ALFANI, Luigi (Gino)
Alberto Caracciolo
Figlio di magistrato, avvocato egli stesso, nacque ad Agnone (Campobasso) il 10 maggio 1866, stabilendosi quindi a Napoli. Incline, da giovanissimo, alle idee [...] pubblicato a Napoli, e nello stesso anno fu condannato a un anno di reclusione e trattenuto adomicilio C.I., ottobre 1928); Partito comunista d'Italia, Tre anni sul fronte del lavoro cospirativo. 7.000 anni di reclusione,Parigi 1930, pp.23 s.; Chi ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] testimonianze a discarico di Graf, Lombroso, De Amicis, Corrado Corradino, ecc. Si concluse, però, con la condanna al domicilio coatto più volte di "disperazione". Si riprese, tuttavia, col lavoro, anzi tutto con la raccolta e la stampa degli scritti ...
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Germi, Pietro
Alessandra Cimmino
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, nato a Genova il 14 settembre 1914 e morto a Roma il 5 dicembre 1974. La figura e l'opera di G. risultano profondamente [...] una grave forma di pleurite e, contemporaneamente, venne richiamato alle armi, ma riuscì a nascondersi, cambiando continuamente domicilio. Nel 1942 riprese alavorare e fu assistente alla regia per Marco Elter e Blasetti. Intanto, nel periodo della ...
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COSTA, Andrea
Andreina De Clementi
Nacque ad Imola il 30 nov. 1851 da Pietro Casadio e da Rosa Tozzi.
Il padre, che sposò poi in seconde nozze Teresa Selvatici, era domestico in casa Orsini; Orso Orsini [...] delatoria. In base a una relazione preparata dal C., ne fu decretata l'espulsione.
Alla conclusione dei lavori il C. delle sentenze dei tribunali militari e delle condanne al domicilio coatto.
L'attività parlamentare non aveva fatto dimenticare al ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] d'Italia, p. 233), anche se "si viveva e si lavorava e si prosperava, in Italia come in Europa, movendosi tranquilli sopra , di domicilio, di stampa, di riunione e di associazione". Quindi si ritirò a vivere a Cavour, facendo ritorno a Roma " ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] vita e in parte spiega la rapidità del suo lavoro. Da adulto il B. sapeva a memoria gran parte della Iliade e di Tucidide.
Una di Griech. Geschichte, IV, 2, 1927, p. 291). Nel domicilio coatto di Siena (secondo le informazioni del De Sanctis) aveva in ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] modifica legge professione forense; abolizione domicilio coatto; modifica legge sulle cancellerie del '22, i rapporti tra il governo e la Camera, riducendo a poca cosa il lavoro delle commissioni (Ungari, p. 107).
La piena restituzione al Parlamento ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] facoltà in materia di arresti preventivi e di domicilio coatto e che incontrò perciò vivaci opposizioni nella che fece scalpore.
Il C. si trasferì allora a Roma per partecipare ai lavori del Senato. Benché fosse in stretto e amichevole contatto ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Valeriano
Gino Benzoni
Come informa il profilo, sulla base di dati da lui forniti incluso nel volume glorificante gli Incogniti, nacque a Milano, il 3 genn. 1593, da Anna [...] il C. all'inquisitore, che si limitò a destinarlo ad una sorta di blandissimo domicilio coatto presso il convento torinese di S. si premurava di sottoporre - man mano che il lavoro procedeva - i libri, rappresenta una non trascurabile versione ...
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Pio III
Matteo Sanfilippo
Secondo la tradizione Francesco Tedeschini (Todeschini)-Piccolomini nacque in Siena il 9 maggio 1439, figlio quartogenito (ma i primi due erano presto scomparsi) di Nanni di [...] ma i lavori dovevano prendere ben dodici anni. Di conseguenza mantenne un proprio domicilio nel Palazzo dal 7 settembre 1479 al 12 agosto 1484, in R.I.S.², XXIII, 3, a cura di E. Carusi, 1911, p. 133.
G. Marini, Degli archiatrii pontificii, ...
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domicilio
domicìlio s. m. [dal lat. domicilium, comp. di domus «casa» e tema di colĕre «abitare»]. – 1. Luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi: eleggere una città a proprio d.; avere, stabilire,...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...