BAIARDI, Ottavio Antonio
Luigi Moretti
Nacque a Parma il 10 giugno 1694 dal conte Paolo Camillo, appartenente a famiglia assai legata ai Famese; abbracciò lo stato ecclesiastico nel 1717 e si addottorò [...] ove inizia la sua catriera ecclesiastica: fu prelato domestico di Clemente XII, protonotario apostolico, referendario delle sue visite per non aggravare l'asma di cui soffriva. Lavorava sepolto tra i suoi libri con un ristrettissimo numero di ...
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FERRERO, Ermanno
Piero Treves
Nacque di doviziosa famiglia, da Nestore e da Sofia Vassalli, a Torino, il 27 ag. 1855. Fece a Torino tutti gli studi medi, quindi iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza [...] 'ogni sua successiva attività scientifica. Perché il domestico censo gli permise di dedicarsi totalmente agli studi Ingegno più letterario ed umanistico del Ricotti, come insegnano i lavori del F. nel campo della nostra letteratura (in collaborazione ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: Europa preistorica e protostorica
Barbara Wilkens
In Europa l'introduzione delle pratiche di allevamento giunse dal Vicino Oriente durante il Neolitico [...] e dell'Italia centrale. In qualche caso alcune specie domestiche tornarono allo stato selvatico, come, nel Mediterraneo, le della lana negli ovini e l'utilizzo dei bovini per il lavoro, vi furono altri motivi di interesse e soltanto i maiali ...
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domestico
domèstico agg. e s. m. [dal lat. domestĭcus, der. di domus «casa»; propr. «che appartiene alla casa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Appartenente alla casa, intesa come sede della famiglia: mura, pareti d.; tradizioni d., le virtù d.;...
lavoratore
lavoratóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [der. di lavorare]. – 1. a. In genere, chi lavora esercitando un mestiere o una professione e sim.: i. l. manuali; i. l. intellettuali; i. l. della penna, del cervello, del pensiero, i l....