Milosovici, Lavinia
Alessandro Capriotti
Romania • Lugoj, 21 ottobre 1976 • Specialità: Corpo libero, Salto del cavallo
La lunga carriera di questa atleta comprende tra l'altro due Olimpiadi e sette [...] campionati mondiali.
Pur essendole sempre sfuggita la vittoria nel concorso generale, ha vinto medaglie in tutte e quattro le singole specialità: in tutto ne ha collezionate 2 d'oro, 1 d'argento e 4 ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] apprese i primi insegnamenti, entrò in contatto con illustri committenti, artisti, eruditi, crescendo nel rispetto delle norme morali e sociali della propaganda tridentina. Attraverso l'attività paterna ...
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FLORIO, Lavinia
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Udine il 13 sett. 1752 dal conte Daniele, noto poeta friulano, e da Vittoria dei conti di Valvason-Maniago Arcoloniani, dama di notevole cultura e spiritualità. [...] Il padre aveva sostenuto perfino in versi il dovere dei genitori di occuparsi personalmente dell'educazione dei figli, onde la F. ricevette in casa una formazione assai accurata e completa, che andava ...
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GUADAGNI, Lavinia
Raoul Meloncelli
Nata a Lodi il 21 nov. 1735, sorella del più famoso cantante Gaetano, si ignora ove sia avvenuta la sua prima formazione musicale. Esordì nel 1749 al teatro di Este, [...] corista nell'opera L'Atalanta di vari autori.
La ritroviamo nel 1753 quale Finetta ne L'isola d'amore di autore ignoto al teatro Dolfin di Treviso. Dedicatasi esclusivamente al repertorio buffo, affrontò ...
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Attrice (Londra 1708 - Greenwich 1760); esordì nel 1726 al teatro di Haymarket come Monimia in The orphan di Th. Otway; passò poi al Lincoln's Inn Fields, favorevolmente accolta dal pubblico per la sua semplice grazia e la bellissima voce; ebbe grande successo nella parte di Polly Peachum in The Beggar's opera di J. Gay; poi come Alinda, in Pilgrim di Fr. Beaumont e J. Flechter, e come Ofelia; si ritirò ...
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DELLA ROVERE, Lavinia
Marina Frettoni
Nacque da Niccolò Franciotti e Laura Orsini nel 1521, stando a quanto si ricaverebbe dal necrologio tratto dal Liber parrochialis di S. Maria in Vallicella che, [...] definendola "octuagenaria", ne registra la morte nel 1601. Il cognome Della Rovere le derivò dal padre che, in quanto nipote per parte della madre Luchina di Giuliano Della Rovere (papa Giulio II), sarebbe ...
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CENAMI, Lavinia Felice
Gaspare De Caro
Nacque nell'anno 1631 a Camaiore, presso Lucca, da Girolamo e da Felice Saminiati. Venne allevata nel convento di S. Teresa in Camaiore, dal quale i genitori la [...] trassero nel 1650 per darla in moglie al lucchese Silvestro Arnolfini di Attilio (1604-1685), che era stato capitano di un reggimento italiano alla corte di Francia e poi ebbe dalla Repubblica di Lucca ...
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DELLA ROVERE, Lavinia Feltria
Marina Frettoni
Nacque a Pesaro il 16 genn. 1558 da Guidobaldo II duca di Urbino e da Vittoria Farnese. Prima di lei erano nati Virginia, Francesco Maria, Isabella e, quali [...] figlie illegittime, Camilla e Felice.
Trascorse l'infanzia e l'adolescenza tra i castelli dell'Imperiale e di Gradara e le corti di Pesaro e Urbino, nella gaia e raffinata atmosfera rinascimentale regnante ...
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Poeta (Civita Lavinia, od. Lanuvio, 1664 - Napoli 1725). Fu uno dei 14 fondatori dell'Arcadia; visse a Vienna, come poeta cesareo e storiografo, dal 1705 al 1714. Di lui si conoscono 18 drammi, quasi tutti [...] di soggetto romano, di scarso valore poetico, uno dei quali, La caduta dei decemviri (1697), fu musicato da A. Scarlatti ...
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Gardner, Ava (propr. Ava Lavinia)
Melania G. Mazzucco
Attrice cinematografica statunitense, nata a Grabtown (North Carolina) il 24 dicembre 1922 e morta a Londra il 25 gennaio 1990. Bruna, occhi verdi, [...] portamento regale, voce roca, sensualità magnetica, tra le protagoniste dello star system e della storia del divismo hollywoodiano, è considerata una delle attrici più belle della storia del cinema. Erede ...
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lavina
s. f. [lat. tardo labīna, der. di labi «cadere, scivolare»]. – Valanga di neve invernale o primaverile; talvolta col nome di lavine si indicano le frane di pietrame, mentre le valanghe di neve polverosa vengono dette slavine.
lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi...