Virgilio Marone, Publio
Sergio Casali
L’Omero latino
Virgilio è il più grande poeta romano. Ha messo in versi i canti dei pastori, il lavoro dei contadini e le imprese degli eroi e ci ha trasmesso risposte [...] una città e una stirpe destinate a dominare il mondo. Qui infatti Enea sposerà la figlia del re dei Latini, Lavinia, e fonderà la città di Lavinio. Dopo la sua morte, Ascanio fonderà un’altra città, Alba Longa, e dopo trecento anni dall’ultimo dei re ...
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FALLETTI, Gerolamo
Franco Pignatti
Proveniva da un'illustre famiglia di Trino (Vercelli) ma originaria di Villafalletta, nel Monferrato. Il padre Guidone e il fratello Niccolò sono ricordati nel De [...] 'esercito imperiale. Da una di esse ricaviamo che allora il F. era già sposato a Paola Calcagnini che, dopo la primogenita Lavinia, gli dava allora un bambino. Paola era figlia naturale del conte Ercole Calcagnini dal quale il F. ereditò un palazzo e ...
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BUTTURA (Bottura), Antonio
Alberto Postigliola
Nacque a Malcesine, presso il lago di Garda. È incerta la data di nascita: G. Bustico (Giornali e giornalisti del Risorgimento, Milano 1924, p. 37) indica [...] (edito dal Fain), comprendente tra l'altro poesie liriche dedicate a Napoleone, un'azione teatrale per musica, l'Enea e Lavinia, la traduzione in versi della Poetica di Boileau e la traduzione dell'Elegia sopra un cimitero di campagna di T. Gray ...
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ATANAGI, Monaldo (ser Atanagìo)
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Cagli, da famiglia ragguardevole un tempo, poi decaduta.,Nulla sappiamo dei primi anni della sua vita. La prima menzione del suo nome [...] 270; A. Solerti, Vita di T. Tasso, I. Torino 1895. pp. 33 nota. 42 nota, 81 nota, 88 nota; A. Vernarecci, Lavinia Feltria della Rovere, marchesa del Vasto, Fossombrone 1896, pp. 22, 30; G. Zannoni, Ser Atanasio buffone,in Nuova Antologia, s.4, LXXXII ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] Colombo (652.000 ab. nel 2005), capitale fino al 1982. Altre città importanti, oltre alla capitale, sono Dehiwala-Mount Lavinia, Moratuwa, Negombo (tutte prossime alla capitale e a Colombo) e Jaffna, sull’estrema costa settentrionale.
Oltre alle due ...
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DRAGONCINO, Giovanbattista
Gabriella Milan
Grazie ad alcuni riferimenti autobiografici sparsi nelle sue opere si può determinare con certezza che la nascita del D. avvenne a Fano (prov. Pesaro-Urbino) [...] di 52 e 38 ottave, giuntoci attraverso una ristampa ottocentesca pubblicata in occasione delle nozze di Almerico da Schio e Lavinia Thiene nel 1869. Quest'opera non è la continuazione della precedente, come farebbe supporre l'annuncio di un "terzo ...
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BRUNI, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Manduria il 15 dic. 1593 da Giulio Cesare, originario di Asti, e da Isabella Pasanisi. Dopo i primi studi in patria (sembra abbia avuto come maestro tal Matteo [...] di Tacito sembra essere la principale fonte dell'epistola di Seneca a Nerone, Virgilio ha ispirato quella di Turno a Lavinia, Ariosto è presente nell'epistola di Fiordispina a Bradamante, di Olimpia a Bireno, di Armida a Rinaldo, il Tasso, ricordato ...
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ARRIGHI-LANDINI, Orazio
Antonella Dolci
Nacque a Firenze il 10 genn. 1718, da Giovan Maria e da Violante di Domenico Landini, ultima discendente del celebre umanista Cristoforo. Primogenito (due fratelli [...] a L'Estate e a L'Autunno ripubblicato a Venezia con dedica al Beregan), mentre il Goldoni immaginava Donna Lavinia declamare un passo della Primavera (La Villeggiatura, atto I, sc. I), suscitando alcune chiassose reazioni di Carlo Gozzi che ...
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POLIDORI, Gaetano Fedele
Marco Manfredi
POLIDORI, Gaetano Fedele. – Nacque il 5 agosto 1763 a Bientina, nel Pisano, da Agostino Ansano e da Teresa Cosci.
Come ricordato dallo stesso Polidori, la sua [...] romanzi gotici, The vampire, capostipite di un personaggio che avrebbe fatto molta strada, e la terza figlia Frances Mary Lavinia (1800-1886) che sposò nel 1826 il letterato ed esule abruzzese Gabriele Rossetti, al quale Polidori aveva aperto la ...
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CARLI, Ferdinando (Ferrante)
Martino Capucci
Nacque a Parma il 18 apr. 1578 da Giovanni Gianfattori, famiglio di casa Farnese, che gli diede appunto i nomi di due dei suoi padroni, e Claudia Bochi. Più [...] numerose al C.: 17 di Lodovico Carracci, 10 di Giovanni Lanfranco, altre di Alessandro Tiarini, Giov. L. Valesio, Lavinia Fontana, Simone Vouet, Niccolò Tornioli, Giulio Cesare Procaccini. L'elenco dichiara una netta predilezione pei Bolognesi (e più ...
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lavina
s. f. [lat. tardo labīna, der. di labi «cadere, scivolare»]. – Valanga di neve invernale o primaverile; talvolta col nome di lavine si indicano le frane di pietrame, mentre le valanghe di neve polverosa vengono dette slavine.
lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi...