Nome di Innamorata della commedia dell’arte; tra le più note D. Ponti della compagnia dei Desiosi (ultimi decenni 16° sec.); M.D. Antonazzoni della compagnia dei Confidenti (primi decenni 17° sec.); la moglie di G.C. Torri (Zaccagnino) che recitava a Napoli (1662); A. Isola delle compagnie dei duchi di Parma e di Modena (1677-88) ...
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Attrice (Londra 1708 - Greenwich 1760); esordì nel 1726 al teatro di Haymarket come Monimia in The orphan di Th. Otway; passò poi al Lincoln's Inn Fields, favorevolmente accolta dal pubblico per la sua semplice grazia e la bellissima voce; ebbe grande successo nella parte di Polly Peachum in The Beggar's opera di J. Gay; poi come Alinda, in Pilgrim di Fr. Beaumont e J. Flechter, e come Ofelia; si ritirò ...
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Famosa comica dell'arte (secc. 16º-17º); recitò spesso nel personaggio di Lavinia. Per molto tempo attrice con i Desiosi, i Confidenti o i Fedeli, ma anche in compagnia propria, fu apprezzata dalle corti [...] italiane ...
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Nome di alcune attrici della commedia dell’arte.
Compagnia della D. Nome assunto negli ultimi decenni del 16° sec. dalla compagnia dei Desiosi per la celebre Diana Ponti (in arte Lavinia) che ne faceva [...] parte ...
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Attore e regista italiano (Pesaro 1930 - Roma 2024). Diplomato all'Accademia d'arte drammatica, s'impose accanto a M. Benassi nei Fratelli Karamazov di Dostoevskij-Copeau (1954), confermando il suo talento [...] d'interprete moderno in Lunga giornata verso la notte di E. O'Neill (1956), Lavinia fra i dannati di C. Terron (1959) e, con la Compagnia dei Quattro diretta da F. Enrìquez, nel Rinoceronte di E. Ionesco (1960), L'ultimo nastro di Krapp e Atto senza ...
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ANTONAZZONI, Marina Dorotea
Ada Zapperi
Nata a Venezia nel febbraio del 1593, Si ignora il suo cognome di famiglia. Sposò nel 1606, a soli tredici anni, una prima volta (ma del primo marito non si ha [...] I, Paris 1862, pp. 209, 211, 305; A. Neri, Dietro le scene nel 1618, in Illustrazione ital., 27 luglio 1884; Id., La Lavinia dei Confidenti, in Gazzetta letteraria, 11 e 18 maggio 1889; A. Saviotti, Feste e spettacoli nel Seicento, in Giorn. stor. d ...
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Comica dell'arte (Venezia 1593 - Firenze 1639), moglie di Francesco A. secondo innamorato col nome di Ortensio nella comp. dei Gelosi; non è certo che abbia esordito come servetta nella stessa compagnia. [...] marito nella comp. dei Confidenti, per lei Flaminio Scala rimaneggiò uno scenario originariamente scritto per I. Andreini, La pazzia di Lavinia, che fu recitato a Bologna con grande successo nel 1615. La A. scrisse anche una favola in tre atti, che ...
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Personaggi seri della commedia dell’arte, che vi appaiono più tardi delle maschere o in genere dei personaggi comici, giovando a dare coerenza consistente all’intreccio che poté svilupparsi con maggiore [...] e vestivano alla moda. Molti i nomi di scena: per le attrici Aurelia, Celia, Delia, Diana, Flaminia, Isabella, Lavinia, Lidia, Valeria, Vittoria e, nel 18° sec., Rosaura; per gli attori Cinzio, Fabrizio, Flavio, Fulvio, Leandro, Lelio, Orazio ...
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Autore teatrale e critico drammatico (Verona 1910 - Milano 1991). Primario dell'Ospedale Psichiatrico di Verona, ma già critico de L'Arena, lasciò la medicina alla fine degli anni Quaranta per dedicarsi [...] de La Notte (1965-77), fu autore fecondo e originale: i suoi drammi (Giuditta, 1950; Processo agli innocenti, 1950; Lavinia fra i dannati, 1959) sono esemplari di un teatro di grande sottigliezza intellettuale e di forte tensione morale, mentre le ...
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PROCLEMER, Anna (Maria)
Attrice, nata a Trento il 30 maggio 1923; dopo l'esordio con il Teatro dell'università di Roma, ha fatto parte di varie compagnie di prosa, fra cui il Piccolo Teatro della città [...] di Verneuil; La dodicesima notte e Amleto di Shakespeare; Intermezzo di Giraudoux; Leonora di Troiani; Sangue verde di Giovaninetti; Lavinia tra i dannati di Terron; Requiem per una monaca di Faulkner (rid. di Camus); I sequestrati di Altona di ...
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lavina
s. f. [lat. tardo labīna, der. di labi «cadere, scivolare»]. – Valanga di neve invernale o primaverile; talvolta col nome di lavine si indicano le frane di pietrame, mentre le valanghe di neve polverosa vengono dette slavine.
lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi...