CAISSOTTI, Carlo Luigi
Valerio Castronovo
Figlio dell'avvocato patrimoniale Carlo e di Maria Maddalena di Bagnol, nacque a Nizza il 22 marzo 1694. Di famiglia borghese assurta per meriti di toga ai [...] in futuro la preminenza della facoltà di legge, chiamata tuttavia più a garantire la continuità e la rigida osservanza delle ordinanze sovrane che alavorare con un autentico impegno creativo intorno a disegni più maturi e consapevoli di rinnovamento ...
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FILIPPI, Giovanni Maria
Jarmila Krcálová
Figlio di Bartolomeo e di Pasqua, nacque probabilmente verso il 1565 a Desindo di Giudicarie nel Trentino.
Per la sua formazione artistica mancano documenti: [...] recato probabilmente su richiesta del principe Carlo di Liechtenstein. Da Brno fu chiamato dal principe a Lednice nella Moravia meridionale, senza dubbio per qualche progetto o lavoro al castello.
A Brno il F. il 15 giugno 1618 ottenne il diritto di ...
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MARSILI, Cesare
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Cesare. – Nacque a Bologna il 31 genn. 1592 dal nobile Filippo e da Elisabetta Rossi.
Esponente di una delle più importanti famiglie senatorie della [...] chiamata di Cavalieri alla cattedra primaria di matematica dell’Università, vacante fin dalla morte di Magini, nel 1617.
Non erano mancati i candidati, da G.C. Gloriosi a Chiaramonti a Studio bolognese, che stava lavorandoa uno scritto in difesa ...
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MINGAZZINI, Giovanni
Gaetana Silvia Rigo
Giuseppe Armocida
MINGAZZINI, Giovanni. – Nacque ad Ancona il 15 febbr. 1859 da Ferdinando, ingegnere, e da Cesira Franceschelli.
Nella prima età si trasferì [...] vol. 14, pp. 1-48). Già in questo lavoro si delinea una tesi che appare sostanzialmente differente da quella , pp. 317-389), arrivando a stabilire l’esistenza di una nuova sindrome putaminale acuta chiamata anche «emiparesi lenticolare di Mingazzini ...
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RONCAGLIA, Aurelio
Stefano Asperti
– Nacque a Modena l’8 maggio 1917 da Gino, professore di scuola secondaria e appassionato musicologo, e da Giuseppina Lucenti.
Il padre, nato a Modena il 7 maggio [...] ’Accademia d’Italia.
Il 1º luglio 1941 ricevette la chiamata alle armi e dovette interrompere gli studi. Ufficiale di complemento dell’amico Pier Paolo Pasolini (1992), a partire dagli scartafacci di lavoro dell’autore.
L’importanza del confronto con ...
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BIGGINI, Carlo Alberto
Danilo Veneruso
Nato a Sarzana il 9 dic. 1902 da Ugo e da Maria Accorsi, iniziò gli studi liceali presso il liceo Doria a Genova, interrompendoli per obblighi militari (1922-1924). [...] nominato membro della corporazione. olearia in rappresentanza dei lavoratori dell'agricoltura, indi, nel 1937, membro parlamentare ai littoriali.
Il B. venne così a svolgere, fino a quando non fu chiamato ad incarichi di maggiore responsabilità, un ...
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CUGIA, Efisio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cagliari il 27 apr. 1818 da Diego e da Speranza Palliaccio. Il padre, proprietario di vasti possedimenti terrieri nell'isola, discendeva dalla famiglia che [...] . Si trattò, comunque, di una parentesi, perché il lavoro più assiduo ed efficace il C. lo svolse in Parlamento la "sua condotta debole a Palermo" forniva il pretesto, ancora nel marzo del '63, per una sua mancata chiamata al governo (Carteggio tra ...
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LEONARDI, Leoncillo
Maura Picciau
Nacque a Spoleto il 18 nov. 1915 da Fernando, professore di disegno e poeta dialettale, e da Giuseppina Magni, ultimo di tre figli, dopo Chiara e Lionello.
Il nonno [...] del corso per allievi ufficiali all'atto della chiamata alle armi, pubblicò a Milano una raccolta di brevi componimenti poetici, primo premio alla II Mostra nazionale della ceramica e dei lavori in metallo di Gubbio, con Incontro nella miniera, dove ...
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SALVIOLI, Giuseppe
Natale Vescio
– Nacque a Modena il 13 settembre 1857 da Gabriele, impiegato della dogana, e da Anna Maria Ceschi.
Aveva un fratello maggiore, Gaetano (1852-1888), divenuto un noto [...] sulla scena economica e sociale a una magistratura chiamata anche a un ruolo di supplenza rispetto all penale e nella vita sociale, I (1891), 7, pp. 289-296; Il lavoro delle donne e dei fanciulli nelle leggi straniere più recenti, ibid., II (1892 ...
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PANUNZIO, Sergio
Fulco Lanchester
– Nacque a Molfetta (Bari) da Vito e Giuseppina Poli il 20 luglio 1886.
Figlio di una famiglia dell’alta borghesia, dopo aver frequentato il locale liceo Leonardo da [...] riteneva che il PNF costituisse la forza spirituale chiamataa conciliare e superare i conflitti, mentre in URSS che lo aveva visto promotore già negli anni Venti (La carta del lavoro come sistema di fini e di principi: studio per la celebrazione ...
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contratto a chiamata
loc. s.le m. Contratto di lavoro discontinuo o intermittente, che prevede un incentivo nella remunerazione qualora il lavoratore sia immediatamente disponibile al momento della chiamata da parte del datore di lavoro. ◆...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...