Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] di orzo e farro) utilizzate per la preparazione di pappe fluide. Il lavoro di macinatura, che era quasi sempre affidato alle donne, si svolgeva per lo più in ambiente domestico, ma nel caso di strutture centralizzate, come erano templi, palazzi o ...
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I sestieri popolari
Alessandro Casellato
Il caso è di quelli che si dicono da manuale: un gruppo dirigente, coeso e influente, mette mano a una città e prova a ridarle forma secondo un progetto che, [...] e mestoli da brodo, zoccoli e rasoi, forbici e spilloni, bottiglie e attizzatoi erano gli strumenti del lavoro quotidiano e domestico che in certe occasioni si trasformavano anche nelle mani femminili in armi adatte a regolare conti e consumare ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] incarico, né si valse della sua opera durante il secondo periodo dei lavori del concilio, riconvocato a Trento tra l'aprile del 1551 e come Morone o Commendone, nonché lo stesso segretario domestico T. Gallio. A differenza della Congregazione dei ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] basso era il potere d’acquisto del mercato ‘domestico’.
Era una situazione dalla quale non era 49,4 a 59,1%101. Sempre nel periodo 1952-1965 il reddito annuo da lavoro dipendente in moneta corrente sarebbe passato da 4,5 a 16,7 miliardi di lire (+ ...
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Migrazioni internazionali e migrazioni interne
Enrico Pugliese
Il crocevia: un quadro generale
Migrazioni internazionali e migrazioni interne: nelle diverse fasi dell’evoluzione della società italiana [...] dell’America Latina e dell’Asia alle ex colonie italiane) ed era costituita in prevalenza da donne impegnate nel lavorodomestico, soprattutto nelle grandi città. A queste due componenti, nella seconda metà del decennio e limitatamente ad alcune aree ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
Problemi di definizione
Del liberalismo sono state date definizioni sensibilmente differenti, e, naturalmente, tali differenze corrispondono a modi diversi di concepire [...] artistica, scientifica, che gli assicuri una vita economicamente autonoma. E Kant distingue puntigliosamente fra il domestico, il garzone di bottega, chi lavora a giornata, il precettore privato, ecc., i quali sono da qualificarsi solo come operarii ...
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Le classi popolari
Luca Pes
Culture
A volte capita di trovare, persino negli scritti più moralisti e deprecatori, degli spaccati sociali che offrono indizi, sollevano interrogativi e forniscono un buon [...] , caratterizzato da solidarietà di vicinato e parentela. Non a caso si tratta di una categoria che svolge un lavorodomestico. Paradossalmente parte del successo dei socialisti sta proprio nel riuscire a dialogare con questa realtà. Ne abbiamo un ...
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La forza delle relazioni informali nella vita collettiva: riflessioni sul Mezzogiorno
Fortunata Piselli
Questo saggio è frutto di un lavoro di riflessione sulle relazioni informali di parentela, amicizia, [...] sono stati una risorsa per ottenere un miglioramento delle opportunità di lavoro e di guadagno non solo al Sud, ma anche al ha una grossa società di commercializzazione di prodotti di uso domestico, con varie aziende satelliti e 5000-6000 agenti donne ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] il sesso. Nel primo caso non ci riferiamo solamente ai lavori di Witkin e alle opere di Andrès Serrano riguardo alla promozionale. Quello che prima era un corpo quotidiano e domestico, ora diventa un corpo estraneo, esotico, o, ancora ...
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Il discorso etnologico e le "tradizioni" africane
Gaetano Ciarcia
Tradizione e tradizionalismo
Attraverso l'esperienza della dominazione coloniale e in seguito ai processi detti "di decolonizzazione", [...] incarnava, una diversità plasmata da un contesto moderno e domestico. Il pugile A. Brown era il suo corrispettivo maschile; illustrato dal testo The Kalela Dance (1956). Questo lavoro era l'espressione di una teoria antropologica del mutamento ...
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domestico
domèstico agg. e s. m. [dal lat. domestĭcus, der. di domus «casa»; propr. «che appartiene alla casa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Appartenente alla casa, intesa come sede della famiglia: mura, pareti d.; tradizioni d., le virtù d.;...
lavoratore
lavoratóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [der. di lavorare]. – 1. a. In genere, chi lavora esercitando un mestiere o una professione e sim.: i. l. manuali; i. l. intellettuali; i. l. della penna, del cervello, del pensiero, i l....