de Louis XIV.
Questo lavoro meritò al D. il reintegro nei ruoli delle scuole reali, , si era dimesso mentre egli era in viaggio, e un domestico gli rubò alcune centinaia di scudi, tanto che solo la generosità ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] Teatrale e sulla Galleria Teatrale, dirette da Giacomo Ferretti, tre lavori francesi: il primo non è che un rifacimento d'una misantropia. Era nato per vivere nella quiete del focolare domestico, accanto ai famigliari e a pochi amici fedeli che ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] la circostanza nella quale ferì gravemente un domestico dei Barberini venuto a diverbio con un composizione in cui il D. cerca di applicare l'insegnamento del Doni: il lavoro venne eseguito all'oratorio del Crocifisso in S. Marcello il 2 apr. 1641. ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] al primo romanzo giovanile: «Carne d’asino! – borbottava – ecco cosa siamo! Carne da lavoro!» (Verga 1995: 218). Meno immediata la traduzione del lessico domestico, per cui il sicilianismo strattu viene reso dapprima con un termine generico, poi con ...
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BALDI, Bernardino
Raffaele Amaturo
Nacque in Urbino il 5 giugno 1553 da Francesco e Virginia Montanari. Appresi i primi elementi di greco e di latino alla scuola dell'umanista urbinate Gianantonio Turoneo, [...] personale gusto, avvicinandosi ora alla maniera dell'idillio domestico del Tansillo, ora alla vivacità del dramma Rosmini, e attirò anzi l'attenzione degli studiosi anche sul primo lavoro storico del B., La Vita di Federico,che, come abbiamo ...
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domestico
domèstico agg. e s. m. [dal lat. domestĭcus, der. di domus «casa»; propr. «che appartiene alla casa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Appartenente alla casa, intesa come sede della famiglia: mura, pareti d.; tradizioni d., le virtù d.;...
lavoratore
lavoratóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [der. di lavorare]. – 1. a. In genere, chi lavora esercitando un mestiere o una professione e sim.: i. l. manuali; i. l. intellettuali; i. l. della penna, del cervello, del pensiero, i l....