Prestazione di lavoro resa dai detenuti durante il periodo di detenzione, la cui disciplina è stata introdotta dalla l. n. 345/1975 (cosiddetta legge sull’ordinamento penitenziario), su ispirazione degli [...] diritto fondamentale alla remunerazione per l’attività svolta, che riconduce il lavorocarcerario nell’ambito del lavoro subordinato. Il 3° comma sancisce inoltre l’obbligatorietà del lavoro per i condannati e per le persone sottoposte alle misure di ...
Leggi Tutto
il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] giudice penale l'esecuzione; i) di abolire la disumanizzante segregazione cellulare; l) di rendere obbligatorio il lavorocarcerario, autorizzandone l'esplicazione anche all'aperto; m) di assistere, con apposite istituzioni, il liberato dal carcere ...
Leggi Tutto
Luogo in cui vengono recluse, per ordine del magistrato o di altre autorità, le persone private della libertà personale. Nell’antichità il c. era destinato ad assicurare sia la presenza dell’imputato al [...] 40 m per 3,30 m di altezza, dotati di latrina e lavabo; i locali adibiti al lavoro devono essere adeguati al tipo di attività lavorativa prevista. Completano l’edificio carcerario i locali per il parlatorio, per il magistrato e per il colloquio con i ...
Leggi Tutto
In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] , introdotte soprattutto grazie alla l. 296/1993, al l. carcerario si sono anche estese diverse norme in materia di servizi per rese da soggetti con meno di 25 anni di età ovvero da lavoratori con più di 45 anni di età anche pensionati. Il contratto ...
Leggi Tutto
TOSSICODIPENDENZA
Vittorino Andreoli
Maria Cristina Giannini
(v. tossicomania, App. IV, III, p. 661)
La t. è l'insieme di tre fattori che si mescolano dinamicamente: sostanza, consumatore, ambiente [...] in cui la sostanza diventa un'evasione per i giorni del riposo lavorativo o scolastico. Una sorta di divertimento confezionato in polvere, o è semmai il tipo di pena (amministrativo, carcerario, in comunità). Continua insomma l'andamento altalenante: ...
Leggi Tutto
(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] ., le corti giudiziarie, il processo civile e penale, il sistema carcerario - a tutela di beni, come l'integrità fisica, la libertà di diventare cittadini pleno iure dei paesi dove vivono e lavorano (v. migrazioni, in questa Appendice).
Un terzo tema, ...
Leggi Tutto
BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] . Ma anche per riformare il sistema carcerario e la legislazione penale, riorganizzare l'esercito uno studio monografico della sua opera non potendosi considerare tale il lavoro compilativo di G. Durando, Principi di diritto, economia e finanza ...
Leggi Tutto
Criminologia
Jean Pinatel
Introduzione
Origini e sviluppo
Un lungo periodo prescientifico precede la nascita della criminologia e la sua organizzazione in quanto disciplina a sé stante. Anche se la [...] di fatti e di ipotesi, e rappresenta soltanto uno strumento di lavoro destinato a dar vita a nuove ricerche. Ogni teoria è destinata . I delinquenti sottoposti a un dato regime carcerario sono stati classificati secondo un'equazione di previsione ...
Leggi Tutto
Diritto
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
Il diritto può essere definito, in estrema sintesi, come un insieme di previsioni normative che, supportato da un adeguato apparato sanzionatorio, tende a [...] a esistere pene che lo colpiscono direttamente (reclusione, lavori forzati, deportazione), il corpo funge ora da intermediario in qualche misura la sofferenza fisica. Se il regime carcerario può dirsi tendenzialmente mutato, per quel che riguarda le ...
Leggi Tutto
LUCCHINI, Luigi
Giovanni Focardi
Nacque a Piove di Sacco, presso Padova, il 10 giugno 1847 da Girolamo e da Eleonora Anselmi. Laureatosi in giurisprudenza a Padova, lavorò per il ministero di Agricoltura, [...] morte, per la creazione di un moderno e rieducativo sistema carcerario e di un adeguato sistema di pene. Su questi temi , negli anni successivi, di estendere severe sentenze contro i lavoratori che boicottavano o scioperavano (1908-09).
Nel 1904 il L ...
Leggi Tutto
stabilimento
stabiliménto s. m. [der. di stabilire; nei sign. 2 e seguenti, è ricalcato sul fr. établissement; il lat. stabilimentum, voce rara, aveva il sign. di «appoggio, sostegno»]. – 1. a. L’atto, il fatto di stabilire o di venire stabilito,...
effettivita della pena
effettività della pena loc. s.le f. inv. Corrispondenza tra la pena irrogata con sentenza di condanna e l’effettiva espiazione di essa. ◆ Ma per il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Gennaro,...