DALLA CHIESA, Carlo Alberto
Vittorio Coco
La famiglia di origine
Nacque a Saluzzo, in provincia di Cuneo, il 27 settembre 1920, da Romano e da Maria Laura Bergonzi. Il padre, di origine emiliana come [...] dei settori più critici era indubbiamente quello carcerario. Negli ultimi mesi, infatti, non soltanto quali Dalla Chiesa fu chiamato a far parte di un gruppo di lavoro al Viminale, senza però rivestire una posizione di primo piano nelle indagini ...
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Diritto
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
Il diritto può essere definito, in estrema sintesi, come un insieme di previsioni normative che, supportato da un adeguato apparato sanzionatorio, tende a [...] a esistere pene che lo colpiscono direttamente (reclusione, lavori forzati, deportazione), il corpo funge ora da intermediario in qualche misura la sofferenza fisica. Se il regime carcerario può dirsi tendenzialmente mutato, per quel che riguarda le ...
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GUIDETTI SERRA, Bianca
Maria Malatesta
Nacque a Torino il 19 agosto 1919, primogenita di Carlo, avvocato e di Clotilde Toretta.
La famiglia e gli anni della formazione
Le origini della famiglia erano [...] il fallimento del referendum del 1981 sull’abrogazione della pena carceraria a vita, la voce dei quali non si era tragicità, svolgendo anche nel campo della tutela della salute sul lavoro il ruolo di pioniera. Il nuovo clima di consapevolezza dei ...
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Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] sbarre) Uri Barbash valica gli stilemi del genere carcerario, descrivendo, con grande intensità e caratterizzazione dei anche con il titolo Between the lines) documenta il coraggioso lavoro di Amira Hass, corrispondente del quotidiano "Ha-᾽Aretz" dai ...
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BEI, Adele
Nadia Ciani
Da Cantiano all'esilio
Adele Bei nacque, terza di undici figli, il 4 maggio 1904 a Cantiano (Pesaro e Urbino); il padre, Davide, faceva il boscaiolo e la madre, Angela Broccoli, [...] quindi in Francia (prima a Marsiglia e poi a Parigi). Domenico Ciufoli lavorò in fabbrica e in miniera, ma sempre più intenso era il suo Inoltre, la sua forza nel resistere alle condizioni carcerarie e la sua fiducia nella sconfitta del fascismo, ...
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RUSTICHELLO da Pisa
Fabrizio Cigni
RUSTICHELLO da Pisa. – Ne sono ignoti sia la data sia il luogo di nascita, e vi sono incertezze sullo stesso nome.
Per quanto riguarda il nome, Rusticiaus (de Pise), [...] de Tristan in prosa, e che lascia pensare a un lavoro incompiuto o piuttosto aperto (la questione è riassunta in Cigni M. Cambi, In carcere Ianuentium. Fonti e nuovi documenti sul milieu carcerario genovese (1284-1300), in Aevum, XC (2016), pp. 401- ...
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MORSELLI, Enrico
Patrizia Guarnieri
MORSELLI, Enrico. – Nacque a Modena il 17 luglio 1852, da Giuseppe e da Melania Saccozzi, di famiglia nobile.
Il padre, ragioniere alle Finanze ducali degli Estensi [...] principi generali. Nei dieci anni trascorsi a Torino, Morselli lavorò instancabilmente a molteplici progetti: non solo continuò la sua , dove il ruolo maggiore era ricoperto dal medico carcerario Angelo Perotti, non approvò la scelta del nuovo ...
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CASTROMEDIANO, Sigismondo
Luigi Agnello
Nato a Cavallino (Lecce) il 20 genn. 1811 da Domenico, duca di Morciano, e da Teresa dei marchesi Balsamo, discendeva da un'antica e illustre famiglia di origine [...] scienziati italiani, nel quale egli presentò un lavoro sull'agricoltura e sulla pastorizia di Cavallino testimonianza pressoché insostituibile su alcuni degli aspetti più abnormi del sistema carcerario borbonico.
Il C. morì a Cavallino il 26 ag. 1895 ...
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LONGO, Bartolo
Marilena Ferraris
Nacque il 10 febbr. 1841 a Latiano, presso Brindisi, da Bartolomeo e da Antonia Luparelli, sposata in seconde nozze.
All'età di sei anni la famiglia lo affidò al collegio [...] intraprendere un viaggio attraverso l'Italia per promuovere il suo lavoro: a Torino entrò in contatto con don Giovanni Bosco 1897.
Il L. aveva continuato a seguire il mondo carcerario: dalle numerose lettere inviategli dai detenuti emergeva la loro ...
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ZOLI, Adone
Francesco Malgeri
ZOLI, Adone. – Nacque a Cesena il 16 dicembre 1887, da Angelo e da Cornelia Sostegni.
La sua famiglia, originaria di Predappio, era animata da senso civico e da solidi [...] centro della sua attenzione fu anche il problema carcerario, che interpretò con viva sollecitudine per la 1958, Zoli tornò all’impegno parlamentare in Senato, dedicandosi al lavoro in seno alla Commissione istruzione pubblica e belle arti, e ...
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stabilimento
stabiliménto s. m. [der. di stabilire; nei sign. 2 e seguenti, è ricalcato sul fr. établissement; il lat. stabilimentum, voce rara, aveva il sign. di «appoggio, sostegno»]. – 1. a. L’atto, il fatto di stabilire o di venire stabilito,...
effettivita della pena
effettività della pena loc. s.le f. inv. Corrispondenza tra la pena irrogata con sentenza di condanna e l’effettiva espiazione di essa. ◆ Ma per il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Gennaro,...