FALLICA, Alfio
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Paternò (Catania) il 18 apr. 1898 da Salvatore, agricoltore, e Maria Russo. Frequentò la scuola superiore di architettura di Roma e già prima della laurea [...] la chiesa di S. Mauro, mentre nel 1953 a Carranna (fraz. di Mascali) progettò e realizzò la chiesa di S. Giuseppe e a Lavinia quella di S. Maria. Nel 1955 realizzò la nuova chiesa di Acitrezza e un'altra a Biancavilla. Nel 1957 redasse il piano ...
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MOROSINI, Francesco
Giuseppe Gullino
– Nacque a Venezia il 15 aprile 1573 da Antonio di Pietro e da Paola Priuli di Lorenzo, futuro doge.
Ricchissime e prestigiose entrambe le famiglie; questo ramo [...] di essere sepolto in una chiesa di francescani e raccomandò al fratello Matteo un figlio naturale, storpio, che aveva avuto da Lavinia Cernosa, figlia del console spagnolo a Venezia.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, M. Barbaro - A.M. Tasca ...
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Leigh, Vivien
Masolino d'Amico
Nome d'arte di Vivian Mary Hartley, attrice cinematografica e teatrale inglese, nata a Darjeeling (India) il 5 novembre 1913 e morta a Londra il 7 luglio 1967. Divenuta [...] della sua carriera cinematografica, malgrado nuove notevoli prove in teatro ancora al fianco di Olivier (Lady Macbeth, e Lavinia in un cruento Tito Andronico). Da Olivier si separò nel 1957, ponendo termine anche a una lunga collaborazione ...
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COCCIA, Maria Rosa
Bianca Maria Antolini
Nacque a Roma il 4 giugno 1759 da Antonio, di professione speziale, e Maria Angela Luzi. L'affermazione del Bartoletti (p. 264) che la C. discendesse dalla famiglia [...] prevalente nella musica vocale italiana del tempo: si tratta infatti di un susseguirsi di arie dei singoli personaggi (Enea, Lavinia, Latino, Acate) quasi tutte nella forma col da capo e in larga misura caratterizzate da quelle lunghe fioriture usate ...
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LOMELLINI, Giovanni Francesco
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1588 da Stefano di Francesco e da Orietta di Marco Centurione di Adamo. Il padre apparteneva a un antico patriziato cittadino [...] : cinque femmine, di cui tre destinate alla monacazione e due al matrimonio con membri delle famiglie affini (rispettivamente, Lavinia con Carlo Pallavicini fu Luca e Orietta con Giovanni Battista Centurione fu Filippo), e due maschi, Stefano (nato ...
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. Origine. - Nata circa a metà del sec. XVI, e durata fino all'inizio del XIX, la commedia dell'arte si chiamò commedia buffonesca, istrionica, di maschere, all'improvviso, a soggetto; e, in molti paesi [...] e di venustà: fra gli uomini Cinzio, Fabrizio, Flavio, Lelio; fra le donne Angelica, Ardelia, Aurelia, Flaminia, Lucinda, Lavinia e (dal nome dell'Andreini, la più gran virtuosa del Cinquecento) Isabella. Caratteri per lo più enfatici, innamorati ...
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VARANO, Giulio Cesare da
Anna Gabriella Chisena
Figlio di Giovanni da Varano e Bartolomea Smeducci di San Severino, nacque attorno al 1433, in un momento drammatico della storia dei da Varano, signori [...] Cesare e consumatasi la notte fra il 14 e 15 luglio durante le celebrazioni delle nozze fra Astorre Baglioni e Lavinia Colonna, portò alla strage dei principali membri dei Baglioni.
Nel settembre dello stesso anno il da Varano dovette fronteggiare ...
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TRAETTA, Tommaso Michele Francesco Saverio
Lorenzo Mattei
TRAETTA (Trajetta), Tommaso Michele Francesco Saverio. – Nacque a Bitonto il 30 marzo 1727, primogenito di Filippo, un modesto agricoltore originario [...] passarla al compositore della musica».
Pochi mesi più tardi, tornato a Parma, Traetta scrisse per il teatro Ducale Enea e Lavinia (1° maggio) su versi di Jacopo Antonio Sanvitale (che nel 1763 subentrò a Frugoni come direttore degli spettacoli), ma l ...
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perdere
Domenico Consoli
Come il latino perdere, il verbo ha in D. il significato primario di " mandare in rovina ", " corrompere ", nel senso spirituale di " dannare ", ravvisabile sotto il velo della [...] dalla ripetizione del vocabolo con sfumature diverse: Ancisa t'hai per non perder Lavina; / or m'hai perduta: la regina Amata, nel timore che la figlia Lavinia, promessa a Turno, andasse sposa all'odiato Enea (che era un ‛ perderla ', un ...
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piangere (piagnere; solo in poesia, accanto ai più diffusi pianga, piange, piangi, e salvo in un caso sempre in rima, si hanno piagna di Pg XV 48, piagne (per es. in Pg VI 112) e piagni, per es. in Rime [...] memoria (XIV 103 e 125). Rientra nell'apparato esortativo (esempi di ira mala) l'apparizione alla fantasia dantesca di Lavinia che piangendo forte (XVII 35: contestualmente il gerundio ha valore di participio) ricorda il suicidio della madre, ma è ...
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lavina
s. f. [lat. tardo labīna, der. di labi «cadere, scivolare»]. – Valanga di neve invernale o primaverile; talvolta col nome di lavine si indicano le frane di pietrame, mentre le valanghe di neve polverosa vengono dette slavine.
lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi...