ROBUSTI, Maria (Marietta), detta Tintoretta. – Figlia del pittore Jacopo Robusti, detto Tintoretto, da cui derivò il nome d’arte, nacque a Venezia dalla relazione del padre con una donna tedesca (di cui [...] perfezionarono la leggenda attraverso il paragone con celebri poetesse e pittrici più o meno contemporanee, quali Gaspara Stampa, Lavinia Fontana o Irene di Spilimbergo, la giovane allieva di Tiziano prematuramente scomparsa.
Ma è soprattutto la sua ...
Leggi Tutto
RUTINI, Giovanni Marco (in alcuni documenti: Giovanni Maria o Giovanni Placido)
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore e clavicembalista, nato circa ìl 1730 a Firenze, ivi morto il 7 dicembre 1797. L'alternarsi [...] in collaborazione con altri; 1765); Nitteti (1769); Vologeso (1775); Sicotencal (1776); Zulima (1777); Semiramide (partitura a Norimberga). - Cantate: Lavinia e Turno (pubbl. a Praga nel 1756), Grazie agli inganni tuoi (pubbl. a Lipsia nel 1758), ecc ...
Leggi Tutto
La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] ".
62. Ibid., cap. XV.
63. La ripresa-rifacimento della Arianna mantovana, Il ritorno di Ulisse in patria, Le nozze di Enea con Lavinia, La coronazione di Poppea, le opere; il S. (aassiano, il SS. Giovanni e Paolo e il S. Moisè, i teatri.
64. Le ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dai vivi ai morti
Francesca Prescendi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I riti funebri permettono una separazione graduale della famiglia [...] le donne erano protagoniste di queste manifestazioni del dolore. Così le descrivono le fonti letterarie: nell’Eneide (12, 606), quando Lavinia viene a sapere della morte della madre si lacera le guance e si strappa i capelli; in una elegia di Tibullo ...
Leggi Tutto
BLOEMEN, Jan Frans van, detto Orizzonte
Andrea Busiri Vici
Figlio di Pieter, nacque ad Anversa il 12 maggio 1662 e fu in pari data battezzato secondo il rito cattolico nella cattedrale di Notre-Dame.
Suoi [...] di Vignanello per il principe Ruspoli e come andasse "a posta a Frascati, a Castello, in Albano, alla Riccia, a Gianzano, a Civita Lavinia, a Tivoli... e da per tutto e si fermò per prenderne in varie guise, e da varie parti e siti a disegnarli". Gli ...
Leggi Tutto
COLONNA, Niccolò
Peter Partner
Del ramo di Palestrina della famiglia, nacque nella seconda metà del XIV secolo da Stefano (Stefanello) e da Sancia, figlia di Onorato Caetani conte di Fondi. Alla morte [...] 233-236; N. Ratti, Storia di Genzano con note e docum., Roma 1797, pp. 37 s.; A. Galieti, Il castello di Civita Lavinia, in Arch. della R. Soc. romana di storiapatria, XXXII (1909), p. 252; I. Guiraud, L'Etat pontifical après le Grand Schisme, Paris ...
Leggi Tutto
BORRONI, Giovan Angelo
Rossana Bossaglia
Nacque a Cremona il 3 sett. 1684 da Francesco e Virginia Grandi. Avviato allo studio della pittura, fece il suo alunnato, secondo le notizie del biografo Zaist, [...] con il Sonno di Eolo e Agar e Ismaele in altri ambienti: v. Bossaglia, 1964). Anteriore al 1738 il ritratto di Lavinia Natta d'Alfiano, della quadreria dell'Ospedale Maggiore di Milano; né molto tardo pare l'Autoritratto del pittore conservato nella ...
Leggi Tutto
Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] , Maria Giuseppa (2004), Nomi di strumento, in Grossmann & Rainer 2004, pp. 227-234, 364-374.
Merlini Barbaresi, Lavinia (2004), Alterazione, in Grossmann & Rainer 2004, pp. 264-292.
Ricca, Davide (2004), Derivazione avverbiale, in Grossmann ...
Leggi Tutto
MARTINELLI, Tristano
Teresa Megale
Nacque da Francesco e da una Lucia di cui non è noto il cognome il 7 apr. 1557 a Marcaria, presso Mantova. Ebbe due fratelli maggiori, Drusiano e Rubiano, e una sorella, [...] . Lasciata la compagnia del fratello, nel 1595 entrò in quella dei Desiosi, diretta da Diana Ponti, in arte Lavinia, della quale fece parte fino al 1598, girando nelle principali città del circuito teatrale lombardo: Cremona (dicembre 1595); Milano ...
Leggi Tutto
togliere (tollere; torre; III singol. indic. pres. tolle e to'; I e III singol. ind. imperf. togliea, III plur. toglien; III singol. fut. torrà; cond. pres. I singol. torrei, III plur. torrien)
Alessandro [...] , " accogliere " presso di sé nella propria casa e quindi " prendere in moglie ", " sposare ", secondo un uso frequente: l'antico che Lavinia tolse (Pd VI 3) è Enea; così, in un contesto metaforico, Niccolò III non esitò a tòrre a 'nganno / la bella ...
Leggi Tutto
lavina
s. f. [lat. tardo labīna, der. di labi «cadere, scivolare»]. – Valanga di neve invernale o primaverile; talvolta col nome di lavine si indicano le frane di pietrame, mentre le valanghe di neve polverosa vengono dette slavine.
lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi...